Carl Holsoe, Ragazza che legge in una stanza illuminata dalla luce del sole
Carl Holsoe, Ragazza che legge in una stanza illuminata dalla luce del sole




è forse (scrivere) per inventarsi a stare

lo spazio senza luogo (da abitare) dove
già canta il gallo presso la mattina
dunque del tempo ho una figura ad arco
incline a tramontare
ma so di non sapere il punto
da dove tirerà (l’imprecisione) il segno
più prolungato quanto più lontano (appare)
mentre identico il tempo che scompare
(scrivere allora) senza rimanere (né mi affretto)
a consumare pasti alla memoria :
mi rappresento ciò che (voglio) vuole
sguardo attempato sotto le stesse suole

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