#1Libroin5W.: Elvira Seminara, “Diavoli di sabbia”, Einaudi.

Chi?

I personaggi del romanzo sono 14 più uno. Hanno varie età e condizioni – amanti, fratelli, colleghe, mariti, madri, amiche – e ognuno di loro cambia ruolo a seconda dell’anello successivo. Insieme formano infatti una collana che poi, come tutte le collane, si richiude esattamente. Le loro vite ordinarie vengono catturate dal romanzo mentre qualcosa esplode o si sgancia, scuotendo l’intera catena. Il quindicesimo protagonista è il lettore.

Cosa?

Succede la vita. E si dipana e scorre, lungo gli agganci fra i personaggi, davanti al lettore che assembla i pezzi. Per questo il lettore o la lettrice sono il quindicesimo protagonista. La storia monta e si compone mentre lui/ lei la legge. Ho soppresso per questo la voce narrante, con rischio e gusto ardimentoso. E consegnato la storia ai soli personaggi, in forma di dialogo. È la prima volta che una storia viene raccontata così, con questo congegno narrativo che sarebbe piaciuto a Calvino. Non c’era altro modo, per me, di scriverla. Ogni storia esige e implora la sua forma.

Quando?

Tutto si svolge in tre mesi, in Sicilia, poco prima della pandemia. Si vive un senso di vigilia, tra l’apprensione e l’euforia, ma non si sa di cosa. Esploderà un virus, una guerra, una catastrofe ambientale? Tutto è sospeso e inquieto, sotto una pioggia che non smette mai, e annebbia la visione.

Dove?

L’idea è nata dentro una stanza immaginaria, quella in cui si chiude lo psicoanalista, a casa dell’amante, per non uscire più. Lui fa partire così l’ingranaggio della storia! È un comico capovolgimento del pensiero di Walter Benjamin, quando dice che “La stanza chiusa è la morte del narrare”. Qui, al contrario, scatena l’intero, diabolico romanzo.

Perché?

I perché sono tutti inanellati nella storia, e lascio al lettore il gioco della scoperta. Posso solo dire, come indizio, che i Dust Devil, diavoli di sabbia, esistono davvero. Sono vortici di polvere improvvisi che si sollevano in aria per un paio di minuti e poi si spengono da soli. Succede su Marte, nel Sahara, ma anche in Sicilia. Giochi diabolici ma innocenti, isterici e imprevedibili, sorprendenti e unici. Come noi tutti.

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