“BOOM!!! Dal Fumetto americano al Neopop”

Da lunedi 30 settembre 2019 a domenica 1 marzo 2020 il Palazzo Valle di Catania ospiterà “Boom!!! Dal fumetto americano al Neopop”. La mostra è un progetto Sicilia Musei, Italia Museo e Emergence. Inserita nella programmazione di Etna Comics è curata da Maurizio Scudiero, Giuseppe Stagnitta e Giancarlo Carpi in collaborazione con Marco Grasso. Boom!!! racconterà la trasformazione dei personaggi nati nel mondo dei fumetti, diventati oggi elementi cross mediali. L’esposizione ripercorrerà l’intera storia del comic americano dalla Golden Age al primo decennio del nuovo millennio e presenterà anche esempi di fumetto europeo e giapponese. La collezione include le storie, i personaggi, i disegnatori della storia del fumetto, oltre ad esporre i cimeli usati nel cinema: oltre 500 pezzi divisi in 9 nuclei principali. Si racconterà l’evoluzione dei personaggi dei fumetti che nascono come strisce sui giornali di inizio Novecento per essere fruiti oggi attraverso la realtà aumentata.
Il percorso si svilupperà in tre aree espositive tematiche con originali di tavole domenicali, strisce giornaliere e pagine per comic-book, pagine a fumetti dai giornali d’epoca, albi a fumetti e poster di film americani, inglesi, francesi e italiani, cimeli originali usati sui set dei film più importanti ispirati ai fumetti, proiezioni di cartoni animati e film, videogiochi, tecnologia multimediale ed interattiva usata con personaggi dei fumetti e circa 40 opere uniche dei più grandi autori dell’arte contemporanea che hanno usato i personaggi dei fumetti nel loro linguaggio artistico come Lichtenstein, Warhol, Rotella, Murakami, Kaws e molti altri del NeoPop contemporaneo per arrivare alla Street Art.

Saghe e personaggi: Amazing Spider-Man, Brick Bradford, Barbarella, Batman, Bringing Up Father, Buck Danny, Buck Rogers, Captain America, Captain & the Kids, Conan, Dan Cooper, The Crow, Dan Dare, Diabolik, Dick Tracy, Daredevil, Dylan Dog, Dream of the Rarebit Fiend, Fantastic Four, The Flash, Flash Gordon, Alan Ford, Jeff Hawke, Happy Hooligan, Hulk, Kriminal, Jungle Jim, Krazy Kat, Li’l Abner, Little Nemo, Lucky Luke, Mandrake the Magician, Michel Vaillant, Mickey Mouse, Prince Valiant, Popeye, Pravda, Red Barry, Rip Kirby, Secret Agent X-9, Sin City, Superman, Tarzan, Terry and the Pirates, Tex Willer, The Phantom, Tim Tyler, Uncle Scrooge (Paperon de’ Paperoni), Valentina, Wonder Woman, X-Men.

Disegnatori: Marco Alberti, Giancarlo Alessandrini, Altan, Roberto Baldazzini, Carl Barks, Mike Barr, Dino Battaglia, Jordi Bernet, Simone Bianchi, Enki Bilal, Wayne Boring, Enrique Breccia, Austin Briggs, Sal Buscema, John Byrne, Dick Calkins, Milton Caniff, Al Capp, Franco Caprioli, Mario Caria, Gian Battista Carpi, Giorgio Carpinteri, Ernie Chan, Vince Colletta, Guido Crepax, John Cullen Murphy, Phil Davis, Mike DeCarlo, Werther Dell’Edera, Gabriele Dell’Otto, Pier Lorenzo De Vita, Rudolph Dirks, Philippe Druillet, Mike Esposito, Lee Falk, Romano Felmang, Germano Ferri, Jean Claude Forest, Harold Foster, Frank Frazetta, Fred Fredericks, Massimiliano Frezzato, Aurelio Galleppini, Massimo Giacon, GiPi, Jean Giraud, Floyd Gottfredson, Chester Gould, Will Gould, Mel Graff, Jean Graton, Clarence Gray, Vincent Hamlin, George Herriman, Burne Hogarth, Benito Jacovitti, Joe Jusko, Gil Kane, Alan Kuppenberg, Tanino Liberatore, Larry Lieber, Bill Lignante, Aaron Lopresti, Bob Lubbers, Milo Manara, Tom Massey, Winsor McCay, Wilson McCoy, Kevin McGuire, George McManus, Attilio Micheluzzi, Frank Miller, Ana Miralles, Moebius, Ray Moore, Gray Morrow, Paul Norris, Frederick Burr Opper, Giuseppe Palumbo, Andrea Pazienza, Guy Pellaert, Hugo Pratt, John Prentice, Alex Raymond, Guy Pichard, Enrique Romero, John Romita, John Romita Sr, Alex Ross, Antonio Rubino, C.D. Russel, Bud Sagendorf, Alex Saviuk, Kurt Schaffenberger, Filippo Scozzari, Joe Shuster, Franco Saudelli, Curt Swan, Sergio Toppi, George Tusk, Russ Westover, Al Williamson, Wally Wood, George Wunder, Rick Yager, Chic Young e Lyman Young, Zerocalcare, Rosa Patella.

Percorso espositivo

1 – CENTO ANNI DI STORIA DEL FUMETTO DAL 1910 AL 2010

La prima parte del percorso espositivo seguirà in senso cronologico la storia del fumetto americano, dal 1910 al 2010 (con esempi anche anteriori e posteriori), con l’esposizione dei bozzetti originali realizzati a mano dai più grandi disegnatori, giornali d’epoca, albi e fumetti, poster di film ispirati ai fumetti, proiezioni di cartoni animati e film ispirati ai fumetti.
Lungo questo stesso percorso cronologico una sala presenterà il primo link agli altri temi della mostra: opere uniche di Andy Warhol, Roy Lichtenstein e gli italiani Rotella, Manera, Leofreddi, Marco Tamburro e Esteban Villalta Marzi, e molti altri per mostrare l’influenza del fumetto sulle arti alte.
La Storia del fumetto è stata divisa in nove sezioni: “I precursori”, “La comicità”, “L’avventura”, “La fantascienza”, “I polizieschi”, “Italia anni ’30 – ’40”, “I supereroi”, “Italia anni ’50 – oggi” e infine la sezione “Erotica”.

2 – CROSSMEDIALITÀ

La seconda parte del percorso, dedicata cronologicamente alla contemporaneità, sarà incentrata sullo sconfinamento del personaggio in senso cross mediale coinvolgendo non solo il cinema e la pubblicità, le arti visive e la letteratura, ma anche i videogiochi e le nuove tecnologie, come il 3D e la realtà aumentata.

3. DA DISNEY A TEZUKA, DA TEZUKA AGLI OTAKU, DA MURAKAMI ALL’INFLUENZA SULL’EUROPA

La terza parte del percorso riprenderà i temi presentati nella sala degli anni ‘50 mostrando come quella lontana influenza del fumetto americano sul manga giapponese si sia sviluppata negli ultimi 60 anni nella più avanzata forma di pop art contemporanea. Saranno esposti 43 disegni originali di personaggi dei manga e opere dell’universo Neo-Pop, nato in Giappone negli anni ‘90 ma ormai globalizzato. Saranno esposte opere dei più importanti artisti della “Superflat” giapponese come Takashi Murakami, Aya Takano, Yoshitomo Nara, un’arte che può essere considerata l’erede diretta della Pop art americana.
Tra i primi anni ‘90 ed il 2005 – anno della cruciale mostra del superflat a New York, “Little Boy” – Murakami connette la teoria di Sawaragi al mondo Otaku, creando una nuova forma di Pop Art che non solo traeva ispirazione da Manga e Anime, ma esponeva il fallimento esistenziale della gioventù giapponese in un linguaggio sub artistico totalmente condizionato da modelli pop (manga e anime): la produzione degli Otaku. Negli ultimi 10 anni il Neo pop di Murakami ha influenzato vaste aree della produzione artistica europea e italiana combinandosi a volte con le estetiche lowbrow provenienti dagli Stati Uniti sorte negli anni ’70, presenti in mostra Gary Baseman, Anthony Ausgang, Kaws e la francese Ciou.

Esempi del Neo-Pop e Cute Art europea
Già alla metà del primo decennio del nuovo millennio, alcuni artisti italiani ed europei sono profondamente influenzati dall’estetica cute e manga del Superflat, che a volte appare mescolata ad elementi del così detto pop-surrealismo americano. Alcuni artisti italiani e europei espongono e ricevono attenzione sia dalle riviste americane specializzate in pop surrealismo che dai musei giapponesi e a volte entrano in contatto con alcuni esponenti del Superflat.
Alcuni di loro sono presenti in mostra: Gabriels (Italia) Katja Tukiainen (Finlandia), Elio Varuna (Italia) Domenico Pellegrino (Italia) Nicolantonio Mucciaccia (Italia) Akira Zakamoto (Italia) Danilo Bucchi (Italia) Omino71 (Italia) Natascia Raffio (Italia) Lucio Fabale (Italia) Sabrina Milazzo (Italia).

Fumetti, film e cartoni animati sono anche una delle principali fonti di ispirazione per il Writing, i personaggi dei fumetti, elaborati dalle esigenze creative e di comunicazione dell’artista, adesso diventano strumento di guerriglia in strada, il personaggio/tag (simbolo/icona) viene ripetuto in modo ossessivo come per far presagire una vera e propria invasione del pianeta, che rappresenta una protesta specifica dell’artista contro un sistema culturale e sociale.
Street Artist in mostra: Space Invader (Francia), The London Police (Olanda), Flying Fortress (Germania), Boris Hoppek (Germania), Pao (Italia).

 
OLTRE CENTO ANNI DI COMICS… ED ANCHE DI CINEMA
Maurizio Scudiero

nota del curatore

Questa mostra, per quanto riguarda la parte storica, è principalmente focalizzata sulla storia e l’evoluzione del fumetto USA e sulle relative ed indipendenti connessioni con quella del fumetto italiano. Tuttavia, un salutare sguardo verso oltralpe è necessario per apprezzare e in parte documentare anche una selezione del fumetto franco-belga, che dunque è il terzo soggetto, preso in considerazione per la sua importanza, sebbene non abbia una propria sezione, ma sia spalmato all’interno delle varie sezioni.
Infatti la mostra storica è ordinata per sezioni che seguono una linea cro- nologica ma sono però sezioni tematiche per apprezzare maggiormente le vocazioni dei singoli comics. Va anche sottolineato come la mostra non è, e non vuole essere, come la raccolta delle figurine, nel senso che non si può, né si vuole, documentare tutti, ma proprio tutti, i comics realizzati: non basterebbe un solo museo, così come un solo catalogo.
Quindi la mostra storica è il risultato di una scelta critica del curatore volta a documentare, anche con una certa attitudine didattica, una campionatura del meglio della produzione di cento e più anni di comics. Certo, potranno mancare dei personaggi, ma l’insieme della storia non ne risentirà.
Il fumetto nasce negli Stati Uniti nel 1895 in quanto inserto umoristico ai maggiori quotidiani, specie nelle aree fortemente urbanizzate, come New York e Chicago, che vedevano un grande pendolarismo dai sobborghi verso il centro. Giorno dopo giorno durante il loro viaggio verso la città questi la- voratori avevano così il loro momento di entertainment, di svago, leggendo le strisce autoconclusive di vari personaggi che erano un po’ il corrispettivo di quelli delle prime comiche cinematografiche.
Per questo vennero definiti comics, cioè appunto comici. Dunque i comics erano letti da adulti, durante i loro viaggi verso, e, dal luogo di lavoro e la formula era quella a puntate: a strisce giornaliere, in bianco nero, dal lunedì al sabato e da grandi tavole a colori la domenica. Poi, verso la fine degli anni ’30 giunse il formato comic book, cioè l’albo, con storie pensate e disegnate esclusivamente per quello: il primo esempio fu Superman. In Italia i comics arrivano nei primi anni del secolo scorso, dal 1908, sulle pagine del neo-nato “Corriere dei Piccoli”. Ma il direttore artistico, Antonio Rubino, non colse la specificità dei balloons, le nuvolette di fumo che con- tengono i testi (e di qui il nome di fumetto), e li fece cancellare sostituendoli con delle rime alla base dei quadretti disegnati. Insomma, da quel momento in poi il fumetto, in Italia, fu considerato passatempo per bambini. Ma questa situazione cambiò drasticamente agli inizi degli anni ’30, quando giunsero dall’America gli emissari dei sindacati dei giornali che vendevano
i diritti dei loro fumetti, con un nuovo ventaglio di proposte. Tra queste, il Mickey Mouse, della Disney Company, ribattezzato in Italia Topolino, fu proposto in prima battuta a Mondadori, a Milano, il quale però rifiutò i nuovi fumetti avventurosi, polizieschi e di fantascienza, che dunque andarono a Firenze, all’Editore Nerbini che invece, s’inventò un nuovo giornale a fu- metti dove i balloons stavano al loro posto, e dove si leggeva di astronavi e uomini-lucertola (Flash Gordon), di maghi (Mandrake), di avventure nel cuore dell’Africa nera ed in Indonesia (Cino e Franco, Jim della Giungla) e di detective duri e puri (Agente segreto X-9), e tanti altri. Quel giornale a fumetti si chiamava “L’Avventuroso” e il successo fu clamoroso, con oltre 400 mila copie vendute a settimana. Questo fatto spinse la soglia di età dei fumetti dai bambini ai ragazzi. 

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