“Donne in poesia: stati generali”, a cura di Maria Pia Quintavalla.

Con questo anno solare, si concluderà la grande “avventura” del Festival “Donne in poesia / Incontri con le poetesse italiane”, a cura di Maria Pia Quintavalla, ideato per la città di Milano nel 1985 (articolato in numerose sezioni, rubriche di ricerca dal 1985 ad oggi). L’appuntamento sarà accolto da Palazzo Sormani, sala del Grechetto, Milano, dalle h. 17 alle h. 19. (Martedì 22 Ottobre).

“Stati generali di donne in poesia: quando una fine può essere un inizio”.
Donne in poesia nasce in una tradizione di pensiero che già esiste in Europa e nel mondo: dal femminismo alla saggistica alle antologie, di cui quella curata da Bianca Maria Frabotta nel 1976, per Savelli. È dedicato a Milano dalla volontà di Maria Pia Quintavalla, come festival/ reading; presenti le varie generazioni femminili italiane attive. Nascita bilingue la nostra, perché poete e perché donne, sempre ponendoci il contesto della poesia italiana contemporanea e dei suoi canoni, a referente. Non sono allineate, la maggior parte di esse è solitaria o dis-appartenente, consapevole di camminare fuori da cartelli di gruppi, e poetiche consolidate. Ma cosa accadde, oltre ai reading, alle antologie connesse al festival azionale?
I seminari su autrici classiche, già canone (come Dickinson e Cvetaeva), quelli su autrici italiane del secondo novecento, le interviste mirate alle scrittrici saggiste coinvolte, nella ricerca femminile- femminista di pensiero, (Grazia Livi, Marisa Bulgheroni), la rubrica de “Le Silenziose”, riscoperta di autrici proposte alla fiera libraria milanese di “Book City”, per rilettura e ristampa ad editori: di voci cruciali a rischio di oblio (Piera Oppezzo, Nadia Campana, Bruna Dell’Agnese). Una ricerca in progress.

“Scrivere al buio, Casa della Poesia Liberty”, interviste a scrittrici sul gesto di autorizzazione alla scrittura; “Muse, Autori Resurrezioni, Casa delle cultura”, sul tema della formazione: dai maestri alla creazione del testo, la sua memoria e restituzione, la pronuncia del testo stesso, con l’ausilio di attrici (come Viviana Nicodemo e Sonia Grandis); la rubrica “dell’ultimo biennio” sul doppio ruolo,di scrittura e ideazione: Essere autrici / Essere curatrici, talmente estesa da richiedere una puntata romana per non trascurare la realtà italiana. Anche Palazzo Marino ne è stato coinvolto più volte e Casa museale Merini.

L’incontro- che si configura come forma reading e convegno – è introdotto da Maria Pia Quintavalla, curatrice del festival, e moderato da Manuela Gandini, critica d’arte collaboratrice di Alfabeta2, e Gabriela Fantato, curatrice di riviste e collane editoriali. Letture e interviste si alternano, nella libertà di intervento da parte delle autrici stesse in ragione di cinque più cinque poetesse impegnate in lettura e colloquio con le conduttrici.
Si allude a un’interrogazione sulle svolte di pensiero che le scrittrici stanno elaborando e scrivendo, al loro vissuto del festival. “Abbiamo bisogno di una nuova prospettiva della rassegna, prefigurata per indizi, uno sbocco di memoria di cui si ha chiara intenzione”.

Intervengono: Giovanna Rosadini, Paola Loreto, Giovanna Frene, Laura Liberale e Rosaria Lo Russo; dopo la pausa intervengono: Tiziana Cera Rosco, Francesca Genti, Angela Passarello, Maddalena Capalbi e Maria Luisa Vezzali

Serata conclusiva, giovedì 7 novembre 2019, alla “Casa della poesia Formentini”, dalle ore 19 alle ore 21,30.

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