Giuseppe Manitta tra i vincitori del “Rhegium Julii 2022”

La Giuria presieduta dal poeta Corrado Calabrò e composta da Benedetta Borrata, Giuseppe Caridi, Gioacchino Criaco, Luca Desiato, Mimmo Gangemi, Annarosa Macrì, Dante Maffia, Domenico Nunnari, ha designato i vincitori della 54° edizione dei Premi nazionali Rhegium Julii 2022 per la narrativa, saggistica, poesia, studi meridionalistici intitolati rispettivamente a Corrado AlvaroLeonida RepaciLorenzo Calogero e Gaetano Cingari.

Al siciliano Giuseppe Manitta è andato il Premio “Lorenzo Calogero” per la poesia con la raccolta “L’etica dell’acqua”, Avagliano editore, 2021.

 Di seguito la motivazione firmata da Corrado Calabrò:

«Niente dà il senso del fluire inesorabile del tempo come l’acqua che scorre. “C’immergiamo e non c’immergiamo nello stesso fiume. Noi stessi siamo e non siamo” osservava Eraclito. Nell’etica dell’acqua di Giuseppe Manitta l’elemento liquido è risposta e metafora, è chiave di lettura dell’universo e della stessa nostra identità. Acqua verticale, come i fiumi, come il sangue, come l’acqua del rubinetto. Acqua orizzontale, come i laghi, come il mare, come le pozzanghere. L’acqua cerca di sfuggire all’inesorabilità del tempo rinnovandosi senza posa; così il sangue, ma l’esistenza non si rinnova, si rinnova solo il dolore dell’esistenza. Il nostro abbaglio è di credere il tempo infinito». 

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