Giuseppina Napoli, Direttrice Museo MacS: «L’arte di Deli è un’ipotesi d’infinito».

Il MacS (Museo di Arte Contemporanea Sicilia), diretto da Giuseppina Napoli, ospita la mostra personale “Anthropocene” di Alessio Deli a cura di Adriano Pricoco (Accademia di Belle Arti di Catania) e Daniele Raneri (Storico dell’arte). L’ingresso (quest’oggi gratuito) sarà contingentato secondo le vigenti normative. La mostra sarà visitabile fino al prossimo 16 luglio 2021. Per l’occasione proponiamo l’intervista alla Direttrice Giuseppina Napoli, il video è stato realizzato da Filmkam.

Con Anthropocene di Alessio Deli al MacS l’arte cosa può specie in un momento storico delicatissimo come quello attuale?

L’arte risponde con potente umanità ai bisogni più intimi della nostra persona e mentre al di fuori di noi viviamo un tempo sospeso tra immobilismo e attesa, l’arte ci sostiene con momenti di ascolto, di consapevolezza fortificando il nostro movimento interiore, ispirando nuove letture dell’esistenza umana, forgiando il presente ad un nuovo ritmo che assume valore universale.

Da dove vengono le figure femminili alle quali Deli affida il suo profetico fraseggio?

Le ragazze di Deli sono le reliquie della nostra storia, sono frammenti di ciò che è stato consumato, logorato, distrutto dal tempo e dall’uomo. Sono icone insperate, possiedono la sacralità della rinascita, sono essenza femminea che ricerca e persegue la strada accesa dall’impeto prodigioso, necessario a rigenerarsi e generare. Pellegrine e messaggere, le donne di Deli sono metamorfosi della materia e dell’anima.

Deli crea cicli suggestivi di sculture che compongono un’elegante trama figurativa, come potremmo riassumerla?

Deli attraversa la materia, attraversa il tempo per donarci una ricerca che conduce al divenire e al mutamento. Coglierne il senso ci induce all’analisi interiore di noi stessi, ad una riflessione che suscita sentimenti complessi e diventa uno specchio dove scrutare la propria anima. L’arte di Deli coincide con la vita. È, al contempo, inquieta e quieta, e dentro questo ancestrale dualismo, dentro questo contrappeso di forze, si distingue evolvendosi.

Con Deli il Macs acquisisce una nuova opera nata sotto quale segno?

La nuova opera di Deli che arricchisce la collezione MacS, è una scultura straordinaria e abbagliante (nasce da un connubio tra resina e marmo di travertino romano), potremmo dire profetica. Anthropocene restituisce l’immagine dello spirito del nostro tempo con il candore e la lucentezza del marmo, la bellezza dei tratti, la gravità e il dramma di una maschera che vorrebbe proteggerci dalla morte. Anthropocene, respira e si rigenera incessantemente proprio come la materia plasmata da Deli che ci dona un inno compassionevole, struggente, alla vita che non muore.

Tra splendore e rovina, verità e rinnovamento, l’eloquente silenzio della scultura di Deli può ricucire lo strappo tra passato e presente?

La decadenza, la sofferenza e la solitudine sono l’istantanea di oggi, “Non c’è arte senza coscienza di sé, e la coscienza di sé e lo spirito critico sono tutt’uno”. L’arte può ricucire lo strappo di errori reiterati dal e nel tempo. L’arte è e rimane l’emblema di bellezza salvifica. Il viaggio di Deli tra lacerazioni e visioni, annoda e rintreccia la trama del tempo, ricuce lo strappo, risveglia dall’oblio. L’arte di Deli è un’ipotesi d’infinito.

 

per l’intervista in video (a cura di Grazia Calanna – Responsabile Ufficio Stampa MacS) regia a cura di Filmkam clicca qui

foto di Massimiliano Privitera
foto di Massimiliano Privitera
foto di Massimiliano Privitera
foto di Massimiliano Privitera
foto di Massimiliano Privitera

 

INFO MACS

Alessio Deli
Anthropocene
a cura di Adriano Pricoco e Daniele Raneri

MacS – Museo d’Arte Contemporanea Sicilia
Via S. Francesco D’Assisi, 30 Catania
www.museomacs.itinfo@museomacs.it
visitabile fino al 16 luglio 2021
Orari: da martedì a domenica 10.30 – 17:30

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