Seduta accanto a me nelle tue vesti
così ariose da farti vedere nud’ai miei occhi
Faconda nel tuo parlar col corpo tuo sinuoso

Il castello lì in alto in Aci e ‘mare a contorno
Senti il mio chiacchierare e sussurrare al tuo orecchio
Le tue caviglie svestite e le tue gambe levigate

Io coi miei occhi contornati di kajal come nobile orientale
Tu nobile nel tuo silenzio m’ascolti che ti parlo
Fino a che mi dici: “più parli e più mi svesti”

Faconda nel tuo silenzio e discinta nelle vesti
Sei qua con me in quest’ora serotina a vivere
il desiderio di vivere

Mi passasti davanti
Intensamente ti guardai
Senza l’intenzion’ di guardarti
Senza saper che t’avrei fascinata

Come s’Eros ti si fosse posato
sui tuoi due vistosi seni fin nel cuore
Ti sei d’incanto incantata a guardarmi:
Tanto può produrre uno sguardo lungo?

Le tue pupille dilatate dicono:
“è il dardo di Eros attraverso gli occhi”
la mia faretra custode dei miei segreti
Come forza universale che sol’ attira ‘l bello

Adesso che m’hai detto “amore” senza dir nulla
Come potresti dirmi che non abbiam già fatto l’amore?
Adesso che ti sei innamorata chissà se potrò ricambiarti!

 

 

 

(inediti 2018, in copertina Fulfilment – Gustav Klimt)

 

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