Roberto Piumini e “La rapa gigante”, deliziosa fiaba della tradizione russa.

“Molto, però non troppo tempo fa, in una casa pendente di qua ma anche un po’ di là, che stava in mezzo a un incolto giardino, vivevano una vecchia e un vecchino”. Si schiude così “La rapa gigante”, deliziosa fiaba della tradizione russa, edita da “Le rane” di Interlinea”, con le divertenti illustrazioni di Andrea Astuto, aggomitolata tra natura e animali, per i piccini (ma anche per gli adulti che vogliono tornare bambini) rivelata con contagiosa scioltezza da Roberto Piumini che per l’occasione abbiamo intervistato.

Come e quando è nata la sua passione per la scrittura? Ci racconta un aneddoto?

Mi diverte pensare, ma credo con qualche ragione, che la passione per la scrittura (per la parola espressiva, efficace, creatdeliziosa fiaba della tradizione russarice) sia nata ascoltando una fiaba da mia nonna Ilda, nella quale un certo Gigino, piccolissimo mandriano, era nascosto nell’erba. Arrivano due briganti, che dicono, minacciosi: “Che bei buoi!” e lui, invisibile: “Son belli, ma non son tuoi!”

Qual è l’aspetto del suo lavoro che ama maggiormente?

Il tempo della scrittura: l’esperienza di concentrazione/scoperta dell’espressione “giusta”, soddisfacente, necessaria.

Racconti, romanzi, poesie, filastrocche, poemi, ballate, testi teatrali e molto molto altro… qual è  – tra tanta “gamma” – il “tipo” di scrittura che predilige (e per quali ragioni)?

Probabilmente la poesia narrativa, dove il linguaggio di poesia non si limita all’elaborazione lirica, ma colora e arricchisce il racconto.

Potendolo scegliere, riporterebbe uno stralcio di testo, tra i suoi, dal quale si sente maggiormente “rappresentato”?

Richiesta, a mio parere, non soddisfacibile.

“La rapa gigante”, fiaba della tradizione russa tra natura e animali, è deliziosa. Un inno puro e gioioso alla vita e alla bellezza di, entrambe, collaborazione e condivisione. Quanto si è divertito (ri)scrivendola? 

Mi sono divertito proprio, come dicevo poco fa, aggiungendo alla storia, che è in sé molto giocosa, nella sua struttura di ripetizione e di accumulazione, il divertimento del ritmo, della rima, degli effetti fonetici.

E, ancora, le simpaticissime illustrazioni di Andrea Astuto hanno incontrato e centrato la sua immaginazione? Ha dato delle indicazioni o ha lasciato che si ‘muovesse’ del tutto liberamente?

Le illustrazioni non devono centrare l’immaginazione dell’autore del testo, ma creare, con una scelta di segno, uno spazio aggiunto, un’altra voce, non discordante, nella narrazione.

Per concludere può darci qualche anticipazione riguardo i futuri progetti ai quali sta lavorando?

Al presente sto rivedendo una decina di testi, alcuni già pubblicati, altri nuovi, per una raccolta di poemi, rivolti a lettori adulti. Per ragazzi, ho appena finito un romanzo su Ugo Foscolo, il poeta ottocentesco, quando era un adolescente avventuroso e generoso, nell’isola di Zante.

Roberto Piumini (nella ph di Giovanna Scalfati), nato a Edolo in Valcamonica nel 1947, vive tra Milano e Buonconvento presso Siena. È autore di libri dal 1978: romanzi, racconti, poemi, poesie e traduzioni. È stato inoltre fra gli autori e ideatori della trasmissione televisiva RAI L’Albero Azzurro, e ha scritto e condotto le trasmissioni radiofoniche Radicchio e Il Mattino di Zucchero. Nell’ambito dei libri per ragazzi è tra gli scrittori italiani più conosciuti e prolifici, pubblicando con circa 70 editori, e suoi testi sono tradotti all’estero. Dal 2001 è uno degli autori più amati delle “Rane”, collana nella quale ha pubblicato La capra CaterinaCiro e le nuvoleI CiciLa battaglia dei coloriLa palla di LelaL’acqua di BumbaLa rapa gigante e le storie natalizie Il viaggio di Peppino e La pancia di Maria. Per i lettori adulti è autore di romanzi e di fortunate raccolte di poesia. Ha tradotto i sonetti di Shakespeare per Bompiani e poemi di Browning per Interlinea. In campo poetico, da Feltrinelli è in uscita La nuova commedia. Per Interlinea ha pubblicato la raccolta di poesie Non altro dono avrai e ha tradotto il Macbeth di William Shakespeare con le illustrazioni di Salvador Dalì. Con gruppi corali, strumentisti, cantanti e attori, o accompagnato alla chitarra dal figlio Michele, propone spettacoli di lettura e recitazione di propri testi, per bambini, ragazzi e adulti, e spettacoli di animazione teatrale e musicale. 

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