ANGELO STURIALE in mostra a Catania da OPEN dal 12 al 21 maggio e in concerto da ZŌ il 19 maggio.

Questo mese ti vedremo e ascolteremo a Catania con una mostra e un concerto monografico con performances musicali e installazioni incentrate sulla tua originale ricerca artistica interdisciplinare. Un’occasione certamente unica: di cosa si tratta?

Sì, un’opportunità in cui dialogheranno in maniera articolata e finalmente insieme i diversi ambiti di ricerca in cui opero da anni tra performance musicali e coreografiche, arte visiva e poesia.

Il primo appuntamento sarà da OPEN, dal 12 al 21 maggio, con la mostra Psiché o dell’anima farfalla, in cui presenterò una selezione di opere con varie tecniche e tematiche, tra cui appunto Psiché. In greco antico il termine si riferisce sia al concetto di anima che a quello di farfalla: due elementi compatibili ed evocati in maniera ovviamente del tutto personale in quest’opera presa a simbolo dell’intera mostra. 

da Diario Cinese, libro d’artista, penne su carta – 2020 Seibutsu Art&Music Studio – copyright 2023
Autoritratto, tecniche miste su carta – 2022 Seibutsu Art&Music Studio – copyright 2023

Altre mie opere-installazioni di arte visiva saranno visibili in occasione del concerto del 19 maggio da ZŌ Centro Culture Contemporanee, un concerto “ritratto” tra performance musicali e coreografiche, arte visiva e poesia, musica acustica ed elettronica, in cui i confini tra partiture e grafismi, tra suoni e danza, immagini e versi, si esprimeranno dentro uno spazio scenico multifunzionale. Durante la serata, infatti, il pubblico potrà anche vedere le mie due installazioni: il ciclo Horror Vacui, in scena finalmente nella sua versione originaria costituita da nove tele, concepite come coperchi di sarcofagi, ma ridefiniti nella loro funzione ed estetica. Fuori lo spazio scenico, ma ad esso attiguo, si potrà invece vedere la mia nuovissima installazione Prigioniera ispirata ad una mia personalissima e certamente conflittuale idea di Sicilia, quattro tavole di grande formato, opere omaggio/denuncia alla nostra isola, realizzate con tecniche e linguaggi inusuali rispetto a quelli utilizzati da me in passato.

A cosa riferisci con l’espressione “opere omaggio/denuncia”?

Ad un apparente omaggio che strizza l’occhio intenzionalmente agli stereotipi e ai luoghi comuni sulla Sicilia, ma che in realtà nasconde un messaggio più o meno occulto, quasi una sottile denuncia o protesta, insomma una carezza e uno schiaffo nei confronti di questa nostra Trinacria! Ho pensato che per esprimere questo “disagio” avrei dovuto utilizzare nuove tecniche.

Va bene, non sveliamo la sorpresa. Ma sul concerto invece? Quali musiche o performance verranno eseguite?

Sarà un concerto con un programma variegato per tipologia di composizioni e numero di esecutori. Assieme a me si esibiranno il baritono Salvo Disca e la soprano Annamaria Pennisi, la voce recitante di Dario D’Agata e la coreografa e danzatrice Giuliana Patti. Spesso le mie partiture prevedono una messa in scena anche gestuale-teatrale, quindi più che solo esecuzioni strumentali o vocali di composizioni in senso tradizionale, parlerei di vere e proprie performance, come nel caso per esempio di Mumonkan, per voce e percussioni, ispirata all’omonimo classico della letteratura giapponese Zen, o di Angelo Capovolto, che mi vedrà al piano preparato. Concluderà la serata la mia nuova opera di musica elettronica Horror Vacui, ispirata all’omonima installazione che in questa occasione sarà infatti visibile durante il concerto nello stesso spazio in cui avverrà anche una intensa performance, coreografata e interpretata da Giuliana Patti.

particolare dalla performance Storie di suoni e speranza per distrarre il mondo, PIANO DAY – ZO, Catania 2022.
pagina dalla partitura Scrittura del corpo prima dell’amore, Seibutsu Art&Music Studio – copyright 2023

Il 20 invece ci sarà un incontro in cui si parlerà della tua ricerca artistica…

Esatto, nel pomeriggio del 20 maggio, sempre da OPEN, avverrà un incontro-tavola rotonda in cui mi affiancheranno il musicologo Alessandro Mastropietro e lo scrittore Rocco Giudice. Parleremo della mia ricerca che coinvolge musica, arti visive, performance e scrittura poetica: una conversazione a cui potrà partecipare in maniera attiva naturalmente anche il pubblico presente.

Per chi non si fosse mai approcciato alla tua produzione, potresti in poche parole dirci in cosa consiste il tuo lavoro per sua natura così poliedrico ed eterogeneo?

 Da anni la mia ricerca è incentrata sul dialogo tra queste discipline, ma non in senso multimediale. In realtà ciascuna di queste forme di espressione artistica viene concepita e fruita nella sua singolarità, non in sovrapposizione cioè l’una con l’altra. E le opere che ne derivano quindi sono il risultato di una comunicazione “intima” o “nascosta”, non manifesta cioè, tra i loro linguaggi e tecniche. Ciò che per me per esempio si traduce e fruisce a livello visivo, spesso è il risultato di una ispirazione o elaborazione di una struttura compositiva sonora, e viceversa alcune opere musicali vengono originate da una forma che è ispirata da una sollecitazione visiva o letteraria, legata cioè al segno o gesto pittorico o ad una struttura prosodica. La base della mia ricerca è la scrittura, sia essa sotto forma di segno, parola o suono. A seconda del mezzo espressivo più consono alla loro manifestazione, le mie opere si traducono dunque in opera visiva, musicale o poetica.

I tuoi prossimi programmi?

Sto terminando di scrivere un nuovo libro di scritti poetici diviso in due parti. Si chiamerà Canzoniere. Nella prima parte vi prenderanno posto dei ritratti, come dire, lirici, geografici, psicologici, alcuni anche molto duri e spietati, altri teneri e dolci o nostalgici. Nella seconda parte invece mi dedicherò alla musica e al suono, affrontando il mio rapporto con quest’arte e con l’estetica delle mie opere musicali, come sono nate e a cosa si ispirano: una sorta di guida alla loro comprensione senza utilizzare però un linguaggio saggistico o musicologico, ma esclusivamente poetico, lirico. Il che ha rappresentato per me una vera sfida, perché il mio desiderio e obiettivo sono stati fin dall’inizio quelli di voler comunicare a un pubblico il più variegato possibile (non specialistico cioè), l’essenza del mio lavoro sul suono, parlando anche di complessità ma con un linguaggio quanto più semplice ed evocativo, molto simile tra l’altro allo spirito ed estetica di molti miei lavori musicali…

Molte delle quali ideate e prodotte nel SEIBUTSU Art&Music STUDIO…

Esatto. Lo studio è uno spazio fisico e mentale che proprio a marzo di quest’anno ha compiuto 10 anni di vita. Lì elaboro e realizzo le mie opere visive, ma anche le mie scritture, composizioni e notazioni musicali. Ma è soprattutto uno spazio espositivo, vi sono infatti in mostra molti dei miei lavori. Vi aspetto, prima che chiuda o si trasferisca da un’altra parte del mondo!

testo introduttivo alla performance Angelo Capovolto, in scena da ZO il 19 maggio

 

Perché? Lascerai la Sicilia un’altra volta?

E già! Ma perché nell’indole sono fondamentalmente un nomade: non potrei mai mettere fine ai miei tanti viaggi su questo pianeta finché sarò in vita! Oltre alle mie “trasferte” interiori o avventure mentali e artistiche, ho bisogno di muovermi geograficamente, la staticità mi annoia e angoscia, le mie radici sono “aeree”!

GUARDA LO SPOT qui 

RIEPILOGO EVENTI

12 MAGGIO: vernissage della mostra Psiché o dell’anima farfalla, da OPEN, via Porta di ferro, 38, Catania. Ore 19, entrata libera. La mostra sarà visitabile fino al 21 maggio.

19 MAGGIO: SEIBUTSU, concerto con due installazioni d’arte (13 opere), performances musicali e coreografiche di Angelo Sturiale (piano e percussioni) con la partecipazione di Dario D’Agata (voce recitante), Annamaria Pennisi (soprano), Salvo Disca (baritono), Giuliana Patti (coreografa e danzatrice). ZŌ, Piazzale Asia 6, Catania. Ore 21 con ticket:

– 10€ intero al botteghino
– 8€ prevendita https://link.dice.fm/gd5d17453287
– 5€ per studenti al botteghino

20 MAGGIO: finissage mostra Psiché o dell’anima farfalla e incontro col pubblico con Angelo Sturiale e la partecipazione del musicologo Alessandro Mastropietro e dello scrittore Rocco Giudice. Ore 17 da OPEN, via Porta di ferro, 38, Catania. 

Angelo Sturiale, artist-in-residence alla Bogliasco Foundation, 2021.

ANGELO STURIALE è compositore, artista visivo, poeta. Dopo le lauree in Pianoforte e in Lettere moderne, incomincia a viaggiare e risiedere in vari paesi grazie al sostegno di fondazioni, istituzioni artistiche ed educative internazionali (Rockefeller Foundation, Unesco-Aschberg, Ministero degli Affari Esteri Italiano, Swedish Institute, Canon Foundation Japan, Pépinières Européennes, Zeitklang Austria, Bogliasco Foundation USA). È stato compositore invitato e artista-in-residenza presso il Conservatorio Trinity Laban di Londra, il Conservatorio Superiore di Musica di Zaragoza, il Conservatorio de Las Rosas di Morelia (Messico), la Tokyo National University of Fine Arts and Music (Giappone), i Darmstadt Ferienkurse für Neue Musik (Germania), l’EMS Studios di Stoccolma (Svezia), l’OMI Summer Residency di New York (USA), il Bellagio International Village (Italia), il Wellington College Tianjin (Cina). È stato visiting professor in teoria e composizione musicale presso il TEC di Monterrey (Messico). Sue opere sono state premiate in concorsi internazionali in Austria, Svezia, USA, Canada. Nel 2011 fonda il Seibutsu Art&Music Studio, atelier di creazione e promozione della sua opera grafica e musicale. È autore di un libro di tecnica pianistica (Ergonomic piano exercises, Dinsic, Spagna, 2017) e di tre libri di prosa poetica: Tempeste di te (Algra editore, 2013), Catalogo d’amore (Edizioni Le Farfalle, 2016), Finestra (Algra editore, 2022).

 

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