L’Accademia di Belle Arti di Catania presenta “Arte, tecnologie e racconto”, incontro con Stefano Roveda, uno dei protagonisti di Studio Azzurro

L’Accademia di Belle Arti di Catania organizza “Arte, tecnologie e racconto” un dialogo con Stefano Roveda, artista visivo, inventore e progettista di installazioni interattive per mostre e musei. L’incontro, a cura del corso di Pittura e Linguaggi del Contemporaneo, in collaborazione con il corso di Cinema, promosso e coordinato dalla Prof.ssa Marcella Barone in collaborazione con i Professori Carlo Lo Giudice e Gianluca Lombardo, rientra nella programmazione annuale di ricerca e formazione dedicata all’arte contemporanea. evento corso Pittura e linguaggi del contemporaneo e corso Cinema
L’appuntamento offre agli studenti, ai docenti e al pubblico l’occasione di conoscere da vicino il percorso di uno dei protagonisti del collettivo Studio Azzurro, realtà italiana che ha rivoluzionato il linguaggio artistico multimediale attraverso la creazione di ambienti “sensibili” e sistemi interattivi capaci di mettere in dialogo arte, tecnologia e partecipazione.
Durante l’incontro, Stefano Roveda, antropologo e inventore di tecnologie e nuove forme di narrazione, presenterà alcune delle sue opere interattive e immersive di grande formato realizzate con Studio Azzurro, illustrando i processi di progettazione e le innovazioni tecnologiche che hanno reso possibile la creazione di esperienze artistiche partecipative.
La sua ricerca, che si muove tra indagine antropologica, sperimentazione tecnica e riflessione estetica, pone interrogativi centrali nel dibattito sull’arte contemporanea, proponendo un linguaggio in continuità e al tempo stesso in rottura con il passato.
Tra il 1995 e il 2011, Roveda ha fatto parte di Studio Azzurro, fondato a Milano nel 1982, contribuendo alla realizzazione degli “ambienti sensibili”, installazioni che reagiscono alle sollecitazioni del pubblico attraverso interfacce naturali basate su gesti e suoni. Il suo lavoro ha favorito una nuova concezione dei musei di narrazione e dei portatori di storie, modelli espositivi capaci di valorizzare le memorie e le identità dei territori.
Le opere di Stefano Roveda sono state esposte nei più importanti musei e istituzioni internazionali – da Tokyo a New York, da Londra a Parigi e Buenos Aires – ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Alinovi (1995), il Premio Quadriennale (1996), il Gran Premio Transmediale (Berlino, 1998), il Sole d’Oro (1999) e il Premio Pino Pascali per l’arte contemporanea.
La sua ricerca ha prodotto innovazioni tecnologiche e linguistiche pionieristiche – dai sistemi elettronici (come la TomBox, da cui deriva Arduino) ai format interattivi (Ambienti Sensibili, Teatro Interattivo, Sale Immersive), fino alle Architetture Sensibili e alle piattaforme digitali dedicate alla fruizione culturale.
L’incontro si propone dunque come un momento di riflessione e confronto sull’evoluzione del linguaggio artistico e tecnologico contemporaneo, e sull’importanza del racconto come strumento di relazione tra l’uomo, la memoria e lo spazio digitale.