Ana Blandiana, “Raccolto d’angeli”, Bompiani, collana “CapoVersi”, a cura di Mauro Barindi.

«Tutto è me stessa./ Datemi una foglia che non m’assomigli,/ aiutatemi a trovare un animale/ che non gema con la voce mia./ Dove poso il piede la terra si fende/ e i morti che portano la mia fisionomia/ li vedo abbracciarsi e procreare altri morti./ Perché tanti legami con il mondo,/ tanti genitori e discendenti per obbligo/ e tutta questa assurda somiglianza?/ L’universo mi bracca con migliaia di miei volti/ e mi posso difendere solo percuotendomi». Versi di Ana Blandiana, brillante cultrice del tempo e delle parole («prigione al di fuori della quale, è vero, la poesia non potrebbe esistere»), scelti segnalare il volume “Raccolto d’angeli”, per un totale di 149 componimenti, pubblicato da Bompiani, nella collana “CapoVersi”, a cura di Mauro Barindi, con testo rumeno a fronte.

Ana Blandiana (nata Otilia-Valeria Coman nel 1942, a Timisoara, nella foto di Dino Ignani) è una preziosa figura letteraria della Romania contemporanea, vincitrice di diversi premi in patria all’estero: l’Herder (nel 1982), la “Légion d’Honneur” (nel 2009), il “Griffin Trust” (nel 2017), la “Corona d’oro del Festival di Struga” (nel 2019) e, non ultimo, il “Principessa delle Asturie” (nel 2024). Ha rifondato e presieduto il “PEN Club” romeno e ha creato il “Memoriale delle vittime del comunismo” di Sighet. È stata insignita per il suo contributo alla rifondazione democratica del proprio paese.

«La poesia mi ha donato come un sesto senso, quello del sentimento della presenza dell’altro nel mondo circostante. È l’altro che mi osserva dalle pietre, dalle piante, dagli animali, dalle nuvole. L’altro che solo nei momenti di grande stanchezza si chiama “Nessuno”», dichiara la Blandiana (in “Parole a proposito di parole”, discorso tenuto in occasione del conferimento del titolo di ‘Doctor honoris causa’ all’Università di Salamanca, luglio 2021). «Ci sono poeti – aggiunge la Blandiana -, che si rifiutano di comunicare e altri che rimangono enigmatici pur nell’atto della comunicazione. Ed esistono altresì enigmi in grado di palpitare andando oltre la sensazione di coloro che credono di aver capito tutto».

“Raccolto d’angeli” riunisce la più ampia selezione di versi con testo originale a fronte in traduzione italiana dell’opera poetica di Ana Blandiana. «È certamente la poetessa più rappresentativa di quel fecondo crogiolo di autrici e autori che debuttano negli anni settanta del secolo scorso e che, sulla scia delle voci moderniste degli anni quaranta (stagione di “transizione” o “generazione della guerra” interrotta dagli sconvolgimenti socio-politici prodotti al termine del secondo conflitto mondiale), si possono definire esponenti della corrente neomodernista, filone della poesia romena che, pur sotto il peso di un regime repressivo, tentava di sottrarsi ai frusti canoni proletcultisti del realismo socialista», chiarisce Mauro Barindi.

Questa è la terza antologia italiana dedicata alla poetessa romena dopo quelle date alle stampe nel 1987 (“L’ora di sabbia”, Edizioni “Saval”, non più reperibile in commercio) e nel 2004 (“Un tempo gli alberi avevano occhi”, Donzelli Editore). «A distanza di quattro lustri più un anno abbiamo il privilegio di avere un nuovo volume che contiene esaustivamente ciò che Ana Blandiana è andata pubblicando dopo la sua nona silloge, “Soarele de apoi”, del 2000», aggiunge Barindi che, magnificamente, “racconta” la Blandiana “muoversi” dalla resistenza contro l’inerzia e la censura, all’inquietudine, alla dimensione metafisica. Blandiana, le cui parole vorrebbe svestire del mondo, la cui scrittura è «un’esigenza vitale», è immortalità: «un modo di morire senza sosta, secondo dopo secondo, fino a non poter più cessare di morire».  Blandiana, per la quale l’ispirazione non esclude la ragione, piuttosto, come dice, «la intensifica, la porta a uno stato di incandescenza e, nei casi più felici, la fa splendere».

Scheda libro

Personalità di primissimo piano nella lotta del suo paese per la libertà e per questo invisa al regime di Ceaușescu – che le impedì per diversi anni la pubblicazione –, Ana Blandiana esordì quale membro di quella generazione che si opponeva al realismo socialista. Da tempo riconosciuta come una delle poetesse di primo piano nel panorama culturale europeo, è al contempo un’icona della letteratura romena del Novecento. La sua vocazione letteraria ha preso la forma di una resistenza morale prima e dopo il 1989. Ha infatti partecipato attivamente alla difficile transizione verso la democrazia, battendosi per un pieno superamento dell’eredità comunista. 

La presente antologia riunisce la più ampia selezione con testo originale a fronte mai apparsa in traduzione italiana dell’opera poetica di Blandiana, che ha ormai assunto i contorni e l’autorità di un vero e proprio classico della letteratura europea contemporanea, immune alle mode letterarie e insieme lontano da qualunque tentazione di assumere posture e toni declamatori. I suoi versi, che sembrano invitare a una lettura ingenua e sentimentale, si caratterizzano per una liricità essenziale, luminosa e favolistica, derivante dal ricco folklore romeno, e da una lingua pura e chiara, che alterna note dolorose e riflessive ad altre più asciutte, quasi oracolari, che denotano uno sguardo tenace e raffinato sul mondo.

scelta per voi

CONDIZIONE

Sono
simile
alla sabbia nella clessidra
che
può essere tempo
solo
cadendo

(a cura di Grazia Calanna, la versione ridotta di questa segnalazione culturale è apparsa sul quotidiano LA SICILIA del 22.09.2025, pagina Cultura). 

 

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