Davide Cortese: “poesia e vita si alimentano vicendevolmente”.

ph Dino Ignani

Qual è la tua ‘attuale’ spiegazione/definizione di poesia?
La poesia è l’incontro segreto tra bellezza e mistero a cui il poeta assiste accidentalmente, come al convegno notturno di due amanti. Di questo intimo incontro tra bellezza e mistero, il poeta-testimone serba solo un profumo: nessuna prova. Questo profumo ha la consistenza che hanno i suoi versi, che sono tutti indizi di poesia, e che solo insieme agli indizi del lettore diventano prove.

Qual è il ruolo della vita nella tua poesia?
La vita stessa è poesia, poiché è fonte inestinguibile di incontri segreti tra bellezza e mistero. Poesia e vita si alimentano vicendevolmente.

Qual è il momento in cui una poesia può dirsi compiuta?
Forse una poesia può dirsi compiuta quando ha detto ciò che voleva dire e lo ha fatto nel modo migliore in cui poteva farlo. Ma in fondo è davvero compiuta quando riesce a generare senso in chi la legge.

 

Tre poesie da Darkana di Davide Cortese, LietoColle, 2017.

 

 

A volte la pettino
questa tristezza fiera.
Porto al guinzaglio
un silenzio feroce.
Sorry mama.
Ogni mio sogno ha la criniera.
“Hic sunt leones”
mi tatuo sul cuore.
Il fuoco trema, io no.
Sorry mama.
Parlo la lingua del buio.
Lingua viva è l’oscurità.
Io sono il demone, temo.
Sono il fuoco, ma non tremo.
Sorry mama.
Sono potente quando sbaglio.
Io sono un bambino cattivo.
The devil.
Le diable.
Il vivo.

C’è altrove un mio volto
che emerge dalle acque
e si fa isola.
È la punta di un iceberg
sepolto dall’abisso.
C’è altrove un’isola arcana
che non è che il mio volto
emerso
in un altro tempo.

Sono un uomo antico.
Appartengo a una razza
che ha bisogno d’amore
Ho paure che come burattini
dormono con gli occhi sgranati.
So indugiare nell’abbraccio.
So che il primo respiro è da angelo
e l’ultimo respiro da demone.
So che la terra
è il cielo dei morti.

Davide Cortese è nato nell’ isola di Lipari nel 1974 e vive a Roma. Si è laureato in Lettere moderne all’Università degli Studi di Messina con una tesi sulle “Figure meravigliose nelle credenze popolari eoliane”. Nel 1998 ha pubblicato la sua prima silloge poetica, titolata “ES” (Edizioni EDAS), alla quale sono seguite le sillogi: “Babylon Guest House” (Libroitaliano) “Storie del bimbo ciliegia”(Autoproduzione), “Anuda” (Edizioni LaRecherche.it), “Ossario” (Arduino Sacco Editore), “Madreperla”(LietoColle), “Lettere da Eldorado” (Progetto Cultura) e “Darkana” (LietoColle). I suoi versi sono inclusi in numerose antologie e riviste cartacee e on-line, tra cui “Poeti e Poesia” e “I fiori del male”. Le poesie di Davide Cortese nel 2004 sono state protagoniste del “Poetry Arcade” di Post Alley, a Seattle. Il poeta eoliano, che nel 2015 ha ricevuto in Campidoglio il Premio Internazionale “Don Luigi Di Liegro” per la Poesia, è anche autore di due raccolte di racconti: “Ikebana degli attimi”, “Nuova Oz”, del romanzo “Tattoo Motel” e di un cortometraggio, “Mahara”, che è stato premiato dal Maestro Ettore Scola alla prima edizione di Eolie in Video nel 2004 e all’EscaMontage Film Festival nel 2013.

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