Grazia Maria Fusto è nata a Motta Sant’Anastasia (CT). Laureata in Scienze della Comunicazione (indirizzo Beni Culturali) presso l’Università di Catania, con la Casa Editrice “Incontri” ha pubblicato nel 2012, in collaborazione con Mirella Maria Neri, un saggio storico dal titolo Il Castello di Motta Sant’Anastasia, nel mito e nella storia. Autrice di alcuni articoli pubblicati nelle riviste “Incontri. La Sicilia e l’Altrove” e “Il piccolo letterario di Catania”, è responsabile del servizio didattico e di accoglienza dei visitatori nel Castello di Motta Sant’Anastasia.
Introspezione è un lavoro nato dall’analisi interiore di sentimenti, pensieri e ricordi prodotti dall’esperienza di vita e trascritti, in versi, con la lingua del cuore. Il tema principale è l’amore che, nella sua dimensione spirituale, eleva l’assere e lo proietta in un cosmo metafisico; l’amore che ristora l’anima e delizia il corpo. Un lavoro per il quale abbiamo accolto la sua intervista di approfondimento.
Il protagonista assoluto del libro?
Il protagonista assoluto è l’amore, quel sentimento senza il quale la vita non avrebbe senso, indispensabile per vivere in armonia con tutto ciò che ci circonda. L’amore filiale, l’amore passionale, l’amore per il territorio.
Qual è il tema trattato?
Il tema è l’analisi delle emozioni provate e condivise negli anni, scaturite da eventi che hanno rivoluzionato la mia vita. L’idea di realizzare un libro di poesie l’ho sempre avuta. Negli anni ho scritto molti versi dedicati ai miei genitori, scomparsi prematuramente, e ciò mi ha spinta a mettere su carta gli stati d’animo e le sensazioni provate giorno dopo giorno.
In che modo è cresciuto il suo testo?
Il testo è cresciuto negli anni ed è il frutto di una lunga analisi interiore. Scrivere per me è una sorta di liberazione, mi piace pensare che ciò che provo in un determinato momento possa diventare immortale attraverso la scrittura.
Perché proporre la lettura di questo libro?
Il perché di questo libro si trova nel libro stesso, chi leggerà le mie poesie capirà che è necessario ostentare i nostri sentimenti, perché ci aiuta a liberare le emozioni e i turbamenti dalle catene del cuore. Ho sempre avuto la passione per la Poesia. La Poesia mi aiuta a evadere dal mondo reale, proiettandomi verso mondi fantastici. Io amo le poesie di Tagore e adoro Leopardi, Quasimodo e la Merini. La poesia più significativa della raccolta è “L’amore”, per il semplice motivo che nel libro c’è un comune denominatore (l’amore), ovvero quel sentimento straordinario che riesce a cambiare le persone.
Scelte per voi
I tormenti del cuore
Lungi da me amaro tormento,
triste e pesante
è il ricordo di voi,
oramai lontani e invisibili.
Fiumi di parole
zampillano dal cuore,
arditi ricordi vagano senza meta
in cerca di un posto sicuro.
Due profili eterei,
mi guardano con gli occhi dell’amore,
e con folle desiderio,
si fissano nella memoria
ai margini dell’esistenza.
Inevitabile destino
Come in un racconto incantato,
un magico film nascosto nel tempo,
sei apparso ai miei occhi velati da latenti illusioni,
e con potente maestosità
hai fissato il tuo sguardo nella mia anima.
Attimi di confusa felicità,
palpiti che aumentano
che scalpitano,
intriganti sensazioni
che s’intrecciano a sfumature di colori.
Dolce fato,
dolce destino,
sei venuto a me in punta di piedi,
mi hai accarezzato l’anima
inebriandola con forti odori.
Hai bussato al mio cuore
e Io,
con placido consenso,
già folle d’amore per lui,
gli ho donato il mio mondo,
il mio essere donna,
e con l’inchiostro della passione
ho fermato il tempo,
lasciando le nostre impronte
nell’immensità assoluta.
Nel profondo della mia anima
Vi cerco nelle cose
che scorrono nel tempo,
che accarezzano la sera
e l’oscurità della notte.
Vi sento nel profondo dell’anima,
come il fuoco che arde
nella fucina di Efesto.
Vi vedo nei sogni,
come dolci creature
accarezzate dal vento,
dipinte in un quadro di Monet
e scolpite nel mio intimo
come opera incompiuta.
Il ricordo supera la realtà
e l’universo del sentimento
respira gli umori del cuore.
