Anteprima
Questo è il 5° romanzo con Giorgia Cantini, investigatrice atipica, nel senso che si occupa di crimini dell’anima, di falle sociali, esistenziali, più che di delitti in senso stretto. Attraverso un genere, il noir, che racconta inquietudini, osserva e interpreta il mondo tramite quella che io chiamo “una riflessione a freddo sui sentimenti”. Invento poco, quando scrivo di lei. Mi basta la realtà, da cui traggo ispirazione per raccontare una storia. “Senza ragione apparente” narra soprattutto di un’adolescenza oppressa dalle aspettative degli adulti, da un mondo che non regala spazi, e di una velocità di apprendimento delle cose che ne impedisce un’effettiva metabolizzazione, comprensione, approfondimento. La confusione che ne consegue, nelle famiglie, nelle scuole, nei ragazzi. La superficialità e la forza spacciati come valori.
Uno stralcio dal libro Senza ragione apparente.
Le indagini di Giorgia Cantini, la Feltrinelli, 2015.
“Non so niente di loro. Non so se hanno un padre che gli ha fatto ascoltare i Led Zeppelin o i Deep Purple per fargli capire che non ci sono solo i Modà. Non so se hanno una madre che da giovane leggeva Silvia Plath e che adesso regala alla figlia romanzi che parlano di shopping o del grigio in tutte le sue erotiche sfumature. Non so niente, ma penso che invecchiare sia credere di avere avuto diciotto anni in un’epoca migliore, quando in realtà di irripetibile e di entusiasmante c’è solo l’età che avevi”.
Sinossi
Autunno. Sullo sfondo di una Bologna umida e grigia, Giorgia Cantini lavora al suo nuovo caso. Emilio, studente diciassettenne in un liceo della città, si è suicidato senza ragione apparente, lasciando solo un laconico messaggio: “Sono stanco”. A otto mesi dal fatto, la madre di Emilio è decisa a trovare i responsabili morali. Giorgia si immerge così in un universo adolescenziale di serate passate ad ascoltare musica hip hop, fumare canne e chattare, con i primi amori che nascono e l’ansia del futuro. Ed è una stagione decisamente malinconica quella in cui Giorgia si dibatte, perché ci sarà un secondo suicidio sospetto e l’incubo di una notte in cui forse è accaduto qualcosa di irreparabile. Senza contare la confusione degli adulti, il crollo delle facciate dietro cui si nascondevano, la finzione in cui sono calati e di cui i figli sono le vittime predestinate. In uno scenario di precarietà di valori e sentimenti, e in una Bologna specchio di un paese sempre più in crisi, si muove Giorgia. Vicino a lei, la sua surreale assistente Genzianella e il capo della Omicidi Luca Bruni, con il quale convive da pochi mesi, anche se il loro rapporto è ancora un’incognita. E Mattia, il figlio sedicenne di Bruni, che aiuterà Giorgia a capire qualcosa in più di una generazione costretta a muoversi in un mondo sempre più ambiguo, dove le apparenze non sono più salvabili e il senso delle cose è sempre più indecifrabile.