Continua a essere il corpo – o la contiguità fra corpo e linguaggio – il centro dell’ossessione poetica di Elisa Biagini, un corpo femminile sezionato e reinventato attraverso figure che attingono a un immaginario quotidiano, domestico (il viso è una tazza, la schiena «un astuccio di semi», i lobi fazzoletti annodati), e lo trasformano in involucro di un’identità misteriosa. Ne risulta una poesia franta, spezzata, da ricomporre. Ma per Biagini il corpo è soprattutto mezzo e sede della relazione con l’altro: se in una delle sue precedenti raccolte, L’ospite, il «tu» si incarnava nella presenza concreta di una figura familiare, qui l’interlocutore è «d’inchiostro», ma non per questo meno concreto: con la sua «parola verticale» l’autrice cuce i propri versi a quelli di alcuni dei poeti amati (Celan, Dickinson) in un insolito, struggente dialogo.
Otto poesie dal libro Da una crepa, Giulio Einaudi Editore, Torino, 2014
Quando la bocca
sputa la parola,
c’è un tempo, un
tra «me e te»,
che è una zolla
affettata dalla lama,
verme che poi
ritrova vita.
*
Piena è la borsa dell’occhio
di monete di tempo:
la tasca è cosí aperta
in queste ore che
sento il tintinnare.
*
Le mie, le tue
labbra, sono
le feritoie
dove cadono
monete, chiavi
di porte che
si aprono altrove.
*
Un fiammifero usato
ti solleva la palpebra,
ti cerca lo specchio di
retina, la rete coi
pesci-memorie.
*
Cammino per
sottrazione
ed il respiro inciampa,
gli vengono guance
color del sale.
*
Finché c’è pietra
ci sarà materia
per un’altra di mano,
che trattenga la pagina
in questo vento di
lame annebbiate.
*
tu racconti dell’erba
travolta, della piuma
incastrata alla
finestra, della pioggia
raccolta dentro
l’orecchio
(e il silenzio, qui
perde peso).
*
mi si vede solo
in controluce,
materia come
chiara d’uovo,
patina gocciolata
dalla crepa:
un alfabeto braille
d’ossa che vogliono
uscire.
*
Elisa Biagini è nata nel 1970 a Firenze, dove attualmente risiede dopo un lungo periodo di studio e di insegnamento negli Stati Uniti. Ha esordito giovanissima con la raccolta Questi nodi (Gazebo, Firenze 1993), cui ha fatto seguito Uova (Zona, Genova 1999), libro bilingue con testi in italiano e in inglese. Ha pubblicato sue poesie e traduzioni su importanti riviste italiane e americane. Per Einaudi ha pubblicato L’ospite (2004), Nel bosco (2007), Da una crepa (2014) e ha curato l’antologia Nuovi poeti americani (2006). Una selezione delle sue poesie tradotte in inglese è uscita con il titolo The Guest in the Wood da Chelsea Editions (2013). Nel 2012 è stata invitata a rappresentare l’Italia al Poetry Parnassus di Londra. Il suo sito è www.elisabiagini.it.