“Unu per uno uguali a dui”, commedia “pensante” scritta e diretta da Mario Scandurra il 28 agosto a Sant’Alfio.

“Unu per uno uguali a dui” è il titolo della commedia “pensante” in due atti scritta da Mario Scandurra che cura la regia con Andrea Fichera. Lo spettacolo, come da tradizione della compagnia “Ars Theatri” diretta da Seby Leonardi, punta a solleticare la riflessione focalizzando l’esistenza attraverso la lente del divertimento. Con il protagonista Mario Scandurra interprete di Mariuccia (madre ansiosa e timorosa), animeranno le scene: Rita Borzì (nel ruolo di Concetta, cameriera pettegola); Andrea Fichera (Bianca, la sorella svampita che vive in un mondo tutto “suo”); Salvo Privitera (il dottore “troppo” paziente); Lapo, il marito (interpretato da Franco Musumeci) stanco delle reiterate e lunghissime “discussioni” dovute al figlio viziato di Mariuccia, Franco (Cristian Messina); Enza Lanzafame (Margherita, un’anziana signora eternamente giovane). In segno di “sfida” e in odor di un attualissimo “teatro dell’assurdo” finalizzato a narrare l’alienazione dell’uomo, l’afflizione, l’isolamento come, altrettanto, l’irrealizzabilità (pirandelliana) di ogni scambio comunicativo tramite frangenti e dialoghi surreali, attinti dalla quotidianità, scomposti e rimontati per assumere una duplice valenza tragi-comica, sotto i riflettori la presenza delle cognate e della spettatrice impersonate rispettivamente da Giusy Costa, Imma Sciara e Virginia Alibrandi. Aiuto regia Ferdinando Scaccianoce. Scenografie “Ars Theatri”. Narratrice Enza Lanzafame. Voce fuori scena, Andrea Fichera.

“Il trionfo dell’insensatezza in una dimensione scenica a metà tra il comico e il tragico – sottolinea il critico culturale Giuseppe Tropea -. Difficile non ripensare a Beckett e all’attesa di Godot, che non arriverà mai. Nel mondo senza regole di questa piece, la figura esilarante di Mamma Mariuccia, irresistibilmente impersonata dall’istrionico Scandurra, si innesta sul grande tema della Maternità. Lo stesso autore proprio alla figura materna dedica due toccanti monologhi, uno all’inizio ed uno alla fine della rappresentazione, costituendo l’altra Morale dell’opera: nel Caos generale e teatrale, la Mamma costituisce l’appiglio più antico. Probabilmente la collocazione fuoricampo di queste due perle impedisce un po’ allo spettatore di coglierne l’essenza semantica: la Mamma, ottava meraviglia del mondo e figura centrale dell’Universo”. Lo spettacolo sarà rappresentato in Piazza Duomo, a Sant’Alfio, lunedì 28 agosto ore 21, ingresso libero.

 

 

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