#1Libroin5W.: Maurizi Cucchi, “Nel vasto territorio tossico”, Interlinea.

Chi?
Un osservatore segue i vari eventi che lo circondano, che spesso sono le tracce esplicite del tempo che il soggetto stesso sta vivendo, di cui si sente partecipe e in qualche modo, come ognuno dovrebbe, inevitabile prodotto storico. Ma non senza un atteggiamento critico, perché si sente ogni volta nella necessità, e anche nel dovere, di capire, di interpretare.

Cosa?
Appunto, la realtà che lo circonda e in cui si sente immerso colui che si esprime. E in fondo anche per rispondere a un interlocutore ideale o immaginario. A un possibile committente.

Quando?
Il libro nasce da una richiesta esplicita di una raccolta di poesie civili per un premio, il Vercelli, dedicato appunto a questo tema. Richiesta di Roberto Cicala per la contemporanea (all’assegnazione del premio) pubblicazione della raccolta stessa presso Interlinea.

Dove?
Avuta la richiesta mi sono ricordato che qualche anno prima, per il settimanale “Origami” diretto da Cesare Martinetti, e che purtroppo ha cessato le pubblicazioni? avevo scritto settimanalmente, su richiesta, una poesia legata al tema scelto dal giornale per quel numero. Compito arduo, al quale mi ero dedicato con scrupolo e convinzione, perché una società che richiede a un artista, a un poeta, un’opera, è una società che ne riconosce e avvalora l’esistenza e il ruolo. Ho ritrovato allora i testi scritti per quelle occasioni, li ho rivisti e organizzati nel libro che poi ne è uscito.

Perché?
La poesia (non dico la mia…) può essere un momento importante per un aiuto alle lettura del nostro esserci nel nostro tempo, nel segno dell’attenzione alla complessità che sempre il mondo comporta e che troppo spesso viene azzerata dalla banalità della comunicazione di massa. E poi la poesia sostiene il valore della parola nella sua molteplicità viva di implicazioni e senso e della lingua nella meraviglia sempre aperta delle su articolazioni, in un tempo che purtroppo privilegia invece ogni sorta di immediata semplificazioni, in un andamento che umilia una società che si vorrebbe civile.

 

Scelte per voi

 

GAS SIBERIANO

Vorrei essere lassù immerso nel bianco,
nel gelo di un nord avventuroso
nella città fatta dal nulla sulla baia,
ma non m’importa della rompighiaccio,
né dell’immenso giacimento di gas
siberiano liquefatto. Mi attrae
il senso dell’estremo, di un nord
totale e senza scampo, su un confine
quasi invalicabile, un confine
proiettato verso l’idea del nulla.
Ma a chi si inabissa, invece, nel potere,
la rotta artica di Yamal è soltanto
affare di manovre, di gran forum
economico mondiale, di mercati
energetici globali, e quel residuo
d’avventura, di immaginazione
aperta non è altro che materia
per sparuti fanciullini come me.

SEGUACE DI NUVOLE

C’è chi si aggira con lo sguardo al suolo
e dunque a capo chino e chi invece
osserva diversamente il mondo
in cui si trova immerso e scruta, perlustra
lassù i disegni fantastici e insondabili
di minute particelle e cristalli in forme
galleggianti perché a sua volta attratto
da correnti ascensionali di cui si vorrebbe
parte coinvolta in un più ampio
e virtualissimo spazio, sentendosi fratello
sempre in divenire di chi viaggia
al tempo stesso inquieto e sereno
tra parola di poesia e sogno musicale.

GRETA

«Morirà il pianeta, ma che importa»,
dicono, «moriremo anche noi,
ma moriremo ben pasciuti e potenti
e voi con noi, ma miseri e sofferenti».
Ma intanto, qua e là, gruppi sparuti,
figli e nipoti della comunque crescita,
vanno verso un domani di lentissimo,
pacificato sopravvivere in natura,
ruvidi e pensanti, macchie sparse
sempre più numerose e sane,
nel vasto territorio tossico
che sarà stato nostro lascito e dono.

Maurizio Cucchi nello scatto di Dino Ignani

Maurizio Cucchi (Milano 1945) è poeta, consulente letterario, pubblicista e traduttore. Tra le sue raccolte poetiche Il disperso (1976), Glenn (1982, premio Viareggio), Poesia della fonte (1993, premio Montale), Malaspina (2013, premio Bagutta), Sindrome del distacco e tregua (2019). Ha curato con Stefano Giovanardi l’antologia Poeti italiani del secondo Novecento. 1945-1995 (1996, nuova edizione 2004) e ha raccolto saggi e articoli in Cronache di poesia (2010). I suoi romanzi: Il male è nelle cose (2005), La maschera ritratto (2011), L’indifferenza dell’assassino (2012), La vita docile (2020).

Maurizio Cucchi sarà presente a Pordenonelegge oggi – sabato 17 settembre 2022 – alla Libreria della Poesia-Palazzo Gregorio (ore 17) per presentare la sua ultima raccolta Nel vasto territorio tossico (Interlinea). Introduce l’incontro Roberto Cescon.

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