Autore: Antonella Scuto

Antonella Scuto (Paternò 23.01.1955 – Zafferana Etnea 12.05.2012). Donna, mamma, sposa, insegnante e amica straordinaria, indimenticabile, dalla generosità silenziosa. Amava moltissimo la poesia, quella che leggiamo, “Nonni”, è tratta dalla raccolta inedita “Io credo” (è una poesia che ci dice moltissimo di colei che l’ha scritta, del sentimento che vivificava la sua persona, anima splendente, “indenne” allo scorrere del tempo e degli accadimenti). Ha pubblicato “Parliamone in Versi. Quando la poesia è terapia” (Milano, maggio – giugno 2010), un libro scritto dalla Scuto la quale ha accolto la proposta dell’associazione lombarda “Sottovoce” di raccontare in versi la propria storia (esemplare) contraddistinta, oltreché dall’amore per la condivisione, da tre elementi fondamentali: il coraggio, la fede e la gioia di fare. I poeti – sosteneva – “sono l’aura di questo universo antropico, hanno un sentire diverso dagli altri, sanno cantare con gli echi di Saffo o di Pasolini, di un cuculo o di un profeta”. Dinamista (come l’abbiamo sempre definita) con diversi progetti per la pace, per la fratellanza, per l’ambiente, per la conoscenza del territorio, per la lettura, per la comunione, è stata fautrice dell’intercultura: “La diversità – non mancava di dichiarare -, deve essere pensata come una risorsa e come un’occasione di crescita condivisa. Dobbiamo operare in comunione per dare vita ad uno spazio di convivenza e conoscenza fondato, sul dialogo, sull’incontro, sulla reciprocità”. A Zafferana Etnea, città dove ha insegnato fino all’aprile 2011, ha ideato e organizzato, in seno all’associazione “Donne D’Europa”, la prima edizione della “Festa del Libro” .