Autore: Maurizio Manzo

Nato a Cagliari nel 1961, nel quartiere Castello, quartiere che influenzerà non poco la sua infanzia, Maurizio Manzo ha iniziato a scrivere fin da giovanissimo. Il suo primo poemetto, “Coreografia del ghetto storico” racconta il “delirio” di quattro donne ai margini, ambientato nelle stradine di Castello, e mostra, nonostante la giovane età, una forza stilistica già matura. Il poemetto scritto nel 1981 è stato pubblicato nel 1985, Edizioni Castello, con la presentazione di Tonino Casula. Dopo questa prova per molto tempo Maurizio ha smesso di scrivere per dedicarsi alla famiglia e al lavoro. Ha ripreso da alcuni anni, con uno stile sempre molto personale e particolare, con testi che raccontano il disagio sociale senza retorica: “Le anamorfiche”, “Le assistenziali”, “All’ombra dei pixel”, ”Distorsioni a occhi nudo” con un’attenzione particolare all’aspetto metrico-ritmico e al suo farsi suono-immagine-senso: “Una poesia che si espone e trova nella “ricerca” una (salutare) via di fuga dall’omologazione linguistica imperante. Fuori canone e, per ciò stesso, ancora capace di indicare direzioni, di suggerire ipotesi, di legare il lettore all’imprevedibilità di un “gioco” mai pacificato, sempre da definirsi, tra suono e senso.” (Francesco Marotta). Finalista per Mosaici Prosa della seconda edizione del premio Smasher con il racconto: Il Mutamento. Ha pubblicato tre eBook per il Lit Blog NEOBAR. Da maggio 2011 ha aperto il blog: http://ilcollomozzo.wordpress.com