Autore: Paolo Aldrovandi

Mi chiamo Paolo Aldrovandi. Sono nato a Mantova nell’agosto afosissimo e pieno di mosche del 1974. Da allora, credo, non ho mai più sopportato il caldo. Da buon essere invernale, ho scritto la mia prima poesia a tredici anni per un amore non corrisposto (ovviamente). Ma ricordo che già allora trovai il modo per essere assai poco carino nel far notare il mio disappunto. Infatti, quando la lei del momento si ritrovò la mia poesia tra le mani e la lesse, non mi abbracciò affatto. Il mio modo di scrivere è così: crudo, reale e poeticamente quotidiano… Nel mondo e nella vita, anche nella peggiore, esiste uno strato di poesia ben compatto, anche se il più delle volte impercettibile… Viaggiando molto, e spesso da solo, ho avuto la possibilità di farmi più idee e di prendere spunto da queste. Di osservare i vari mondi e le diverse abitudini, di parlare con persone che quasi certamente non incontrerò mai più… È stata essenzialmente questa la linfa vitale della mia poesia. Non ho nessuna pubblicazione rilevante: ho scritto per decine di riviste di poesia, sia cartacee che online, ma non ne ricordo nemmeno i nomi. Scrivere poesia è una liberazione obbligatoria, e io faccio così.