quanto tempo perso dietro a cumuli di parole
immagini da complicare
segni, costruzioni
il puntale di un’idea che taglia il confine del giorno
schiantando una serratura
lo trasla senza saperlo
lo crea.
giochi di un Dio.
Il peso di una vecchia chiave tra le mani
ricordare quel granaio dove ho passato una settimana
nella luce mista seppia di un pomeriggio di arance
Lei si nascondeva e poi veniva a cercarmi per portarmi al lago
dove si celebrava il silenzio.
La matita dentro cui camminavo tratteggiava una strada di campagna
portava a un’arenaria
Ricordando meravigliosamente il momento in cui
m’incontrai tra miliardi di facce
quando tutte le lampade si spensero
perché stavi entrando tu.
(ph CLOSER by Thomasz Gudzowaty)