Giancarlo Consonni, Pinoli (Giulio Einaudi Editore, 2021)

Già nelle sue piú recenti raccolte si vedeva come la poesia di Consonni tendesse a concentrarsi in forme brevi, immagini sintetizzate in pochi versi incisi nel bianco della pagina, e nel silenzio. Questa tendenza si accentua nel nuovo libro in cui, accanto ad alcune composizioni piú articolate e piú narrative condotte sul filo della memoria, prevale una poesia molto simile all’haiku: brevi o brevissime descrizioni naturali fatte di una sola frase, a volte senza nemmeno un verbo. Sfilano cosí animali di varie specie, quasi sempre di piccole dimensioni: merli, pettirossi, lucertole, branzini, cefali, farfalle, cicale, libellule… E anche fiori, piante; e venti come il grecale, e nuvole, e aurore e tramonti. Poesie piccole, come i pinoli del titolo, che contengono però tutto il sapore della natura, che riescono a intercettare il «lievitare del canto | che sale dalla terra», trovando la via segreta per mostrare la bellezza nascosta del mondo. Poesia fatta di apparenze che subito diventano astratte, metafisiche, come in certi quadri di Cézanne. L’opera della maturità di un autore che, dimessamente come è sua indole, è ormai entrato a buon diritto nel canone della migliore poesia italiana.

 

Parola

Porgere la parola
al silenzio
come all’amata
un fiore.

 

Respiro

Da una fenditura
del muro a secco
la lucertola si sporge
sul nuovo giorno.

Appena sopra l’orizzonte
il sole ascolta
il respiro del mare.

 

Luna

Tutto il rosso
di cui è capace.
Nella notte serena
è un urlo di pace
la luna piena tra le case.

 

Nebbia

Sosta la luce
nel cavo delle foglie,
è tempo di giochi
della nebbia col sole.

 

La bellezza nascosta

Chiedere al corniolo al maggiociondolo al lillà
la bellezza nascosta
tornare nel frutteto frugale
e lí disporsi a nuovi incontri
scambiare doni
di promessa e compimento.
E sulla soglia aspettare
il lievitare del gesto
il farsi accoglienza
della mano aperta che si illumina.

 

 

Giancarlo Consonni è nato a Merate (Lecco) nel 1943 e vive a Milano. Ha pubblicato le raccolte di poesia Lumbardia (I Dispari, Milano 1983), Viridarium (Scheiwiller, Milano 1987) e In breve volo (Scheiwiller, 1994): le prime due nel milanese rurale di Verderio Inferiore, la terza in italiano. Presso Einaudi ha pubblicato Vûs (1997), Luì (2003), Filovia (2016) e Pinoli (2021).

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