I vincitori del XVI Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” diretto da Mimì Scalia

Milo – Al Teatro Comunale Lucio Dalla di Milo, in un clima effervescente e molto partecipato, si è svolta “Milo Premia il Teatro”, cerimonia conclusiva del XVI Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dal Comune di Milo (Ct), dalla Regione Sicilia (Assessorato ai Beni Culturali e Identità Siciliana), dalla Presidenza dell’ARS e dall’Associazione Culturale Filocomica Sant’Andrea di Milo in collaborazione con ArchiDrama di Alfio Zappalà.

“Una serata emozionante e indimenticabile di alto spessore culturale – dichiara Mimì Scalia, Direttore artistico del Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” all’unisono con il Sindaco di Milo, Alfio Cosentino -, che non ha trascurato un omaggio al nostro indimenticabile Franco Battiato in un perfetto connubio voce e musica a cura di Mario Incudine col quale ho condotto la cerimonia. Bellissima da quest’anno la presenza della prestigiosa giuria tecnica come della collaborazione con ArchiDrama di Alfio Zappalà. Straordinario il pubblico che, di anno in anno, ci inorgoglisce e riempie di senso il nostro lavoro all’insegna dell’amore per il teatro”.

Ricordiamo che quest’anno il voto del pubblico è stato affiancato dal voto della giuria di qualità (che ha assegnato autonomamente il “Premio migliore regia”) formata da: Vitalba Andrea (attrice), Antonio Castro (attore e regista), Salvo Fleres (giornalista e scrittore), Turi Giordano (attore e regista) e Agostino Zumbo (attore).

Questi i premiati: Maria Pia Russo, Premio “Attrice non protagonista” in “U mastru di mastri”, commedia in 3 atti di Giuseppe Romualdi, regia Maria Pia Russo, con la compagnia C.A.F. di Aci Catena; Claudia Antonella Laisa, Premio “Attrice protagonista” in “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”, commedia in due atti di Patrizia Billa, regia di Giuseppe Oriti, con la compagnia teatrale Stabile dei Nomadi di Leonforte; Riccardo Limina, Premio “Attore non protagonista” in “Le sorprese del divorzio”, commedia brillante in due atti di Alexander Bisson e Antony Mars, regia di Luciano Patanè, con la “Filocomica Sant’Andrea” di Milo; Giovanni Proietto, Premio “Attore protagonista” in “L’avvucatu difinsuri”, commedia in tre atti di Mario Morais, traduzione di Alfredo Danese, regia di Caterina Scuderi, con la compagnia “Le Tre Fontane di Presa” di Piedimonte Etneo. Premio “Miglior Spettacolo” (gradimento del pubblico) “Le sorprese del Divorzio” Filocomica Sant’Andrea di Milo. Il Premio “Regia” è stato assegnato dalla giuria tecnica a Giuseppe Oriti della compagnia teatrale Stabile dei Nomadi di Leonforte con questa motivazione: “Per la regia allegra, spensierata e moderna, che è riuscita a mettere in evidenza le diverse psicologie del mondo femminile contemporaneo”.

 “Desidero specificare – aggiunge la Scalia – che i quattro Premi sono stati attribuiti sulla base delle preferenze dei giurati insieme al gradimento del pubblico. Il Premio “Regia” esclusivamente dalla giuria tecnica, mentre il “Miglior spettacolo”, solo dal pubblico”.

Nel corso dell’applauditissima serata, l’attore David Coco, ha ricevuto il Premio Carriera con questa motivazione: “Straordinario in tutte le sue interpretazioni, indimenticabile ne L’ultimo dei Corleonesi (2007) di Alberto Negrin, dove si mostra saggiamente contenuto, risoluto, perlustrando con padronanza la perfidia della mafia, con quel sotterraneo e acuto isolamento che distingue la sua arte attoriale.

David Coco ha eccellentemente interpretato ruoli molto diversi tra loro, complessi e persino radicalmente opposti. Sorprendente anche in ruoli “leggeri”, come, nel 2018, in “La fuitina sbagliata”, film dell’esuberante duo palermitano “I Soldi Spicci”, diretto da Mimmo Esposito. Attore di comprovata forza espressiva e comunicativa”.

David Coco ha così commentato: “Ringrazio la Scalia, l’organizzazione e il Comune di Milo. Sono onorato e felice di ricevere un premio tanto prestigioso che porta il nome dell’attore più rappresentativo della tradizione teatrale siciliana”. Dopo ha letteralmente incantato il pubblico con l’impeccabile lettura di “Nica”, suggestiva poesia di Nino Martoglio.

Alla scrittrice Elvira Seminara – protagonista del  “Momento Letterario” curato e condotto da Grazia Calanna – e interprete, insieme all’eccellente Agostino Zumbo, di una raffica di dialoghi scelti dal libro Einaudi “Diavoli di Sabbia” – è stato assegnato il Premio Cultura con questa motivazione: “autrice di singolare talento creativo, crede come dice “nella contaminazione dei linguaggi e nella riconversione di ogni cosa; nell’arte del recupero e dell’economia circolare – di materia e spirito, dalla parola al gesto. Si definisce una cantascorie”. Nota, anche all’estero per originalità, dinamismo verbale e sperimentazione narrativa, indaga gli “attori” del mondo affrescando l’esistenza con una scrittura anche immaginativa, ora sensoriale, ora dialogica, ora magnetica che risucchia il lettore in un vortice introspettivo e conoscitivo che, come nel più recente romanzo, “Diavoli di Sabbia”, lo rende protagonista”.

Elvira Seminara ha così commentato: “Sono felice di ricevere questo premio perché mi piace l’anima irridente e molteplice di Angelo Musco, la sua capacità di interiorizzare i personaggi e renderli unici e reali. Non è un caso che Pirandello gli inventò addosso tanti personaggi. E poi il mio ultimo romanzo, Diavoli di sabbia, è intensamente teatrale. Ilarotragico come lui”.

Splendida sotto i riflettori, con Mario Incudine e Mimì Scalia, la presenza di Roberta Barbagallo, che ha affiancato la conduzione e della bella valletta Cristina Di Pietro. Hanno arricchito la serata – oltre allo stesso Mario Incudine accompagnato per diversi momenti musicali da Antonio Vasta (fisarmonica, organetto, zampogna e pianoforte) e Pino Ricosta (percussioni) –, momenti di cabaret con I TrequArtisti ovvero gli spassosissimi e pungenti, con una sguardo critico sulla contemporaneità, Gianfranco Barbagallo, Eugenio Barone e Antonello Di Costa e l’intervento dell’attore e regista Salvo Giordano che ha scelto e letto suggestivi versi di Francesco Guglielmino. Toccante il momento “Premio alla Memoria di Pietro Coco”, attore di Santa Venerina prematuramente scomparso, ritirato dalla moglie Teresa.

 

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