III edizione dall’11 al 13 luglio 2025 Parco Archeologico di Segesta (TP)
Torna, nella suggestiva cornice del parco Archeologico di Segesta, all’interno del Tempio dorico dedicato ad Afrodite Urania, il Festival Intrecci Narrativi, giunto alla terza edizione e promosso dall’Associazione per l’Arte, con la direzione artistica di Vito Lanzarone.
L’Associazione per l’Arte, da più di vent’anni è attiva nella promozione della cultura sul territorio. Questo Festival è un invito a riflettere sulle connessioni tra parole e suoni, un’opportunità per esplorare nuove prospettive culturali, un’occasione per celebrare l’arte in una dimensione che sa unire musica e narrativa.
Tra gli ospiti delle passate edizioni: Sandro Veronesi, Viola Ardone, Romana Petri, Nadia Terranova (che ha curato, con Christian Rocca, le prime due edizioni), Francesco Piccolo, Annalisa De Simone e Vasco Brondi.
La Rassegna quest’anno si terrà nelle serate dell’11, 12, 13 luglio 2025:
- Venerdì 11 luglio ore 20.00 – Esordire è come nascere
Non si nasce una seconda volta, così come non si scrive il primo libro se non una volta: la voce, le idee, i temi del primo libro determineranno la vita intera di uno scrittore.
Con Saba Anglana, Valerio Mieli, Giuliana Salvi, Leonardo San Pietro. Modera Valentina Farinaccio.
Letture a cura di Stefania Blandeburgo.
Musica a cura di Francesca Fundarò (violoncello) e Antonella Scalia (viola)
La serata si aprirà con un omaggio dedicato al grande scrittore siciliano Andrea Camilleri, per celebrare cento anni dalla sua nascita.
- Sabato 12 luglio ore 20.00 – I titoli di coda di una vita insieme
Un monologo di e con Diego De Silva tratto dal suo ultimo romanzo (Einaudi 2024) Diego De Silva racconta con forza le speranze, le delusioni, le felicità sepolte,il complicato groviglio di sentimenti che accompagnano da sempre la fine di un amore.
- Domenica 13 luglio ore 20.00 – Concerto a cuor leggero
Con Riccardo Sinigallia (chitarra piano e voce) e Laura Arzilli (basso e voce).
Ci siamo fermati ad ascoltare. Non ci sono nuove canzoni da suonare, ma quelle già scritte tornano a farsi sentire e stabiliscono ulteriori relazioni con noi stessi e con gli altri. Ci chiediamo se sia giusto tornare sul palco in forma ancora più intima e informale. Lo scopriremo insieme.