rubrica Il Giaurro, o L’infedele
Ironica e affascinante la poesia di Kajal Ahmad, nata nel 1967 a Kirkuk nel Kurdistan iracheno. Kamal ha cominciato a pubblicare a ventuno anni ed è stata tradotta in arabo, turco, norvegese e inglese. Ho scelto per voi La filosofia del fruttivendolo una poesia misteriosa e divertente, solo apparentemente facile. Per la traduzione mi sono servita della versione inglese di Mimi Khalvati e Choman Hardi (poetrytranslation.org) e sono stata, come promesso, infedele.
La filosofia del fruttivendolo
Amico mio! Sei stato per me un’albicocca.
Al primo morso,
Ti ho sputato con tutto il nocciolo.
*
Mia vecchia fiamma! A volte
sei un mandarino,
spontaneamente ti spogli,
e a volte sei una mela,
da mangiare
con la buccia o anche senza.
*
Mio vicino!
Tu sei il coltello per la frutta.
Mai una volta
che tu non sia
sul nostro tavolo a cena.
Ma perdonami se te lo dico –
sei una perdita di tempo.
*
Cara terra mia, tu sei un limone.
Quanto dico il tuo nome
mi viene l’acquolina in bocca
ma pure la pelle d’oca.
*
E tu, straniero!
Sono sicura che tu sia un’anguria.
Non saprò chi tu sia davvero
finché non ti avrò attraversato come una lama.