Margherita Guidacci, “Le poesie”, a cura di Maura Del Serra.

Margherita Guidacci, “Le poesie”, (Le lettere 2020, Nuova edizione a cura di Maura Del Serra)

La seconda edizione, riveduta e accresciuta di questo volume che integra definitivamente l’opera poetica di Margherita Guidacci, riunisce con cura filologica e bio-bibliografica l’intero corpus poetico della poetessa fiorentina: dalle acerbe ma già personali Prime del 1939-40, maturate nell’ambiente “ermetico” di formazione, al folgorante esordio del 1946 con La sabbia e l’angelo, alla tragica “discesa agli Inferi” di Neurosuite (1970) e all’epifania amorosa dell’Inno alla gioia (1983), fino al postumo e testamentario Anelli del tempo (1993). Dall’arco cinquantennale delle raccolte e delle molte “disperse” ritrovate e riunite, balza con singolare e scolpita coerenza una delle figure più alte e limpide del nostro Novecento poetico, intrisa di vaste e profonde consonanze europee (Guidacci fu traduttrice empatica ed eclettica, soprattutto dai prediletti Donne, Dickinson ed Eliot, ma anche da Guillén e da poeti slavi e cinesi). Si staglia qui con assolutezza la voce oggettiva, austera e tenera a un tempo, di una “Sibilla” classica e cristiana, dall’ethos intimamente civile e religioso ma non confessionale né omologabile a ortodossie ideologiche o letterarie, fedele solo alla sua “crescita” interiore e cosmica.

 

scelti per voi

 

 

LA CONCHIGLIA

Non a te appartengo, sebbene nel cavo
Della tua mano ora riposi, viandante,
Né alla sabbia da cui mi raccogliesti
E dove giacqui lungamente, prima
Che al tuo sguardo si offrisse la mia forma mirabile.
Io compagna d’agili pesci e d’alghe
Ebbi vita dal grembo delle libere onde.
E non odio né oblio ma l’amara tempesta me ne divise.
Perciò si duole in me l’antica patria e rimormora
Assiduamente e ne sospira la mia anima marina,
Mentre tu reggi il mio segreto sulla tua palma
E stupito vi pieghi il tuo orecchio straniero.

 

POESIA D’AMORE

Con l’ansia stessa che tien vivo il seme
Dentro la nera zolla
Finché veda l’ignota luce desiderata,
Ed accompagna il fiume nel suo lungo viaggio
Tra monotone rive
Verso un mare glorioso, dove insieme
Riconosca e raggiunga la sua mèta,
Io ti attendevo senza saperlo,
Ed era amore anche l’attesa.
Questo e non altro rammento,
E non altro so dirti,
Ora che il tempo dell’amore svelato
Sfrena danze di pòllini sul vento
E un impeto di liete acque alla foce,
E gli occhi affondano negli occhi, dolci labbra si uniscono.

 

QUI

Qui tante tende sbattono,
tante porte si schiudono.
Balenano spiragli,
ma tutti danno sul vuoto.

 

SII PRONTO

Sii pronto a vedere
pronto a seguire
pronto ad afferrare
in questa giungla equatoriale dell’anima
dove la pioggia ogni istante cancella
l’orma dei tuoi pensieri.

 

ERGO SUM

Non penso dunque sono e non amo
dunque sono e non spero non agisco non sento.
Vuoto in fronte e alle spalle. Non sono dunque sono:
dunque sono tua figlia, mio disperato tempo.

 

DUE

Non temevamo fame né freddo
né alcun pericolo: calmi come sovrani
di cui nulla può minacciare l’incrollabile regno.
Eppure la sola ricchezza di ciascuno era l’esistenza dell’altro
e camminavamo su una fune sottile, tesa attraverso il cielo.

 

Margherita Guidacci (Scarperia, Firenze, 1921 – Roma 1992) poetessa italiana. Fin dall’esordio (La sabbia e l’angelo, 1946) la sua poesia, basata su un limpido classicismo, mostra una forte componente religiosa (Morte del ricco, 1954; Giorno dei santi, 1957). L’angoscia per la malattia, il dolore, la morte (Paglia e polvere, 1961; Neurosuite, 1970; L’altare di Isenheim, 1980) sembra pacificarsi in Inno alla gioia (1983) e Il buio e lo splendore (1989), in cui traspare l’idea di un amore universale d’ispirazione cristiana. Nel 1993 è uscito, postumo, Anelli del tempo, sorta di testamento poetico e spirituale. La sua opera è raccolta nel volume Le poesie (1999). Studiosa di letteratura angloamericana (Studi su Eliot, 1975; Studi su poeti e narratori americani, 1978), ha lasciato sensibili e raffinate traduzioni di Conrad, Donne, Emily Dickinson ed Eliot (La voce dell’acqua. Quaderno di traduzioni, 2002).

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