Nostos, ritorno alla parola
Rubrica a cura di Luca Pizzolitto
Ogni esperienza è un cambiamento, ogni
cambiamento è una perdita, ogni perdita
è sempre la rivelazione di ciò che non può
essere perduto, cioè del nostro essenziale.
(Luigi Maria Epicoco, La scelta di Enea,
Rizzoli 2022, p. 72)
Entanglement
Osserva con me il cielo
guarda come si muovono
le radici galattiche
le bande luminose
delle costellazioni
sono foreste e i raggi
mani forti anni luce
esse vengono giù
per noi per abbracciarci
e trasportarci subito
in quella dimensione
in cui non si è più singoli
pianeti ma un sistema
o meglio una parabola
vivente del divino.
—
Nel bosco
Un tuono mi richiama
risalgo dal torpore
mi aggrappo a delle immagini
la luna sul sentiero
il rumore dei sassi
un niente di respiro.
—
Profumo
Assisi è così avorio
nel suo appoggiarsi al colle
disegna un orizzonte
di archi pietre e torri
di ulivi e di pendii
che appena li si nota
sentiamo dietro agli occhi
un’emozione grande
vibrare nello stomaco
e scendere più giù
fra i lombi e l’intestino
in cui ciò che assumiamo
si fa energia e rifiuto.
L’amore quando è dato
può esser rigettato
ma sempre spande e nutre
non lascia scorie e sana
chi l’offre e chi l’accoglie.
—
Spirito
Ascolto per sentire il desiderio
l’instabile emozione che ci spinge
a fare verità ad incendiare
il deserto così colmo di spirito
così avido della nostra sete
da mettere in noi il seme del perdono.
—
Perla
In noi c’è un algoritmo
moltiplica le cose
che possono cucire
i baratri fra i corpi
può anche alzare muri
di pensieri. È un programma
senza massa – distende
legami di empatia
ma se non l’attiviamo
se ne sta lì inerte
nel nostro io – richiamo
latente a rifiorire.
—
Sul bordo
Quando ci rinchiudiamo
quando ci concentriamo
sul nostro solo mozzo
siamo ruota dai raggi
esigui e sghembi inatta
incapace di chiedere
un aiuto, di mettersi
in strada – si rifugia
sul ciglio abbandonata
in attesa di niente…
può essere un inizio
un dire sono qui.
Poesie tratte da Enchiridion celeste (FaraPoesia, 2022)
Alessandro Ramberti (Santarcangelo di Romagna, 1960) laureato in Lingue orientali a Venezia, master (UCLA) e dottorato (Roma Tre) in Linguistica, ha pubblicato in prosa: Racconti su un chicco di riso (Pisa, Tacchi 1991) e La simmetria imperfetta con lo pseudonimo di Johan Haukur Johansson (2022). Con la poesia Il saio di Francesco ha vinto il Pennino d’oro al Concorso Enrico Zorzi 2017. Le più recenti raccolte di versi sono: Vecchio e nuovo (2019), Faglia (2020) e Medèla (2021).
La foto in copertina è di Aboodi Vesakaran.