Paola Turci, attesa per le tappe siciliane di “Il secondo cuore”

“Il secondo cuore” è il nuovo album di inediti di Paola Turci che giovedì 23 novembre al Teatro Metropolitan di Catania (ore 21) e venerdì 24 novembre Teatro Golden di Palermo, stesso orario (nella nuova programmazione di Puntoecapo LIVE, rassegna di concerti organizzata da Puntoeacapo con la direzione artistica di Nuccio La Ferlita).
Nel corso di queste tappe, Paola Turci presenterà le canzoni più conosciute e apprezzate che l’hanno resa una delle artiste più apprezzate del panorama musicale italiano, insieme ai nuovi brani de “Il secondo cuore”, prodotto da Luca Chiaravalli su etichetta Warner Music Italy. I movimenti su cui fanno leva le 11 tracce realizzate in co-scrittura con Giulia Ananìa, Marta Venturini, Fabio Ilacqua, Niccolò Agliardi, Enzo Avitabile, lo stesso Chiaravalli e Fink, risiedono in due immagini precise: uscita dal limbo e acquisizione di consapevolezza di sé. A testimoniare questa dirompente energia ritrovata, c’è una vocalità piena, calda e rotonda che, brano dopo brano, spesso inciso con una sola take, abbraccia e avvolge l’interlocutore in ascolto. “Il secondo cuore” di cui parla Paola Turci è la musica, unico centro nevralgico della propria esistenza frastagliata di sliding doors. Una serie di fortunati incastri e magiche coincidenze ha caratterizzato la lavorazione di quello che la stessa Paola Turci definisce: “il disco che non ho mai fatto e che rappresenta il frutto della realizzazione di me stessa”. Un lavoro ispirato, felice, pieno di incontri e di scambi umani, prima ancora che artistici; questo è il segreto della riuscita di un progetto che si propone con un’identità sonora precisa tra tappeti elettronici, energiche chitarre e sprazzi folk. Paola Turci fa pace con la parte più inquieta di sé, si lascia finalmente andare e lo fa cantando e sorprendendosi, in prima persona, di un rinnovato incanto dalla contagiosità inarrestabile.

Track by track

“Fatti bella per te”: ispirandosi al monologo teatrale di Paola Turci, intitolato “Mi amerò lo stesso”, Giulia Ananìa disegna un ritratto dell’anima di Paola. Il felice incontro con il produttore Luca Chiaravalli farà il resto. Il brano è incentrato sulla forza d’animo che solo le donne che soffrono riescono ad avere. Sapersi mettere in discussione significa riuscire ad inquadrare le cose veramente importanti per cominciare a stare bene innanzitutto con se stesse.


“La prima volta al mondo”: Paola e Fabio Ilacqua insieme a Luca Chiaravalli trovano le parole adatte per descrivere la purezza e l’innocenza di chi riesce a riannodarsi il cuore tramortito dagli attacchi della vita. Un tappeto elettronico sostenuto da un’energica cassa in quattro, è lo sfondo su cui si muove il battito di un cuore che ricomincia a vivere come fosse la prima volta.
“Ci siamo fatti tanti sogni”: Nata dall’incontro con Diego Calvetti per parlare di un tema legato alle dinamiche sociali contemporanee, questa canzone è diventata tutt’altro raccontando in maniera inaspettata la dinamica di una relazione piena di aspettative e mai realmente vissuta
“Un’emozione da poco”: “Non vedo più a che punto sta la netta differenza tra il più cieco amore e la più stupida pazienza”, cantava Anna Oxa nella versione originale di questa canzone che, dopo la partecipazione di Paola Turci al 67 esimo Festival di Sanremo, diventa sempre più qualcosa d’altro. Lo struggimento si trasforma in energia grintosa grazie alla carica interpretativa della cantautrice che conferisce una nuova sfumatura ad un brano dotato di grande carisma.
“La vita che ho deciso”: Sfrecciano i ricordi tra grovigli di emozioni: “Sei tu il mio secondo cuore: c’è sempre bisogno di te, c’è ancora bisogno di te, adoro il bisogno di te, da sempre ho bisogno di te (più me): la musica. Le immagini scorrono veloci ma il frame più bello è quello che ritrae Paola che, insieme alla sua chitarra, su una spiaggia di Porto Ercole dà inizio al suo sogno artistico.
“Combinazioni”: dopo anni di frequentazioni, Niccolò Agliardi scrive una canzone per Paola Turci e fa centro con un brano ispirato alla sua biografia. Imprevisti, coincidenze e sliding doors possono accanirsi ma non decideranno mai tutto fino in fondo.
“Sublime”: Il titolo della canzone rispecchia il felice incontro tra Paola Turci e Fink (Fin Greenall, musicista e disc jockey britannico). Con un brano leggero e intriso di fascinazione black, Paola Turci rivela un’inedita veste leggera e libera.
“Nel mio secondo cuore” feat. Enzo Avitabile: Questo è l’unico brano che non porta, nel testo, la firma di Paola Turci. La collaborazione con Avitabile, tanto inaspettata quanto determinante, ha fatto sì che un’immagine presente nel testo diventasse il titolo del disco racchiudendone la più intima essenza. Attraverso un cantato morbido, delicato, quasi sussurrato, Paola Turci mette da parte l’incontenibile energia per dare spazio ad una vellutata sensazione di dolcezza.
“Tenerti la mano è la mia rivoluzione”: La felicità è qui e adesso, questa è la vera rivoluzione di Paola. Tenersi per mano diventa, dunque, l’immagine più pura e più giusta per rappresentare in modo autentico questa sensazione di leggerezza.
“La fine dell’estate”: una punta di malinconia segna il passaggio da giugno a settembre senza guastare la serenità d’animo ormai conquistata.
“Ma dimme te” feat. Marco Giallini: Questa è la canzone che ha dato il la a tutto il progetto. L’ingrediente segreto che ha reso eccellente la ricetta. Paola Turci canta per la prima volta in romanesco e, insieme a Giulia Ananìa, autrice della poesia “L’amore è un accollo”, prende spunto da donne autentiche, forti e veraci come Anna Magnani e Chavela Vargas ma anche da quelle che hanno segnato la sua vita quali sono sua madre e sua nonna. Un brano scritto, cantato e registrato tutto in un pomeriggio che rispecchia la visceralità del rapporto di Paola con le sue radici e con la musica e che trova ulteriore brillantezza nella sensualità della voce dell’attore romano Marco Giallini.

 

la foto in copertina è di Ilaria Magliocchetti Lombi

Potrebbero interessarti