PAS DE TRAI – Pure Music Festival 2016

Foto_AOSOON
Aosoon

Manca poco alla seconda edizione del Pas de trai – Pure Music Festival 2016, il giovanissimo festival siciliano che già al suo esordio, lo scorso anno, ha saputo ritagliarsi un posto speciale tra artisti e appassionati della buona musica live. Con una proposta musicale ancora più ricca – che spazia dal soul al rock, dalla musica psichedelica a quella elettronica, passando per R&B, jazz, funk e hip-hop – e tante attività all’aria aperta, il Pas De Trai avrà luogo dal 15 al 20 agosto a San Fratello (Messina) presso la Contrada Passo dei Tre (SS 284 – Km 18.4), all’ingresso di un querceto secolare immerso nella suggestiva cornice del Parco dei Nebrodi.

I primi tre giorni della manifestazione saranno dedicati alla bellezza degli spazi naturali (con workshop all’aperto, passeggiate nel bosco, land art, live AV, bagni sonori, body painting, yoga, tai chi, reiki, trattamenti shiatsu, degustazioni dei prodotti tipici del luogo) e si concluderanno il 17 agosto con le conferenze su temi astronomici tenute da Antonio Maggio e Mario Guarcello, con l’incontro “Inhabiting the Territory 2.0” a cura di Andrea Vezzi e con l’osservazione del cielo notturno guidata dall’Osservatorio Astronomico G. S. Vaiana di Palermo e dalla startup Science & Joy. Le ultime tre serate saranno invece riservate ai concerti, con una line up che comprende alcune tra le più interessanti realtà musicali italiane, di cui tante siciliane, e inglesi. A esibirsi sul palco del Pas De Trai saranno i livornesi APPALOOSA, il duo inglese Soccer96, il Gianni Gebbia Elettromagnetico Trio, capitanato dal noto sassofonista e compositore siciliano, i londinesi Itchy Teeth, i producer Bienoise e HLMNSRA, il cantante e musicista palermitano Angelo Sicurella, i londinesi AOSOON, e ancora i Goød Falafel, Sergio Beercock, HalfChicken, Basse Frequenze, Swedish Death Candy, GaBa, Furious Georgie, Loozoo, Kalm Daan, Veda Black, Gaetano Cappella, 12 Bars Blues Revolution, Il Suono di Bill, per arrivare ai Retrospective for Love, che con il loro frontman Davide Shorty, reduce dalla partecipazione a X Factor Italia, presenteranno il loro nuovo album in uscita nei prossimi mesi. Durante tutti e sei i giorni del festival sarà inoltre attivo un secondo palco che ospiterà jam session, performance audio-video e open mic tenute dagli stessi artisti.

“Il Pas De Trai nasce come ponte ideale tra le sonorità musicali locali e internazionali, valorizzando al contempo un territorio splendido ma poco conosciuto – spiega l’organizzazione – Con una line up che rispecchia al meglio il fermento della scena contemporanea, numerosi workshop e attività ricreative all’aria aperta proponiamo un vero e proprio percorso attraverso la musica e la natura più pura, per un’esperienza di autentica condivisione al riparo dal caos dei centri urbani.”

Organizzato dall’associazione culturale Pas De Trai con il patrocinio del Comune di San Fratello e la collaborazione scientifica dell’Osservatorio Astronomico G. S. Vaiana di Palermo, il festival è realizzato in partnership con l’associazione culturale palermitana ZisaLab e il collettivo milanese Recipient, che curano gli allestimenti, la società di produzione Daitona, la startup Science & Joy e varie imprese locali: il ristorante tipico Il Cerro (principale food partner dell’evento e situato all’interno dell’area del festival), l’agriturismo Masseria Santa Mamma e l’azienda biologica ‘U Furiano. Charity partner della manifestazione sarà anche quest’anno l’associazione Fantabreeze, che attraverso raccolte fondi si occupa di favorire, realizzare e finanziare progetti di ricerca oncologica.

Gli abbonamenti all’intero festival (38 euro compresi i diritti di prevendita) e i biglietti per le singole serate del 18, 19 e 20 agosto (12,50 euro + 1,50 euro di prevendita) sono disponibili nei punti vendita autorizzati Ciaotickets e online su www.ciaotickets.com. Abbonamenti e biglietti includono, oltre all’ingresso ai concerti, la possibilità di sostare in tenda nell’area del festival e di partecipare a tutte le attività e i workshop organizzati.

Il Pas De Trai – Pure Music Festival è stato censito nel portale Italive.it e ammesso alle votazioni per il “Premio Italive 2016” (link per la votazione: http://www.italive.it/evento/18710/pas-de-trai). Italive.it, un’iniziativa promossa dal Codacons con la partecipazione di Autostrade per l’Italia e la collaborazione di Coldiretti, informa gli automobilisti su quello che accade nel territorio che attraversano e presenta un calendario aggiornato dei migliori eventi.

Pas De Trai 2016_LOCANDINA

PROGRAMMA DETTAGLIATO CONCERTI

Giovedì 18 agosto

KALM DAAN SOUND

Proveniente da una casa in legno della periferia di Londra, Kalm Daan Sound vi accompagna in un viaggio musicale attraverso l’esplorazione ritmica e melodica, fondendo suoni elettronici e acustici a elementi dell’improvvisazione. Potete meditare, ridere, piangere, ballare.

 IL SUONO DI BILL

Il quintetto IL SUONO DI BILL è un bizzarro esperimento in cui vari stili si mescolano e si confondono, dando vita a curiose ed energiche performance all’insegna della varietà e della fantasia musicale, intrise di una forte vena ironica. Il progetto trae particolare ispirazione dalla splendida musica di artisti come Bill Frisell e John Zorn, adottandone l’approccio compositivo jazzistico ma allo stesso tempo libero da costrizioni e limiti, non perdendo mai di vista il lato giocoso della musica. I brani, un insieme di jazz, punk, surf, ambient, sono arrangiati, grazie a una mini sezione fiati di due sassofoni, con grande incisività e groove di stampo mingusiano e sono legati dalla forte presenza dell’improvvisazione. La band propone prevalentemente composizioni proprie ma si distingue anche per la varietà dei repertori non originali affrontati: dal surf anni ‘60 al punk- jazz di John Zorn e dei Naked City, da insolite interpretazioni di successi di Steve Swallow e Sonny Rollins a veri e propri momenti free-noise, tutti i brani sono contraddistinti dal sound e dallo stile personale dalla band, che dà vita a uno spettacolo unitario ma soprattutto divertente e accessibile. I componenti della band sono Marco Marotta (sax tenore e soprano), Vincenzo Salerno (sax baritono), Luca La Duca (chitarra elettrica), Francesco Cardullo (basso elettrico) e Andrea Chentrens (batteria). Featuring: Camillo Amalfi (effetti ed elettronica).

HALFCHICKEN

I siciliani HalfChicken propongono un rhythm and blues selvaggio, principalmente influenzato dal rock’n’roll classico degli anni ’50 e dai suoni caraibici che hanno dato origine allo ska primitivo di quell’epoca. Nel loro personale “immaginario collettivo” convivono sia Louis Jordan e Laurel Aitken che il sound di Fats Domino e Bobby Charles, tutti responsabili incolpevoli delle loro canzoni.  La band ha portato il suo travolgente show dai palchi della Sicilia fino a quelli dei Paesi Baltici, pubblicando un EP, “Stoney House Rockin’”, che racchiude il suo spirito, fra unisoni di chitarra e sax e ritmi shuffle e boogie. Nel 2015 creano la web-serie “The History of Rock’n’Roll according to HalfChicken” che racconta la storia di alcuni artisti, pilastri del genere, meno noti rispetto ai grandi nomi del rock’n’roll. La band è formata da Luca Mazzola (voce e chitarra), Alberto Petrigno (contrabbasso), Melo Clemente (piano), Vincenzo Salerno (sax tenore e baritono) e Piero Alessi (batteria).

BASSE FREQUENZE

Basse Frequenze è un power duo di Catania nato nel gennaio 2014 dalla collaborazione tra Giorgio Carbone e Toti Bella. Passando dal garage-rock, durante le prove la band sperimenta il “mansard-rock”: grezzo e allo stesso tempo ricercato, “ma soprattutto meno umido.”

Con i primi concerti arrivano anche numerosi feedback positivi: la band vince il contest del LinguaRock Festival e si aggiudica il premio della critica al Gagliano Music Contest. L’estate 2014 si conclude con l’apertura del concerto dei Nobraino a Linguaglossa. Il 14 ottobre dello stesso anno esce “Start”, il primo EP della band, autoprodotto, registrato presso lo Studio Dupin di Catania. Nel 2015 il duo apre i concerti di The Zen Circus al Barbara Discolab (Catania) e Radio Moscow (USA) presso l’Hangar 22 di Catania. Le Basse Frequenze sono state selezionate, sempre nel 2015, tra i 5 finalisti di Arezzo Wave band Sicilia.

AOSOON

Gli A.O.S.O.O.N., ovvero Marisa Hylton e Manny Folorunso, hanno iniziato la loro avventura con un primo EP intitolato “What this is about”, una piccola collezione di gemme acustiche mixate con R&B e influenze hip hop, creando un suono che il duo auto definisce gangsta folk. Tre anni dopo sono ancora qui, con un nuovo EP e tanta voglia di portare la loro musica su un altro livello!

SWEDISH DEATH CANDY

Nonostante abbiano alle spalle soltanto una demo EP, gli Swedish Death Candy e il loro rock psichedelico hanno ricevuto menzioni sull’NME e ricevuto forti apprezzamenti da The Fader, a testimonianza del grande fermento attorno a questa band londinese di ventenni, che ha ottenuto sempre più consensi grazie alle sue elettrizzanti performance live. I quattro membri provengono dalla Gran Bretagna, dalla Corea del Sud e dall’Italia, le loro influenze sono ampie e lontane. Nonostante loro radici affondino nella musica degli Sleep, di Bo Ningen e dei Doors, gli Swedish Death Candy stanno rapidamente sviluppando il proprio sound distintivo, selvaggio, tipico di un gruppo che non ha paura di tuffarsi nell’ignoto. Il loro nuovo singolo “So long…”, che anticipa il prossimo EP in uscita, sintetizza il caos in 3 minuti e 22 secondi di esaltante garage psichedelico.

BIENOISE

Alberto Ricca è nato e vive nel VCO, in Piemonte.

Come Bienoise produce musica elettronica e pubblica per White Forest Records, nel dicembre 2015, l’album “Meanwhile, Tomorrow”, considerato da molte riviste specializzate uno dei migliori album italiani dell’anno. Pubblica anche per Concrete Records (“Small Hopes of Common People”, un album di colonne sonore per film mai finiti), per MagmatiQ e Fringe in the Box. Nel 2010, con l’alias Maestro delle Metope, pubblica “Sono una Teiera Tonda/Il mio beccuccio è a forma d’onda” (Bitcrusher Records London). Dal 2012 fa parte di PiemonteGroove (scelto da Martyn come vincitore del remix contest della sua Ghost People) e, dal 2015, di The Italian New Wave, con alcuni dei più interessanti produttori elettronici italiani. La sua musica è stata descritta come techno a forma libera, glitch house, folktronica: Bienoise propone un ascolto mediato dal ricordo, giocando coi limiti di generi, strumenti, mezzi.

È uno dei fondatori dell’etichetta di musica improvvisata e di confine Floating Forest Records, che ha pubblicato Davide Merlino, Achille Succi, Pasquale Mirra, Sabir Mateen e molti altri. Per questa e altre etichette si occupa anche di registrazione, mix e mastering, oltre a esibirsi con il collettivo Floating Forest e con il progetto acusmatico “Alberi” assieme ad Alberto Barberis. Nel 2014, viene scelto da Red Bull per rappresentare l’Italia alla Academy di Tokyo.

Dopo la laurea in Linguaggi dei Media e il master in composizione per il grande schermo al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Alberto Ricca si diploma in Musica Elettronica e Tecnologie del Suono presso il Conservatorio di Como, con la tesi “Nuove Forme Musicali: Il Remix, estetica, tecniche e strumenti” – relatore il M° Andrea Vigani. Segue anche i corsi di programmazione in MaxMSP con Tobor Experiment, e di pianoforte e composizione con Roberto Olzer e Alberto Magagni.

DJ SET A CURA DI SOUND BUTIK

Sound Butik è un eclettico collettivo di DJ che dal 2014 infiamma le notti palermitane. Disco dopo disco il sound che hanno creato è un’esperienza musicale che incrocia il meglio tra house, disco, techno e soul.

Venerdì 19 agosto

VEDA BLACK

Dietro lo pseudonimo VEDA BLACK c’è Corinne, cantautrice, produttrice e diva di 21 anni. Cresciuta dalla madre Annemarie, sarta e stilista jamaicana, Corinne ha da sempre apprezzato le sue origini caraibiche e la sua forza da fiera femminista, cosa che si percepisce chiaramente dai testi delle sue canzoni. Nata e cresciuta nella East London, Corinne è una musicista autodidatta e una vocalist professionista. Il suo stile è caratterizzato da una strana combinazione di influenze che vanno dai Pink Floyd a Steve Wonder e Marvin Gaye, e l’impatto che queste leggende hanno avuto su di lei si possono sentire fin dentro l’anima della sua musica. Con testi spietati, arrangiamenti sperimentali e un approccio senza compromessi la sua musica offre una miscela di R&B crudo e un mix di soul alternativo, fondendoli in qualcosa di molto potente e dinamico.

LOOZOO

Loozoo è un progetto musicale elettronico di stampo technologic-ambient, formato dai fratelli Trimarchi e attivo dal 1996. I Loozoo vantano numerose attività musicali e collaborazioni nel campo dell’arte contemporanea, del teatro, della produzione audio-visiva e del remixing, oltre a un’intensa e ininterrotta attività live.

Due anni fa inizia la collaborazione con Seahorse Recordings che porterà alla pubblicazione, nel 2015, dell’album “Brighter”: 8 tracce di ispirazione dark-techno che, fotografando l’attuale immaginario sonoro dei Loozoo, fatto di ritmi ripetitivi e urgenti, muri sonori, architetture armoniche indispensabili e rare voci significanti, costituiscono un viaggio sonoro e fisico da assorbire con semplicità, assecondandone l’invadenza e alzando il volume dell’impianto. “Brighter” (il secondo album dei Loozoo dopo “Le Pattern Monde”, Mechanism Records, 2001) è un percorso che lascia l’introspezione alle spalle, la sua forma è manifesto contro l’intrattenimento creativo in musica.

GAETANO CAPPELLA

Gaetano Cappella, abruzzese, dà vita al suo progetto nell’autunno 2015. La sua concezione musicale è minimale e oscura, ambient e post-noise, basata sulla manipolazione e disintegrazione live di loop di chitarra e pianoforte, registrazioni su nastro e fields recording, che creano un paesaggio crepuscolare di suono e feedback che si scontra con l’ascoltatore. L’ ispirazione è la montagna, la Majella, con i suoi echi, i suoi riverberi, le sue ampiezze e il suo rumore durante la tempesta. Nell’aprile del 2016 esce il suo primo EP dal titolo “Majella”, pubblicato esclusivamente su cassetta da Springbreaktapes (etichetta del MOCA di Los Angeles) e di cui tutte le copie sono state vendute in 24 ore.

SERGIO BEERCOCK

Sergio Beercock nasce nel 1990 a Kingston Upon Hull, nella contea dello Yorkshire, in Inghilterra. Di madre siciliana e padre inglese, grazie alla dualità linguistica e ad una docente elementare visionaria, divora già da molto piccolo classici e avanguardie della letteratura e della musica internazionale. Oggi compone colonne sonore e scrive testi che interpreta e dirige per il teatro. Il suo cantautorato emerge dalla tradizione popolare britannica e pizzica le corde di tutta l’Europa e dell’America del Sud, intrecciandovi talvolta quelle del soul-jazz afroamericano.

GOØD FALAFEL

I Goød Falafel si formano e consolidano a Palermo attorno alla voce di Laura, cui si affiancono l’elettronica e il basso di Vincenzo e la chitarra e le percussioni di Salvatore. Le loro influenze spaziano dalla new wave al sinthpop degli anni ‘80 fino alla electronic music dei nostri giorni, con grande interesse per le sonorità nord europee e una attenzione spiccatamente mediterranea alla melodia. Dopo i primi anni di sperimentazioni e cambiamenti di formazione, approdano oggi a una prima maturazione delle loro sonorità sognanti e materiche a un tempo, in equilibrio tra astrazione elettronica e tangibilità pop. Prima testimonianza discografica di questo percorso è il loro EP, pubblicato nel gennaio 2014 per Qanat Records (distribuzione Goodfellas), contenente quattro brani e due remix (di Stop&Play e DrLR). Dal 2012 collaborano con il visual artist 3112HTM, che ne cura l’estetica e ha prodotto le grafiche dell’EP e il visual che accompagna i loro liveset. Le performance di Goød Falafel catturano e convincono un pubblico variegatissimo grazie all’efficacia della originale sintesi di linguaggi da loro proposta, in grado di far transitare le dominanti premesse ‘80s oltre il mero revival, verso un nuovo pop “totale” in cui più generazioni di ascoltatori e appassionati possano riconoscersi ed emozionarsi.

ANGELO SICURELLA

Angelo Sicurella, classe 1981, è un cantante e musicista impegnato nell’ambito della musica elettronica, del synth-pop e della musica sperimentale. Ama combinare materiali musicali del repertorio classico, sia sacro che profano, con la musica elettronica. Ha musicato alcuni documentari, tra cui l’inchiesta sulla agro-mafia “Fondi rubati all’agricoltura”, vincitore del premio Roberto Morrione 2015, oltre a diversi spettacoli teatrali. Nell’ambito della musica sperimentale ha usato la sua voce nel mondo dell’improvvisazione radicale in collaborazione con diversi artisti. Attualmente è voce principale degli Omosumo, nuova sorpresa e apprezzatissima band palermitana. “Orfani per desiderio” è il suo primo lavoro da solista: nato dopo la strage dell’ottobre 2013, ai piedi dell’Isola dei Conigli di Lampedusa, che ha visto trecentocinquanta persone morire in preda a un mare calmo, è un disco fatto di blues, di elettronica, di corde e di macchine, suddiviso in tre capitoli (“Orfani per desiderio vol. I”, “II” e “III”)”, con tre copertine diverse realizzate da altrettanti artisti palermitani (di cui una curata da Igor Scalisi Palminteri). I primi due sono già stati pubblicati, a dicembre 2015 e a maggio 2016, da Urtovox Records.

APPALOOSA

Gli APPALOOSA si formano a Livorno nel 1998.

Fin dall’inizio basano il loro lavoro su un sound sporco e aggressivo con grande interesse per la dinamica e il ritmo spesso ossessivo, abbandonando quasi subito l’uso del cantato. Negli anni hanno prodotto sei dischi, influenzati da molti generi musicali: noise, psichedelia, hip hop, elettronica, musiche tradizionali indiane e indonesiane. Dal 2003, in giro per l’Italia, hanno condiviso il palco con Cypress Hill, Karate, Black Rebel Motorcycle Club, Atari Teen Age Riot, Asian Dub Foundation, ZU, Verdena, Afterhours, Linea 77, Aucan, Teatro degli Orrori, Zen Circus. Dal 2012 varcano i confini Italiani e iniziano un lungo tour in tutta Europa, ancora in attività, e fondano anche il loro studio “Orfanotrofio”. L’ultimo disco, “Bab”, uscito in Italia a marzo 2016, rappresenta la parte più oscura della band.

DJ SET A CURA DI SOUND BUTIK

Sabato 20 agosto

12 BARS BLUES REVOLUTION

Il progetto 12 Bars Blues Revolution nasce nell’ottobre del 2013, tra le mura universitarie palermitane, dall’incontro tra il cantante Francesco Paolo Bruno e il chitarrista Antonio Caruso. Già nel nome c’è tutto lo spirito della band: le sue origini sono blues, ma il classico schema delle 12 battute viene superato per liberare la creatività. I 12BBR traggono ispirazione da musicisti vicini alle loro sonorità, come Dan Auerbach, Gary Clark Jr., o da band come Arctic Monkeys, Cage the Elephant, Alabama Shakes, ma gli interessi dei componenti del gruppo sono quanto mai diversificati e ogni influenza considerata come mezzo di consolidamento di un linguaggio personale. La loro musica nasce dall’amore per il blues, per il soul e per il rock degli anni ’60 e ’70, ma la band è molto vicina anche alle correnti alternative rock più recenti. “40 bills”, primo singolo ufficiale della band, rispecchia proprio questa eterogeneità: è un graffiante blues psichedelico, un mix di sonorità diverse che si rifanno alla scena alternative-rock di band come Tame Impala e The Black Keys. I 12BBR nascono come duo ma in breve tempo, per riuscire a esprimersi al meglio, si trasformano in una vera e propria band, con Mattia Di Maio al basso e Antonino “Totò” Magaddino alla batteria. La band parte dai piccoli locali di Palermo, ma grazie al buon riscontro di pubblico inizia velocemente a portare fuori il progetto. E in giro per la Sicilia nascono anche le prime collaborazioni e produzioni, che nel 2015 portano a incidere presso la Sicily Records e alla successiva uscita di diversi singoli: mentre i brani circolano su tutti i social, facendo raggiungere alla band la prima posizione della classifica Reverbnation, arrivano anche ottimi pareri dalla critica e diversi passaggi in radio. All’inizio del 2016 i 12BBR aprono l’unica data siciliana del bluesman Jack Broadbent, arrivano alla finale di Arezzo Wave e vincono il concorso italiano “Wanted Primo Maggio” sul prestigioso palco del Mon Amour di Torino.

FURIOUS GEORGIE

Furious Georgie è il moniker del progetto solista con cui Giorgio Trombino, cantante e musicista palermitano, si affaccia nel panorama indie-rock nazionale. Lo fa in veste di cantautore, un ruolo piuttosto distante da quelli affrontati nei suoi gruppi (Haemophagus, Sergeant Hamster, Elevators to the Grateful Sky, The Smuggler Brothers, Il Tempo del Cane…) e che lo vede affidarsi quasi esclusivamente al suono della sua chitarra acustica, almeno per il momento. A uscirne è una manciata di canzoni che sembrano arrivare da una qualche sperduta provincia americana e invece sono frutto di un’esperienza maturata nel corso degli anni e di una vena cantautorale che rende omaggio a vecchi e nuovi maestri (il Neil Young più fumoso e intimista, il cantautorato storto di Syd Barrett e di Kevin Ayers, lo stile di Elliot Smith, un afflato trascendente vicino a una parte della produzione di George Harrison e Claudio Rocchi). Registrato a Palermo negli studi della neo-nata etichetta Tone Deaf Records, “You Know It” è un disco che guarda altrove, come a volersi ritagliare uno spazio stilistico tutto suo, lontano dai clamori della ribalta ma vicino – per ispirazione e immaginario poetico – alle più defilate produzioni di scuola Rough Trade.

GIANNI GEBBIA ELETTROMAGNETICO TRIO

Il noto sassofonista e compositore siciliano Gianni Gebbia ha creato questo nuovo trio elettrico nel 2016 con lo scopo di concentrarsi sulle proprie composizioni e melodie sviluppate in un lunghissimo arco di tempo, dai primi anni ‘80 a oggi, attraversando le esperienze musicali più disparate: dal folk alla world music, dall’improvvisazione radicale al jazz contemporaneo. Nell’Elettromagnetico Trio vi è una speciale attenzione ai moduli ipnotici e ripetitivi accanto allo sviluppo di melodie derivanti dalla tradizione musicale delle isole del Mediterraneo. Per l’occasione Gianni Gebbia ha ripreso l’utilizzo del sax soprano, con il quale ha iniziato la sua carriera concertistica. Lo accompagnano in questa ricerca il bassista Luca La Russa e il batterista Carmelo Graceffa, due giovani e solidi musicisti che supportano e sviluppano le idee del saxofonista con grande intensità. Gianni Gebbia utilizza la respirazione circolare, della quale è considerato uno dei massimi esploratori, come metodo elettivo per creare questo climax magnetico e ipnotico che ci porta in un autentico viaggio, a partire dai cantori ignoti delle strade di Palermo per arrivare ai maestri sardi delle launeddas fino alle sonorità di uno Steve Lacy. Nell’agosto del 2013 Gebbia ha pubblicato con i Magnetic Trio, per l’etichetta Objet-a, un primo album intitolato “Prospero”. La band ha già compiuto un primo tour europeo e ha partecipato a numerosi festival. Nel gennaio del 2015 il sito americano Allaboutjazz.com ha scelto il brano “Nievski in Love” come download del mese.

 ITCHY TEETH

Gli Itchy Teeth sono una band in continuo movimento. Dalla loro auto, nonché la loro abitazione, compongono melodie che risuonano come la loro vita insieme. Arrivano da Londra per mostrare quello che rappresenta la loro musica, dove convivono chitarre pop e sfumature trippy e d’avanguardia: l’incapacità di crescere, di dormire, di scappare via dai propri genitori, ma anche il non riuscire a fermarsi in questo mondo sempre più connesso. Per i loro amici, perché è così che considerano tutti i loro fan, gli Itchy Teeth rappresentano la voglia di libertà, di suonare la propria musica come si vuole, “perfino con una batteria completamente arancione”.

HLMNSRA

HLMNSRA è il progetto di un producer italiano a Londra, che mira ad analizzare i beat rap tradizionali con gli occhi di un hippy che si sta facendo il peggior viaggio sotto LSD, panorami sonori e canzoni d’amore difficili da ascoltare. Un background denso di musica nera, rap, jazz e soul convoglia nella passione per la club music elettronica e ricca di bassi, che si esprime in uno stile folle e unico.

Inondando il web, Ra ha presto ottenuto apprezzamenti raggiungendo le playlist di blog mondiali e radio (XLR8R, BBC Music, Redbull, Vice Magazine etc.), ha suonato dal vivo in programmi radiofonici come NTS (UK), MusicalBox (IT), come support artist per gruppi e musicisti (come Manu Delago-Cinematic Orchestra, Björk) e in festival come Ypsigrock (IT). Dopo aver pubblicato il suo primo EP ufficiale “Untidy Titles” (FreshYo! Label) e registrazioni indie, disponibili sulla sua pagina Bandcamp, è oggi pronto a lanciare la sua prima cassetta per TurboTape Recordings. Nel frattempo lavora al suo album di debutto e a molti altri progetti segreti.

RETROSPECTIVE FOR LOVE

I Retrospective for Love, con il loro frontman Davide Shorty, reduce dalla partecipazione a X Factor Italia, sono una band multietnica formata da 7 persone con uno stile che mixa hip hop, soul, jazz ed elettronica. Con il dinamismo e la passione per la musica che li contraddistingue, si propongono di portare amore in giro per il mondo, e fino ad ora ci stanno riuscendo. Un nuovo suono, un entusiasmante viaggio per una nuova generazione di amanti del soul.

SOCCER96

I londinesi Soccer96, duo synth e batteria formato da Danalogue (Dan Leavers) e Betamax (Max Hallett) – molto conosciuti per essere due dei tre component di The Comet Is Coming – hanno modellato negli anni un personalissimo sound che mischia elementi di jazz, prog, avant-garde, hip hop, psichedelia ed elettronica. Grazie all’energia spontanea dell’improvvisazione e ad un fortissimo impatto visivo, presentano uno show che catapulterà gli spettatori in un’altra dimensione. Con il loro omonimo album di debutto, I Soccer96 hanno ottenuto grandi apprezzamenti da The 405 e Tom Robinson (BBC6), tra gli altri, fino ad esibirsi in una diretta della BBC per Steve Lamacq. Dopo l’uscita del primo album il duo si è esibito in Inghilterra e in Europa suonando a fianco di band del calibro di Melt Yourself Down, Hello Skinny e Zombie Zombie, oltre a collaborare con i Can e il loro frontman Damo Suzuki. Il loro nuovo album “As above so below”, in uscita il prossimo 23 settembre per Slowfoot Records, è il frutto di quattro anni di ricerca ed è stato registrato in analogico con l’intenzione – in parte ispirata alla filosofia di Brian Eno, che utilizza lo studio come uno strumento – di permettere all’elaborazione del suono di divenire parte integrante del processo compositivo.

GABA

Viaggi astrali, live, sperimentalismo elettronico improvvisato: un viaggio attraverso il suono e lo spazio, costruito grazie a un’estetica tipica dell’hip hop delle origini e contemplative frasi di pianoforte.

 

 

 

Potrebbero interessarti