Premio Nazionale Elio Pagliarani 2025. Premio alla Carriera alla poetessa Antonella Anedda.

Premio Nazionale Elio Pagliarani 2025
La decima edizione
e la Premiazione

Giunto alla decima edizione, il Premio Nazionale Elio Pagliarani continua a promuovere e dare ascolto alla poesia, intesa come genere letterario perennemente volto alla ricerca di nuovi linguaggi capaci di rappresentare la contemporaneità.

La Cerimonia di Premiazione, con la conduzione di Arnaldo Colasanti, avrà luogo il 25 maggio 2025, a partire dalle 17, presso la Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni di Roma, una delle sedi di maggior prestigio della cultura romana, volutamente prescelta come simbolo del forte impegno della direzione del Premio a contribuire a rendere fecondo e attivo il rapporto del territorio con la poesia che nasce nella Capitale e con quanti dedicano il loro tempo alle attività culturali.

La Cerimonia di Premiazione si colloca all’interno della Giornata Pagliarani che, sempre nella Sala Cinema del Palaexpo di Roma, a partire dalle 10, dedicherà un’ampia finestra al decennale delle attività dell’Associazione Letteraria Elio Pagliarani. Avranno luogo, in questa sede, due convegni, uno incentrato sulla figura e sul ruolo di bibliofilo del grande poeta e un secondo, nel pomeriggio a partire dalle 15, a cura di Andrea Cortellessa, in cui si ripercorrano le tappe del Premio negli anni.

Al centro dell’attenzione del Premio che, quest’anno come negli anni precedenti, si avvale del patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Roma, del Comune di Rimini e dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, sono quelle scritture poetiche che mostrano forme innovative e uno spirito di costante sperimentazione sull’estetica, senza tralasciare messaggi e contenuti significativi.

Il Premio alla Carriera, appuntamento annuale che seleziona una figura distintasi nella ricerca, nella sperimentazione letteraria o nell’imprenditoria culturale, sarà consegnato, su proposta della Presidente Cetta Petrollo Pagliarani, alla poetessa Antonella Anedda (nella foto di Dino Ignani), una delle nostre più celebri e amate scrittrici in versi, che verrà omaggiata, per l’occasione, con un’opera dell’artista piacentina Claudia Losi, dedita alla ricerca dell’equilibrio delle forme tra natura, individuo e collettività.

Quest’anno, le opere finaliste per il Premio sono:

-Per la Sezione Opere Edite:
Eredità ed estinzione di Giovanna Frene;
Sorelle di confine di Jonida Prifti;
Testamentum porcelli di Gianluca Rizzo.

-Per la Sezione Opere Inedite:
Idolâtrie di Damiana De Gennaro;
Doppio fuoco di Rossella Maiore Tamponi;
La casa dell’ ucciso di Ade Zeno.

La Giuria delle Sezioni Poesia Edita e Inedita è formata da alcuni tra i maggiori poeti, studiosi e intellettuali italiani: Andrea Afribo, Vincenzo Bagnoli, Luigi Ballerini, Cecilia Bello Minciacchi, Maria Grazia Calandrone, Maria Teresa Carbone, Ennio Cavalli, Andrea Cortellessa, Silvia De March, Sara De Simone, Riccardo Donati, Gabriele Frasca, Marilina Giaquinta, Paolo Giovannetti, Giuseppe Andrea Liberti, Antonio Loreto, Romano Luperini, Massimiliano Manganelli, Marianna Marrucci, Roberto Milana, José Muños Rivas, Francesco Muzzioli, Tommaso Ottonieri, Lia Pagliarani, Claudia Crocco, Thomas E. Peterson, Cetta Petrollo Pagliarani, Chiara Portesine, Lidia Riviello, Federica Santini, Niccolò Scaffai, Siriana Sgavicchia, Paul Vangelisti, Sara Ventroni, Fabio Zinelli, Paolo Zublena.

Il vincitore della sezione Poesia edita riceverà un premio del valore economico lordo di 2000,00 (duemila/00) euro.
L’opera del vincitore della sezione Poesia inedita sarà pubblicata dall’editore Zona.
Il premio per la sezione Progetti di traduzioni consiste nell’acquisto di copie del libro edito per un importo complessivo lordo di 500,00 (cinquecento/00) euro, come sostegno alla pubblicazione del progetto vincitore. Tra i vincitori delle edizioni precedenti, Nanni Balestrini per il Premio alla Carriera e Vito Bonito per la Sezione Opera Edita nel 2015.

La presidente Cetta Petrollo Pagliarani, già da molto tempo, si occupa con tenacia e costanza della poesia italiana, attraverso il prezioso Fondo archivistico Pagliarani, costituito dalle carte d’archivio che sono state oggetto di notifica da parte del Mic, la Biblioteca Elio Pagliarani (che comprende circa 12.000 edizioni), le attività culturali (presentazioni, convegni, reading e la rivista rossocorpolingua) collegate all’Associazione omonima e il Premio che compie quest’anno un decennio di vita. Dieci anni in cui i premiati, tra le sezioni di opere edite, inedite e straniere e alla Carriera, hanno descritto i margini di un panorama culturale complesso e articolato come quello italiano degli Anni Duemila.

La storia di Elio Pagliarani, consultabile sul sito dell’Associazione (https://premionazionaleeliopagliarani.it/elio-pagliarani), compartecipa alla ricostruzione dello scenario letterario e artistico di fine Novecento.
Erano i primi anni Sessanta quando i poeti più sperimentali presero a raccogliersi attorno alla redazione del verri e, nel 1961, le edizioni omonime della rivista pubblicarono la storica antologia I Novissimi. Poesie per gli anni ’60, curata da Alfredo Giuliani: in essa figuravano (insieme a quelli del curatore e di Balestrini, di Edoardo Sanguineti e di Antonio Porta) anche i versi di Elio Pagliarani. Nasceva la Neoavanguardia che si chiamò Gruppo 63 a partire dal suo primo convegno, all’Hotel Zagarella a Palermo, nell’ottobre del 1963.
Attivo tra riviste, movimenti culturali e impegno politico, Pagliarani si dedicò anche al teatro, alla critica teatrale e ai famosi ‘Laboratori di poesia’, rivolti ai più giovani: iniziati presso la galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis, e proseguiti poi in varie sedi sino a tutti gli anni Ottanta, tennero a battesimo i principali poeti formatisi a Roma in quegli anni.
Pubblicato in vita già dal 1959, le sue due opere più famose sono La ragazza Carla e La ballata di Rudi. È in uscita il Meridiano Mondadori a lui dedicato.

La sua scrittura poetica, tra neorealismo e un particolare cronachismo in cui il poeta descrive non solo la società ma anche quello che sembrava essere il futuro prossimo dell’uomo, rimane un emblema del suo tempo e di quell’”ambiziosa meta di essere inesemplare” che ha caratterizzato l’Italia post-bellica e del periodo successivo al boom economico, quella società smarrita e già disillusa che stava per essere inghiottita da un capitalismo cieco e spesso crudele. Non manca l’amore, quello per la moglie Cetta e per la figlia Liarosa, così come non manca quella coralità plurale, data anche da una abilissima manipolazione ricombinatoria dei linguaggi, che tra etica ed estetica della forma difende la vitalità dell’esistenza, al di là di qualsiasi condizione storica e molto oltre le istanze della Neoavanguardia. Un poeta da leggere e rileggere in ogni tempo, il cui lascito artistico è un bene prezioso per tutti.

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GIORNATA PAGLIARANI

Domenica 25 maggio 2025
Presso la Sala Cinema del Palaexpo di Roma
(Ingresso dalla scalinata di Via Milano 9a)

Ore 10 – 13:

Elio Pagliarani bibliofilo e la Biblioteca Elio Pagliarani
Interventi di Barbara Mancini, Marianna Marrucci, Marco Menato, Lucia Merolla, Mariagrazia Miano, Marco Palma, Gilda Policastro
Coordina i lavori Giuseppe Andrea Liberti,

Ore 15-17:

Dieci anni di premiati
Il Premio Nazionale Elio Pagliarani (2015-2025)
Poeti partecipanti, critici e giurati, dalla prospettiva privilegiata delle varie edizioni del premio Elio Pagliarani, si incontrano e dibattono sui dieci anni di attività poetica in Italia
Coordina Andrea Cortellessa

Ore 17- 19 e 30:
Cerimonia di premiazione della Decima Edizione del Premio Nazionale Elio Pagliarani, con la conduzione di Arnaldo Colasanti.