
Tendiamo sempre alla nostra radice. È meglio la radice semplice anche se insufficiente. L’etimologia è senso di chi ci seppe forgiare. Etimo è già peso troppo grande per noi, il brivido sconnesso, per la parola cui non credemmo. * C’è immobilità ragionata nella pietra
ma non c’è salita nel seme che piantasti.
La parola è nel verbo irriverente,
un’aura celeste che non puoi cantare
finché non dissolverai la tua radice
troppo pregna di umanità.
Finché sarai di tutti.
*
Non osare ancora il tuo dolore.
Aspettare troppo poco,
non ha mai elevato la parola
a segreta sensualità.
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