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CHI?
I luoghi dell’Etna sono i protagonisti di questa guida, nella quale invito il lettore alla scoperta del vulcano. Non è però la descrizione degli itinerari l’obiettivo principale del volume, bensì la narrazione degli eventi eruttivi, delle attività lavorative oggi scomparse, degli avvenimenti storici che nell’insieme attribuiscono una connotazione precisa ad ogni sentiero. Una volta svelata la stratificazione di avvenimenti e di attività che si è formata lungo quello che potrebbe apparire come una semplice cammino, confido che i miei lettori si sentiranno epigoni di una vicenda umana che ha origini antiche.
COSA?
Venti itinerari selezionati tra tutti quelli che percorro da oltre quarant’anni e che offrono motivi diversi per innamorarsi del vulcano. Ci sono i trekking di lunga percorrenza per gli amanti del passo lento e le escursioni brevi per famiglie. L’auspicio è che si possa magari iniziare con i percorsi più brevi e poi man, mano lasciarsi trasportare dalla passione che nel frattempo cresce.
QUANDO?
Me l’hanno chiesto i due bravissimi illustratori, Riccardo Francaviglia e Margherita Sgarlata, che avevano voglia di misurarsi con i paesaggi del vulcano su cui vivono, ed io ho accolto volentieri l’idea perché dal 1987 non mi ero più dedicato alla divulgazione dei luoghi della Muntagna sulla quale ho trascorso pezzi importanti della mia vita. Avevo giurato a me stesso che non avrei più scritto di itinerari etnei fino a quando non avessimo avuto finalmente un minimo di segnaletica lungo i sentieri. Sono dovuti passare una trentina di anni dalla fondazione del Parco, ma questa condizione si è finalmente, recentemente, avverata.
DOVE?
Mi piace ricordare che non sono un naturalista e che la mia conoscenza dell’Etna è iniziata sulla base di un incontro, forse sarebbe meglio dire una visione, non immaginaria, ma reale. Avevo 10 anni ed ebbi modo di assistere di presenza ad una eruzione dell’Etna. Ricevetti una sorta di imprinting come le oche di Lorenz. Da quel momento iniziò la personale e instancabile scoperta dei luoghi dell’Etna. Senza avvalermi di nessuna tradizione familiare, spinto solo dalla irresistibile attrazione verso i fuochi del vulcano e verso le sue zone meno frequentate. Com’è del resto avvenuto, da sempre, nella storia dell’umanità. A partire da Empedocle e dalla sua voglia di capire cosa ci fosse realmente in quel camino che sprofonda nelle viscere della Terra. Tutto sommato non faccio altro che andare alla ricerca delle emozioni che la natura è capace di suscitarmi e che ritengo bello condividere.
PERCHÈ?
Ho pensato che nell’era della digitalizzazione potesse essere ancora utile “narrare” il territorio utilizzando la parola scritta e cercando così di restituirne la complessa bellezza. Le mappe elettroniche connesse ai satelliti guidano perfettamente lungo i sentieri, ma difficilmente possono riuscire nell’impresa di far innamorare dei luoghi che pur rappresentano con estrema precisione.
Le due illustrazioni che seguono fanno riferimento, una al sentiero di Serra delle Concazze che parte dal Rifugio Citelli e l’altra al Lago Gurrida.
Ogni parte dell’Etna conserva memorie umane, testimonianze di attività eruttive antiche e recenti, e singolarità naturalistiche. Chi pratica l’escursionismo sa che il senso del camminare non sta nel mettere un piede dopo l’altro, ma nell’immersione nei luoghi, un’esperienza fisica e mentale allo stesso tempo. In questo libro l’autore – prima ancora di descrivere gli itinerari – narra i sentieri, ne racconta le storie. Tutto questo per invogliare a visitare ’a Muntagna pur correndo il rischio di tornarne, poi, perdutamente innamorati.
Giuseppe Riggio racconta l’Etna e la Sicilia da oltre trentacinque anni. È nato nel 1961 e vive a Trecastagni, un paese in provincia di Catania. Sin da ragazzo ha imparato ad amare, conoscere ed esplorare ’a Muntagna. È giornalista, autore di numerosi libri e articoli dedicati al vulcano siciliano e alle bellezze nascoste della Sicilia, nonché uno dei fondatori dell’Associazione Etnaviva, di cui è stato a lungo presidente; è impegnato come dirigente del Club Alpino Italiano. Ha dedicato anni di ricerche alla valorizzazione del territorio e della memoria del Novecento.
Gli illustratori
Riccardo Francaviglia e Margherita Sgarlata vivono in provincia di Catania e sono marito e moglie: lui scrive le storie e le disegna, lei le colora. Il loro primo libro è stato pubblicato nel 2000, da allora hanno illustrato e scritto una trentina di libri, manuali e albi per ragazzi, alcuni dei quali pubblicati in Svizzera, Germania, Inghilterra, Corea, Spagna e Portogallo. La loro attività di illustratori è stata messa a servizio dell’AGESCI (Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani) per cui hanno realizzato il calendario del centenario e due francobolli commemorativi. Riccardo insegna “Illustrazione” all’Accademia di Belle Arti e promuove la lettura nelle scuole organizzando e gestendo, insieme a Margherita, laboratori di narrazione. Insieme portano in giro i loro spettacoli di teatro di figura, in cui rispolverano vecchie storie e fiabe siciliane rileggendole con la loro tipica ironia molto apprezzata dal pubblico. Per la Splēn edizioni hanno pubblicato i due volumi de I miti in Sicilia, Re e Regine in Sicilia e gli albi Colapesce, Il Pirata Mordilosso, Il più grande bambino del West, Il Gigante Piscione, Una giornata con mamma (una giornata favolosa!), Una giornata con papà (una giornata bestiale!) Hanno inoltre realizzato la copertina del libro Un cerchio nel buio di Antonio Ciravolo (copertina vincitrice del prestigioso premio Gelsomino D’ambrosio 2015) e le illustrazioni del L’isola degli automi di Luigi Capuana e della guida Etna. Sentieri raccontati di Giuseppe Riggio.