A Catania si va per botteghe storiche e anfiteatri romani, ci si arrampica sui giardini sulla lava, si contano santi e madonne nelle edicole votive, si ammirano gli antichi landau, si entra da un coltellinaio artigiano che pare l’antro del dio Vulcano… Questo e tanto altro per il secondo dei cinque weekend delle Vie dei Tesori a Catania, domani (sabato 18 ottobre) e domenica.
Che propongono un programma denso, moltissimi luoghi che aprono le porte, ma anche laboratori, giardini e parchi, aree archeologiche e chiese; senza contare le esperienze fuori porta, anche nella vicina Acireale.
Tante le curiosità: si andrà a cercare le edicole votive che punteggiano il centro storico, veri simboli di devozione popolare che appaiono improvvisi sui muri di lava nera, illuminati da fioche lampadine: il percorso (domani e domenica sia alle 10 che alle 11.45) parte da via Cardinale Dusmet.
Quest’anno Catania punta molto sulle sue aree archeologiche, e ci ha azzeccato visto che sembrano le preferite dai visitatori e sono anche sconosciute a gran parte dei cittadini: si potranno scoprire il Foro Romano e l’ipogeo, che si uniranno all’Anfiteatro romano, alle antiche terme trasformate in chiese, all’area archeologica di Santa Venera al Pozzo nella vicina Acireale, grazie alla collaborazione con il Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci. Non si deve dimenticare il Fondo Verga conservato all’Archivio Storico: epistole e documenti della famiglia del drammaturgo, per leggere in controluce la vita a Catania a metà Ottocento; la biblioteca Ursino Recupero con il suo patrimonio immenso di 290 mila volumi delle congregazioni e monasteri soppressi; o la Società storica catanese che ospiterà stasera alle 19 (poi l’ultimo weekend), “Ettore Majorana. Mistero di un genio catanese” spettacolo sulla storia del grande fisico e le ipotesi legate alla sua scomparsa. Andar per botteghe: oltre all’elegante e impalpabile mondo di carta di Cartura, la sorpresa sarà quella di Emanuele Gerace che forgia lame e coltelli, modelli unici richiesti in tutto il mondo. Sarà lui stesso a raccontare un’arte antica che non esiste quasi più. E tanti oggetti di una volta, quelli utili che si passavano da padre in figlio, che vivevano accanto al focolare, sono stati invece raccolti da Arturo Panascìa e dalla moglie Loredana Acanfora che hanno fatto nascere un piccolo museo vicino al Teatro Bellini.
Il festival parla anche al presente: per farlo bisogna raggiungere ISOLA, il volto contemporaneo e poco conosciuto di Palazzo Biscari, dove si pensa e si guarda al futuro. E se il tempo lo consentirà, bisognerà correre fuori porta per una boccata d’aria pura: se si dovrà attendere il prossimo weekend per Le stanze in fiore – Il giardino della rinascita è un percorso sensoriale dove arte e natura si fondono, è stato ideato da Rossella Pezzino de Geronimo tra rare piante tropicali e sculture contemporanee – intanto si può scoprire il “bosco termofilo” del Parco Paternò del Toscano; o odorare ad una ad una le erbe aromatiche dell’azienda Due Palmenti, a Pedara; o raggiungere Mascalucia per una passeggiata nel giardino esotico di Villa Trinità, osservando le sculture di Salvatore Bonajuto.
C’è anche un programma per i più piccini: potranno salire in sella al pony Artù che è affettuoso e buffo e vive all’Istituto di incremento ippico, a pochi passi dal MUSCA che invece conserva carrozze e landau d’epoca. I più “coraggiosi” potranno anche accarezzare un dromedario da Gjmala a Trecastagni; domenica invece li attende la lezione di ceramica dagli archeologi di Stoà Sicula ad Acireale. Dove aprono le stanze private di Palazzo Fiorini, le aule studio e le collezioni del Seminario Vescovile, e la grandiosa Matrice di tutte le Aci (con la degustazione di una dolce “cuppulidda” di San Filippo).
E tanto altro, senza dimenticare che i fisioterapisti saranno a disposizione per consulti gratuiti in piazza Stesicoro.
Il festival torna quindi a Catania in collaborazione con il Comune e la Città metropolitana di Catania – che apre l’imponente Palazzo Minoriti – sempre con il supporto del main sponsor Unicredit e dell’USR che collabora alla formazione dei ragazzi. E’ stato avviato un dialogo forte con l’Agenzia del Demanio (che dal prossimo weekend aprirà l’atteso hangar dei dirigibili di Augusta), con Poste e Federalberghi che affiancheranno istituzioni, enti, associazioni coinvolti dal progetto, patrocinato dalla Camera dei deputati, dal ministero della Cultura, sostenuto dall’assessorato al Turismo della Regione siciliana attraverso i fondi Funt del ministero del Turismo.
Il programma, le schede dei luoghi e le esperienze, ma anche curiosità e info pratiche: tutto sul sito www.leviedeitesori.com e sulla App Le Vie dei Tesori.
Partecipano al festival a Catania gli studenti e le studentesse del Liceo Statale Turrisi Colonna, del Liceo Regina Elena, dell’ I.I.S. “Concetto Marchesi”, Brunelleschi e Marconi Mangano; del Liceo Artistico Statale Emilio Greco e del Liceo Statale Galileo Galilei e dello IOS Musco.