A Catania, rinnovato successo per “L’Uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, diretto e adattato da Pino Pesce.

Un successo che ripetutamente si rinnova quello de “L’Uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello nell’inusuale messa in scena di Pino Pesce che ne è l’adattatore e il regista. I calorosi e continui applausi lo hanno dimostrato anche stavolta nell’accogliente Cortile del Palazzo della Cultura (ex Platamone) di Catania. La pièce, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania per il cartellone “Catania Summer Fest 2022” è stata riproposta il13 di settembre. 

Sulle tavole del Platamone, un passionale quanto bravo Mario Opinato (l’Uomo dal fiore in bocca), spalleggiato da Gabriele Vitale, (l’Avventore), da Valentina Signorelli (l’Allegoria della Vita e del Tempo) e da Rossella Motta (l’Allegoria del Trapasso). Da evidenziare le coinvolgenti musiche di Elisa Russo e la nostalgica voce fuori campo di Pino Caruso, sempre caro e indimenticabile. A dare cucitura e senso allo scorrere continuo di immagini sullo schermo, i video di Enza Mastroeni e Alfio Cosentino che hanno aggiunto valore alla teatralità multimediale. Ha convinto la “recita anticonvenzionale” di Mario Opinato che ha esaltato il dramma pirandelliano, senz’altro tra i più significativi della produzione teatrale del Girgentino. Questo anche nell’aggiunta del rifacitore che tende a superare lo scettico nichilismo dell’opera originale, del tutto rispettata nella sua integralità. “È stata mia intenzione – dichiara Pino Pesce –, comunicare allo spettatore la mia personale visione della vita che è di speranza; credo infatti che non tutto finisca dopo la morte. E questo l’hanno ben palesato l’antiretorica gestuale e recitativa di Opinato, le performances delle artiste che impersonavano le allegorie, l’ordito delle musiche e delle immagini e l’accattivante voce del caro Pino Caruso il quale ha narrato al meglio il momento della bilocazione del trapasso”. Interessante sottolineare che nel dramma viene compendiata tutta la poetica di Luigi Pirandello attraverso brevi incursioni in qualche sua opera. 

“L’Uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello nell’inusuale messa in scena di Pino Pesce che ne è l’adattatore e il regista.
“L’Uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello nell’inusuale messa in scena di Pino Pesce che ne è l’adattatore e il regista.
“L’Uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello nell’inusuale messa in scena di Pino Pesce che ne è l’adattatore e il regista.

le ph sono di Dino Stornello.

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