La Galleria Antonio Battaglia di Milano è lieta di annunciare la prima mostra del 2016, una personale di Fernanda Fedi (Caluso (Torino), 1940), con una selezione di opere del Periodo strutturale 1970 – 1978, un focus importante su uno specifico arco temporale significativo nella formazione dell’ artista milanese d’adozione.
“La costante strutturale rintracciabile nei dipinti di Fernanda Fedi, dall’inizio della sua attività artistica, è un incrocio di linee o di fasci di linee che determinano una forma. Questa forma risultante non è mostrata intera ma mozzata in modo tale che l’osservatore non sa se questa forma finisce subito o continua all’infinito, ripetendosi uguale secondo la sua linea strutturale. Viene in mente la famosa “Colonna senza fine” di Brancusi, della quale basterebbe vederne due settori e mezzo per percepire la sua continuità all’infinito. Un tipo di struttura come il Dna e come ogni struttura fatta di due forze uguali e contrarie in opposizione simmetrica. Nei dipinti di Fernanda Fedi questa struttura si presenta con due aspetti ben distinti: uno geometrico e uno materico. L’aspetto geometrico è dato dall’angolo e dalle dimensioni delle linee rette che lo formano. L’aspetto materico è dato da una superficie caratterizzata con o senza texture. Questa superficie è lo spazio bidimensionale sul quale le linee di Fernanda Fedi si muovono. Lo spazio viene a volte texturizzato con reticolo quadro o in maniera informale . Il reticolo quadro usato da sempre, dà una sensazione di sicurezza, di padronanza, di controllo di questa superficie. La zona texturizzata in modo informale, o senza reticolo è la zona insicura, incontrollabile, incerta. Negli ultimi dipinti l’incrocio tipico di Fernanda Fedi si mostra in modo diverso e le linee divergenti (incrociate) spingono l’occhio al di fuori della superficie del dipinto. Dove andranno a finire se lo spazio è curvo?”
Bruno Munari
(estratto dalla presentazione in catalogo, Galleria Il Cortile, Bologna, 1982)
Nell’ambito della stessa mostra (Fernanda Fedi, Periodo Strutturale 1970-1978), mercoledì 6 Aprile alle opre 18.30 si terrà un incontro intitolato: “Arte, poesia e libri d’artista”.
Interverranno:
Amedeo Anelli, Direttore di Kamen’, Rivista internazionale di Poesia e Filosofia, giunta al 25°Anno dalla sua fondazione, leggerà alcuni versi dal volume di Margherita Rimi, Nomi di cosa, nomi di persona (Ed. Marsilio 2015) e testi suoi da Contrapunctus (Ed. Lieto Colle), nel rapporto tra arte, poesia e libri d’artista.
Stefania Sini, Docente di Letterature comparate presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “Amedeo Avogadro”, Vercelli, introdurrà alla figura del poeta russo Viktor Permjakov ed in particolare i versi dedicati alla stessa Fedi, raccolti nel volume Muzej Permitage (Ed. Volgograd 2015)
Claudio Cerritelli, Docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’ Accademia di Belle Arti di Brera e autore del testo in catalogo, Fernanda Fedi ’Le Modulazioni Luminose degli anni Settanta’”, parlerà delle ricerche strutturali appartenenti agli anni Settanta.
Nell’occasione saranno esposti una selezione di libri d’artista di Fernanda Fedi e Gino Gini.
Note biografiche
Fernanda Fedi è nata a Caluso (Torino) nel 1940, vive e lavora a Milano. Si laurea al Dams di Bologna e si perfeziona in Museologia e Museografia alla Facoltà di Architettura di Milano e in Arte Terapia alla Scuola Civica di Milano Pedagogica e Sociale. Il suo percorso artistico ed i suoi approfondimenti nel campo dei gruppi artistici anni settanta, della donna-artista e dell’arte terapia sono oggetto di studio per ricerche universitarie. Ha scritto il saggio ‘Collettivi e gruppi artistici a Milano.Ideologie e percorsi 1968-1985’ Ed.Endas. All’inizio degli anni Ottanta la sua ricerca verte su Segno e scrittura e nel 1983 fonda con Gino Gini l’Archivio Libri d’Artista di Milano che oggi conta su un fondo di oltre mille libri-opera di artisti italiani e stranieri, un importante strumento di divulgazione di questo intermedia. La Galleria Antonio Battaglia di Milano con questa mostra (prorogata fino al 9 aprile, in concomitanza con la settimana dell’arte milanese / miart).vuole testimoniare l‘approfondita ricerca che l’artista ha condotto nel campo concreto strutturale dal 1970 al 1978 in ambito milanese. Seguiranno altri sviluppi segnici (dal Periodo concettuale 1979 -1982 all’Ecriture Plastique dal 1983). Del Periodo Strutturale 1970-1978 si ricordano importanti mostre come la 1.a Biennale Donna Galleria ‘Images 70’ Abano (medaglia d’oro e personale) 1972; 1.a Biennale città di Soresina (premio acquisto Cassa di Risparmio) 1972; Centro d’Arte e Design 2b, Bergamo 1973; Rassegna Internazionale d’Arte Contemporanea, Galleria Fumagalli, Bergamo 1972-74; Collettiva Artisti d’Avanguardia ‘Galleria Numero’ di Fiamma Vigo, Venezia 1975; X Quadriennale di Roma ‘La Nuova Generazione’, Roma 1975; Biennale di Venezia ‘Arte-Ambiente’ (Collettivo Lavoro Uno) 1976; XII Salone Réalités Nouvelles Grand Palais Parigi 1976; ’Struttura’ Galleria Sincron, Brescia 1976; ‘Tre giorni verdi’ Comune di Montecchia di Crosara, a cura Galleria Sincron Brescia 1978; ‘Strutture e moduli: la ricerca sistematica della modificazione delle forme e del colore’ Biblioteca comunale di Ciserano 1978; ‘L’ordine sensibile. Ricerche estetico Concrete e i Gruppi Autogestiti, 1970-1980, Regione Autonoma della Val d’Aosta, Tour Fromage, Aosta (testo G.Beringheli) 2000.
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