Di Lucia Sciacca, “Maria”, una madre col cuore dai cento battiti. Sabato 22 novembre, il debutto al Teatro del Canovaccio di Catania.

Un sogno, un progetto che fra pochi giorni decolla. Sabato 22 novembre alle ore 21.00 il debutto di “Maria“, autrice Lucia Sciacca, in scena a Catania al Teatro del Canovaccio. Un testo in cui ha creduto fortemente Saro Pizzuto, promotore della fondazione del Teatro del Canovaccio, da lui realizzata nel 2002 insieme a Salvo Musumeci, Eliana Esposito e Giuseppe Calaciura.

Da tre settimane, la perdita di Saro Pizzuto è un macigno per gli amici di sempre, gli attori, gli addetti ai lavori. E lo spettacolo sarà in scena proprio perché è stato lui a volerlo fortemente, anche se negli ultimi mesi aveva compreso che forse non avrebbe potuto esserci neanche come spettatore. La regista e le due interpreti protagoniste, Stefania Micale e la succitata Lucia Sciacca (al contempo autrice del testo), hanno raccolto il suo desiderio di essere “tre donne e un progetto”. Tre donne tutte amiche di Saro che lo percepiscono fortemente presente in scena anche adesso.

Rita Stivala, la regista, lo informava costantemente sulla conduzione del lavoro, e quando le tre andavano a trovarlo la prima cosa che Saro chiedeva era: «State provando?» «Sì, Saro, stiamo provando e tu sei con noi. Il tuo sorriso illumina la scena».

Maria”, la protagonista del lavoro teatrale al debutto al Canovaccio sabato 22 novembre (e in replica domenica 23 alle ore 17.30), “Maria”, la donna nata dalla penna e dal cuore di Lucia Sciacca, rappresenta una madre dedita alla famiglia. Una Madre nata per essere mamma con tutta sé stessa, con la sua fisicità, con un rapporto viscerale con gli adorati figli. La sua vita è scandita dai battiti del cuore delle sue creature.

Maria”, un lavoro teatrale la cui messa in scena è di suo – per le vicende attraverso cui è cresciuto, per l’universalità, per la rinnovata attualità del tema, per il ritmo della recitazione – una pièce di particolare coinvolgimento emotivo che non mancherà di far vibrare la platea.

“Maria”, la sua storia e … molto di più.

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