Vitrificato, il bocciolo, come
narcotizzato dal cloroformio del consueto,
dal sacrificio passato, oggi seduto
a contemplare l’evanescenza della pace. “Para
bellum”, se non vuoi perdere la voce.
L’autocompiacimento è bestia assai vorace.
*
E poi il diluvio ci chiese asilo
per non poter piovere altrove.
Le nostre case di marzapane, l’albero
di rovere sul quale stava un nido: tutto
distrutto, demolito. Abbiamo preservato
il senso della fine, l’arca del sapere
che il doppio, come un vegetale (l’oppio),
devi fumarlo buono. Devi
fumarlo bene.
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