C’era una volta…
non è vero.
Non c’era una volta.
C’è ancora.
E forse l’hai vista
quella mattina al bar
in quell’angolo, di sfuggita,
della sfera.
Ché il mondo cambia forme mura senso schemi
pur di indicartela.
Ma forse non la vedi, non l’hai vista.
Le cose vere, a volte, sfuggono
in una ressa di luccichii
(che a volte, hanno abbagliato anche me).
Ma poi arriva la notte,
e se c’è buio
non fanno abbastanza luce.
E se non c’è buio,
restano niente.
Perché è niente tutto ciò che brilla
d’artificio.
E solo tra le stelle,
le stelle vale la pena di guardarle.
Ma questa non è la nostra storia.
qual è la nostra storia?
…
Dicevo.
C’è, questa volta, una bambina.
E la puoi immaginare come ti piace.
Anche un bambino, se ti piace un bambino.
Noi non facciamo differenze:
ci accuseranno di non sapere amare?
Forse è vero.
Ma questa non è la nostra storia.
o forse sì.
O forse sì.
Ché ci sono almeno un milione di modi giusti per amarsi.
E solo uno per non farlo (giusto):
non amarsi.
E c’era, c’è, questa volta, e questa prometto, per sempre
una bambina
che da quando ho iniziato a descrivertela
è diventata mezza donna.
E lei, lei, quel giorno, che l’hai
vista
per caso
e non l’hai vista
perché ti
ostini a far
le cose
per obbligo
voleva dirti perché
voleva chiederti perché.
Perché state fermi?
Non avete sognato tutta la vita di andare?
Perché non sorridete?
Non avete sognato una vita intera di essere felici?
Perché non vi tenete stretti?
Non avete sognato
tutta la vita
di vincere?
E cos’è perdere, se non perdersi?
Perché non scommettete su voi stessi?
Non credete che sia l’unica scommessa sicura? L’unica certezza?
Perché dimenticate a comando
e sbagliate
sempre
comando?
Cosa te ne sei fatto di una vita intera
passata a giocare a Fifa? A cambiar canale?
E lei voleva anche risponderti.
Ma io son sicura, che se tu l’avessi vista.
- Ti saresti innamorato. E sarebbero stati drammi.
- L’avresti odiata, cioè te ne saresti innamorato ma con la fronte corrugata. E sarebbero stati drammi.
- Le avresti detto che è una brutta
bambina, ormai vecchia
presuntuosa
perché tu ti aspettavi una favola, una vera
che ti facesse sorridere.
E invece hai dovuto solo sorbirti
un suo rimprovero
per aver perso del tempo a leggerci.
Tempo che serviva, che ti serve
per rendere favola la vita.
La tua.