leggodico j coniglioCiao! Mi chiamo Zu Coniglio
di Ludovica Cupi
(Edizioni Clichy)

«Fi fi lo fo! Devo presentarmi: mi chiamo Zu Coniglio e fono un coniglio con la S sibilante, ma parlo volentieri con tutti e tutti mi capifcono molto bene… non mi piacciono le carote e mangio folo pifelli infatti fono diventato il re dei pifelli! Fono anche un fognatore e viaggiatore… fono un coniglio come tutti gli altri ma vivo in un campo di pifelli e alle carote dico no grazie! E poi mi piace toccarmi le orecchie!». Zu Coniglio è un piccolo coniglio capace di raccontare con grande facilità, in modo buffo e allegro, tutti i suoi gusti e modi di fare diversi da quelli degli altri conigli. Le sue incapacità e diversità diventano così le protagoniste del racconto, caratterizzano il personaggio in modo eccentrico e divertente e lo fanno sentire forte e coraggioso… Zu Coniglio sta imparando a conoscersi e ad accettarsi proprio così come è! Un racconto illustrato caratterizzato da un tratto incisivo ed essenziale dalle tinte delicate e colorate, animato da versi brevi e vivaci.

 
leggodico J GIUNTICrack! Un anno in crisi di Marie-Aude Murail
(Giunti)

Il romanzo ha come protagonista un intero nucleo familiare, i signori Doinel. Marc, il padre, è in piena crisi lavorativa, da quando l’azienda che dirige viene rilevata da un ricco imprenditore olandese che ne vuole determinare una rigida e crudele ristrutturazione. Nadine, la madre, è un’insegnante di scuola materna combattuta tra le modalità ministeriali di insegnamento, l’affetto per i suoi piccoli allievi e il senso di inadeguatezza verso i figli, che teme di trascurare. Charlie, la figlia maggiore, è nel pieno dei turbamenti adolescenziali: perché le è più facile innamorarsi del suo idolo manga bisessuale che del compagno di scuola reale, in carne ed ossa? E perché a scuola si sente come fosse trasparente? E infine il figlio più piccolo, Esteban, che non si lamenta mai, al punto di diventare la vittima perfetta per i bulli della scuola. Uno alla volta, all’insaputa l’uno dell’altro, tutta la famiglia Doinel viene rapita da un’immagine su una rivista: una yurta mongola piantata in una radura bretone. E, uno alla volta, ciascun componente reagisce alla sua propria crisi sperando di realizzare quello strano ed eccentrico sogno: ritirarsi sotto la tenda. Malgrado le apparenze, evidentemente la famiglia è unita.

 

leggodico cop andiamo papà“Andiamo papà!” di Praline Gay-Para e Rémi Saillard
(Edizioni Clichy)

Una storia raccontata da Praline Gay-Para, illustrata da Rémi Saillard con la direzione letteraria di Céline Murcier. Jo Junior è felicissimo! La narratrice si è liberamente ispirata alla versione americana di un racconto congolese raccolto dall’etnologo inglese John H. Weeks (Congo Life and Folklore, 1911). Suo papà lo ha svegliato con un gran baccano di buon mattino per portarlo a pesca! Ma prima di andare ci sono un sacco di cose da fare: la colazione, mettere in ordine la casa, preparare il pranzo… insomma non si finisce mai! Jo Junior non ne può più di aspettare e per protesta decide di sparire e lo fa dentro una nocciolina… che viene sgranocchiata da una gallina, che viene mangiata da una volpe, che viene divorata da un lupo, che viene inghiottito da un pesce gatto… ma qualcuno riuscirà a ritrovare il piccolo Jo Junior? Un album di grande successo in Francia grazie senza dubbio al racconto, breve e circolare, che ricorda il ritmo delle antiche filastrocche, caratterizzato però da un linguaggio colloquiale e spontaneo come quello tra padre e figlio e alle sue illustrazioni, morbide e dinamiche, dal tratto immediato ed espressivo.

 
leggodico J 10 mesiI 10 mesi che mi hanno cambiato la vita di Jordan Sonnenblick
(Giunti)

“Ora vi faccio leggere cos’ho scritto in classe la settimana che Annette si è fatta male. […] Il titolo era “Se potessi scegliere una parola per descrivere l’universo, quale sarebbe? E perché?”. Ed ecco la mia risposta: “Ingiusto. Ingiusto. Ingiusto. Ingiusto. Ingiusto. Come si chiama quel pianeta in cui i cattivi se ne vanno in giro col successo avvolto alle spalle come un mantello da re e ai bambini innocenti a turno capitano cose orribili? Io lo chiamo Terra”. Steven è un ragazzino come tanti altri, ma vive per una grande passione: la batteria. Suona nell’orchestra della scuola e si esercita continuamente. Ha una cotta per la compagna di classe, Renee, la classica ragazzina rubacuori che raramente lo degna di uno sguardo. Intanto, però, condivide ogni cosa con la migliore amica Annette, ragazza intraprendente nonché fenomenale pianista. Le giornate di Steven trascorrerebbero tranquille e serene se non fosse per Jeffrey, il fratellino di cinque anni, che convoglia su di sé tutte le attenzioni della famiglia. Classico dilemma del fratello maggiore che adora quello minore, ma spesso e volentieri vorrebbe strozzarlo per tornare a essere l’unico re incontrastato della casa. Un giorno tutto cambia. Si scopre che Jeffrey ha la leucemia. La famiglia piomba in un incubo senza fine e la vita di Steven viene stravolta.

 

 

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