Massimo Morasso
Massimo Morasso, genovese, 1964. Laureato in Lettere, germanista di formazione, si è dedicato alla poesia, alla saggistica, alla narrativa, alla traduzione, alla critica letteraria e alla critica d’arte. Della sua scrittura, si sono occupate numerose riviste (per un centinaio di titoli), antologie (anche Einaudi, San Paolo, Garzanti, Raffaelli, Archinto…), testate giornalistiche (fra le quali “Corriere della Sera”, “Avvenire”, “Il Giornale”, “Gazzetta di Parma”, “Il Tempo”, “Libero”), televisive (“Rai1”) e on-line (come, p.es., l’Atlante dei poeti italiani dell’Università di Bologna). Ha tradotto in volume Yvan Goll, “Chaplinata” (1995), William Butler Yeats, “Calvario. La Resurrezione. Purgatorio” (1995), Navarro Scott Momaday, “La strana e veridica storia della mia vita con Billy the Kid” (1996) ed Ernst Meister, “Poesie” (1999). Nel 1998 ha curato la riedizione integrale del “Supplemento Letterario del Mare”, il foglio italiano di Ezra Pound. Nel 2001 ha scritto la “Carta per la Terra e per l’Uomo”, un documento sulla crisi ecologica sottoscritto da poeti di quarantotto diverse nazionalità, fra i quali sei premi Nobel e sette premi Pulitzer per la Poesia. Ha collaborato e collabora con alcune riviste (“clanDestino”, “Punto”, “L’Indice dei Libri”, “Micromega”, “Poesia”, “Humanitas”…) e ne dirige una. Ha pubblicato due libri apocrifi nel segno unico dell’attrice Vivien Leigh (“Le poesie di Vivien Leigh”, Marietti, 2005 e “La vita intensa. I racconti di Vivien Leigh”, Le Mani, 2009) e due monografie: una su Cristina Campo (“In bianca maglia d’ortiche. Per un ritratto di Cristina Campo”, Marietti, 2010) e una sul pittore William Congdon (“Essere trasfigurato”, Qiqajon, 2012). Un’ampia parte della sua produzione poetica compone il ciclo poematico “Il portavoce” (1995-2006), pubblicato in diverse plaquettes e raccolte con gli editori L’Obliquo, Raffaelli e Jaca Book ma non ancora raccolto in volume. I suoi ultimi libri editi sono “Il mondo senza Benjamin” (Moretti & Vitali, 2014), una raccolta di testi di varia natura ordinati entro un impianto narrativo “a mosaico”, la raccolta di versi “L’opera in rosso” (Passigli, 2016), e “Fantasmata” (Lamantica, 2017), un breve testo sui generis fra saggistica e narrativa.