“Nostos XIV”: Emilia Barbato

Nostos, ritorno alla parola
Rubrica a cura di Luca Pizzolitto

 

 

Da Memoriali bianchi (Edizioni Smasher 2014)

Parentesi numero uno

Si guasta agosto
come le sue luci
all’imbrunire
sulle statue nei giardini.

Potesse consumarsi la mia inquietudine,
smarrirsi nei labirinti
estatici, disegnati sui volti di gesso
toccati dal crepuscolo.

Resisterei alle parole,
diradando la nebbia dei giorni
disconoscerei certe radici
amare, tranciate di netto.

*

Jardin d’hiver

Decidi il passo delle mattine
che si riparano freddissime al tepore delle dita
e chiarisci la stagione,
quando la brina ammanta e sfuma appena
sopra la campagna.

*

Dettagli minimi

Molte cose hanno fatto mattina;
il vento ha mareggiato con l’aria della stanza,
il cotone pervinca ha avvinto il divano,
il gatto ha miagolato da un libro dimenticato.

Se ruoto e cedo gli occhi al poco
mi fiammeggia dentro una dolcezza
con l’altezza blu delle montagne.

Da Capogatto (Puntoacapo 2016)

spirale

Così dispersa,
meticolosa intorno al polo
senza mai raggiungerlo,
secreto cristallo
e lamine, iridescenti durezze
dove si ritira la paura,
l’istinto primordiale
della fuga.
La formazione della conchiglia
è lenta e troppi mesi
scavano il nicchio, l’oceano
ha profondità inarrivabili per le grazie.

*

trascurabili bellezze

Le mura scrostate, le erbe alte,
lo sguardo che sferraglia sulle rotaie,
il sole improvvisa minime bellezze,
il sole fallisce
nella mia pupilla contratta,
si sgretola la piccola ferrovia,
sparisce, impara a disertare
le persone,
i luoghi
lasciati orfani,
vedi con quanto metodo
si abbatte l’abbadono?

*

amore lento

Ora che comprendo le cose
taciute, lontane, le sotterranee
combustioni, i segni,
tutte le vie praticabili
per te, amore lento,
amore inviolabile,
ti alleno tra le cose
pigramente propizie,
la pipa, il tabacco nella scatola,
le liquirizie alla viola, la maniera calma
della luce di cadere
tra i tagli dei libri, di testa, di piede.

 

Emilia Barbato è nata a Napoli nel 1971 e risiede a Milano. I suoi testi sono apparsi in diverse antologie, sulla rivista Gradiva International Journal of Italian Poetry, Il Segnale, Poezia di Bucarest, Immaginazione delle Edizioni Manni e sull’Aperiodico ad Apparizione Aleatoria delle Edizioni del Foglio Clandestino. Geografie di un Orlo (CSA Editrice, 2011) è la sua prima raccolta. Seguono Memoriali Bianchi (Edizioni Smasher, 2014) Capogatto (Puntoacapo Editrice, 2016), Il rigo tra i rami del sambuco (Pietre Vive Editore, 2018), Nature Reversibili (LietoColle, 2019), Flipper (Officina Coviello, 2022), Primo Piano Increspato (Stampa 2009, 2022). In copertina ph di proprietà dell’autrice. 

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