“Pandemonium”, Capossela a Zafferana Etnea il prossimo 12 agosto.

Da Pan, tutto, e demonio: tutto demonio, in opposizione a pan theos, tutto Dio. Dunque un concertato per tutti i demoni, accompagnato da un insieme si strumenti musicali che insieme evocano il Pandemonium, mitico strumento gigantesco, del tipo dell’organo da fiera, completamente realizzato in metallo. A costruire il “Pandemonium” sembra siano stati i sudditi del re Laurino, esseri di piccola statura, abitanti di un regno sotterraneo in grande confidenza con l’estrazione mineraria. Questa origine ctonia conferirebbe un tono grave allo strumento che tiene a bassa quota lo spirito relegando ritmi e armonie a una dimensione infera, primitiva; i suoni che da esso si propagano non si elevano al cielo, ma sembrano sprofondare nella terra, a tiro del fuoco perenne, in un rimestamento che è lavorio della memoria continuamente sollecitata al fuoco bianco. “Pandemonium” è anche il nome della rubrica quotidiana tenuta da Capossela durante il periodo di isolamento quarantenale, sorta di almanacco del giorno, che indagava le canzoni e le storie che ci stavano dietro mettendole in connessione con le storie di una attualità apparentemente immobile, ma in continuo cambiamento. Pandemonium è un concerto narrativo con canzoni messe a nudo, scelte liberamente in un repertorio che questo anno va a compiere i trent’anni dalla data di pubblicazione del primo disco “all’una e trentacinque circa” (1990).

Cantautore, poeta, scrittore e fantasmagorico entertainer, VINICIO CAPOSSELA (Hannover, 1965) ha debuttato nel 1990 sotto l’egida di Renzo Fantini (Paolo Conte, Francesco Guccini) con il disco All’una e trentacinque circa, che gli vale la Targa Tenco, premio che gli verrà attribuito altre tre volte negli anni successivi.
Se sono i primi dischi “pre-biografici”, come Modì (1992) e Camera a sud (1994), a confermarne il talento in Italia e all’estero – è del 1995 un prestigioso sold out al Theatre de la Ville di Parigi – con Il ballo di San Vito (1996) arriva il primo deragliamento musicale: fanfare macedoni e la chitarra di Marc Ribot si fondono in una musica che vive di riferimenti e rimandi immaginifici e al tempo stesso più personali: “coliche di immaginazione” le definisce lo stesso Capossela, che approfitta di un “never ending tour” di due anni circa per realizzare nel 1998 il suo primo album dal vivo, intitolato Liveinvolvo e realizzato con la complicità di Neat Veliov e della sua Kocani Orkestar. Importanti, in questo primo periodo della sua carriera, anche le incursioni nel mondo del teatro, dove lavora con la compagnia di Paolo Rossi a spettacoli come “Pop e rebelot” (1993) e “Milanin Milanon” (1994). Sempre con Paolo Rossi Capossela farà il suo debutto televisivo nel programma “Scatafascio” (1997-1998), per il quale firma il brano omonimo.
Dall’album Canzoni a Manovella (2000) in poi Capossela rivolge la sua attenzione a temi più universali, spesso ispirati alla grande letteratura, da Melville a Céline a Dante a Omero, mentre la sua attività concertistica, tanto in Italia che all’estero, è sempre più tesa alla rappresentazione dell’opera in forma di spettacolo e a radicarsi al tempo stesso in una serie di eventi unici senza repliche. Non mancano poi nel curriculum di Capossela gli appuntamenti fissi, come i Concerti per le Feste che si svolgono puntualmente ogni anno dal 1998 al 2013 nei giorni di Natale al Fuori Orario di Taneto di Gattatico (RE). La passione per il progenitore ortodosso di Santa Klaus, vale a dire Santo Nicola, e la favola del Natale ha visto inoltre Capossela, nell’arco di un decennio, realizzare ben tre radioracconti a tema natalizio, Canto di Natale (2001), I cerini di Santo Nicola (2008) e Il gigante e il mago (2009). Nel 2003, dopo due anni di intensa attività concertistica, arriva L’indispensabile, la prima raccolta di successi contenente anche la sua prima cover di sempre, “Si è spento il sole” di Adriano Celentano. I lavori successivi, Ovunque Proteggi (2006), Da Solo (2008) e Marinai Profeti e Balene (2011) oltre ad incarnarsi in spettacoli di grande successo, forniscono lo spunto per una documentazione filmata, come nel caso dei due live Nel niente sotto il sole(2007) e Solo show (2009). Accanto ai progetti discografici Capossela lavora anche a progetti inediti, come quello realizzato nel 2007 con il violoncellista Mario Brunello in occasione del “Genio Fiorentino” e dedicato alle “Rime” di Michelangelo intitolato Fuggite, amanti, amor. Radio, scrittura, cinema, sono spesso confluiti nel percorso artistico di Vinicio Capossela, segno distintivo di un artista che da sempre non considera ma, anzi, travalica le barriere esistenti tra le diverse arti: è del 2004 il suo primo romanzo, Non si muore tutte le mattine, da cui trae uno spettacolo di teatro d’ombre e le Radiocapitolazioni trasmesse da Radio 3. Nel 2009 pubblica sempre per Feltrinelli In clandestinità con l’amico-poeta Vincenzo Costantino “Cinaski”. Il libro è diventato un reading che i due hanno presentato in tutta Italia dove, al posto del palcoscenico c’è un ring, un giudice, un pianoforte e loro due in scena per un improbabile quanto realistico incontro di boxe, dove parole e canzoni sostituiscono i pugni. Alla Grecia e al rebetiko, “più che una musica, un modo di vivere”, dedica invece il disco Rebetiko Gimnastas (2012), il film Indebito (2013) girato insieme al regista Andrea Segre, presentato in anteprima al festival di Locarno e proiettato al cinema con enorme consenso di pubblico e critica, e il libro Tefteri, taccuino dei conti in sospeso (2013), pubblicato da Il Saggiatore. Nell’estate del 2013 Capossela è stato impegnato in diversi progetti: ha presentato un nuovo spettacolo nello stupefacente scenario di Villa Adriana, Il Carnevale degli animali e altre bestie d’amore, che lo ha visto protagonista insieme al Trio Amadei ed ai solisti della Vianiner Philarmoniker, spettacolo replicato anche l’estate successiva al prestigioso Ravenna Festival e in altri contesti. Sempre nel 2013 debutta come produttore per il disco “Primo Ballo” della Banda della Posta, un album di musiche per sposalizi con cui si esibisce in un tour di più di cinquanta date. Sul tema dello sposalizio, inoltre, incentra la prima edizione del Calitri Sponz Fest (2013), un festival da lui ideato e di cui è tutt’ora direttore artistico, Festival giunto alla sua settima edizione e che può contare quest’anno sul gemellaggio con la città di Matera in occasione della sua nomina a Capitale Europea della Cultura 2019.  

Nell’aprile del 2015 Feltrinelli pubblica il suo terzo libro, Il paese dei Coppoloni, candidato al Premio Strega. A giugno 2015 risulta l’autore più votato del Dante al premio Strega e viene premiato dai circoli di lettura dei comitati italiani ed esteri della Società Dante Alighieri. Il 29 agosto, nell’ambito dello Sponz fest, festeggia la Notte d’argento, per i suoi 25 anni in musica: un grande concerto con ospiti speciali, durato più di 7 ore nella stazione di Conza in Alta Irpinia, preludio di un tour celebrativo intitolato Qu’Art de Siècle, che lo vede esibirsi in Italia (Catania, Milano, Roma e Venezia) e nelle principali città europee (Parigi, Londra, Berlino, Bruxelles, Zurigo, Berna, Salonicco) in una serie di concerti-atti unici per ospiti e repertorio. Il libro Il paese dei Coppoloniporta in dote un documentario-viatico prodotto da LaEffe per la regia di Stefano Obino intitolato Vinicio Capossela – Nel paese dei Coppoloni, presentato al cinema nel gennaio 2016 e la cui colonna sonora è tratta da quello che si annuncia come l’imminente nuovo album di studio dell’artista. Canzoni della Cupa, questo ne è il titolo, esce il 6 maggio 2016 e vede la partecipazione di numerosi ospiti tra cui Giovanna Marini, Antonio Infantino, Los Lobos, Calexico, Flaco Yimenez. Alla pubblicazione dell’album fanno seguito un tour estivo di presentazione e due tour teatrali con spettacoli costruiti sui temi dell’Ombra e dell’Inverno. Nello spazio che li separa c’è l’occasione, nell’estate 2017, di realizzare – unico artista italiano – un tour estivo di Atti uniciprogettati esclusivamente per essere rappresentati una sola volta. A loro si affiancano il minitour di Combat Folk!e una serie di pubblicazioni e concerti in diversi paesi del mondo. Il 2017 si conclude con l’assegnazione del prestigioso Premio Tenco, riconoscimento che il Club tributa alla carriera dell’artista, mentre nel 2018 entrano nel vivo le registrazioni di un nuovo lavoro discografico, interrotte soltanto dalle date all’estero e da un tour estivo accompagnato dall’orchestra sinfonica intitolato nell’Orcaestra. Il 31 dicembre Capossela è ospite delle celebrazioni di Capodanno al Circo Massimo di Roma, dove suona per la prima volta “La peste”, un brano inedito e annuncia il titolo del nuovo album in cui sarà contenuto. Ad aprile viene pubblicato il singolo “Il povero Cristo” che anticipa l’uscita dell’album Ballate per uomini e bestie. Il singolo è stato accompagnato dal video realizzato a Riace con la regia di Daniele Ciprì e la partecipazione straordinaria di Enrique Irazoqui e Marcello Fonte. Maggio 2019 vede Capossela impegnato nel tour americano Ballate per poveri cristiche tocca le città di Washington, Chicago e Detroit. Venerdì 17 maggio esce Ballate per uomini e bestie(La Cùpa/Warner Music), il nuovo progetto discografico di Vinicio Capossela, l’undicesimo lavoro in studio. Definito dal suo autore “Un cantico per tutte le creature, per la molteplicità, per la frattura tra le specie e tra uomo e natura”, l’album è stato registrato tra Milano, Montecanto (Irpinia) e Sofia (Bulgaria) da Taketo Gohara e Niccolò Fornabaio, Alessandro Asso Stefana e Giuseppe De Angelis e si avvale della collaborazione di musicisti prestigiosi come Raffaele Tiseo, Stefano Nanni, Massimo Zamboni, Teho Teardo, Marc Ribot, Daniele Sepe, Jim White, Georgos Xylouris e l’Orchestra Nazionale della Radio Bulgara. Il tour teatrale di Ballate per uomini e bestie, previsto per l’autunno 2019, sarà anticipato nei prossimi mesi da una nuova serie di concerti-atti unici e da alcune importanti date all’estero. Il primo luglio viene annunciata l’assegnazione della prestigiosa Targa Tenco 2019 a Capossela per Ballate per uomini e bestie nella categoria MigliorDisco in assoluto che gli verrà consegnata nell’ambito della Rassegna della Canzone d’Autore (Premio Tenco 2019) in programma al Teatro Ariston di Sanremo dal 17 al 19 ottobre. Il disco vince anche il premio di Miglior Album 2019 ai Rockol Awards. Il tour teatrale di Ballate per uomini e bestie, previsto per l’autunno 2019, è anticipato da una nuova serie di concerti-atti unici e da alcune importanti date all’estero. Il 14 febbraio 2020, nell’anno del trentesimo anniversario della sua carriera, esce in CD ed EP 10” il nuovo progetto discografico di Vinicio Capossela Bestiario d’amore (La Cupa/Warner Music Italy) presentato lo stesso 14 febbraio presso la Union Chapel di Londra. Dal 22 febbraio è partito il tour italiano del concerto costruito intorno a Bestiario d’amore.

Vinicio Capossela a Ravenna Festival (foto di Luca Concas)

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