Arriverai, nel silenzio
nel giorno aperto
fra le stanze camminerai,
dietro i vetri e poi sarai lì
dove resta il corpo
vedremo città, strade
del passo incerto mi salverai
d’ogni abito che indosso
del freddo sui capelli
delle mani grandi
del fiato che sentimmo
perché anche noi fummo giovani
io voglio che sia per te, questo infinito
e poi per me.
***
Il capo, il busto e quello che mi resta
per dire che oggi è un giorno
che aspetto.
Guardo l’angolo, la via, la nuvola:
tutto mi dice che scompari
che niente ti potrà fermare.
Il mio cappotto attende
cadono capelli sul risvolto
la luce si fa chiara.
Ma noi non siamo
ma fuori il vento…
***
Oltre le labbra
di là, in un posto che conosci
trovi il pensiero che oggi
inquieta la giornata
le gambe tremanti
le palpebre chiuse sul mattino.
Siamo soli, tu spingi un carrello
io vorrei tutto di questo supermercato
ma la musica assorda la nostra vita
sembri contento, io inutile
a niente serve sostare in quest’isola,
senza onde intorno,
solo l’inquietudine che non mi lascia
penso che dovrei piangere
smetto di toccare, l’auto
al posteggio mi attende
chiusa, stringo il cappotto
perché nel dentro di questo momento
sento di aver perso.
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