una-per-mille cristina bove

l’Autore Racconta

 

“Se non avessi avuto il senso di provvisorietà del mio vivere, non avrei mai avuto il coraggio di espormi come ho fatto. È quando si sta per attraversare un confine, “quel” confine, che si può decidere di proseguire al buio, con il solo bagaglio della propria mente, alla giornata. […] Vivo, immemore di avere un corpo a orologeria. Sono temeraria, affronto passioni ancora come un’adolescente, ma non proietto nulla oltre il mio giorno.”

(da “Una per mille”)

Questo romanzo, di stampo autobiografico, scritto da una donna scampata a violenza e dolorose vicissitudini, a un suicidio (messo in atto, non “tentato” perché quando si scavalca il parapetto di un balcone al quarto piano, non si pensa certo di sopravvivere) ne racconta la vita, come avventura e viaggio, attraverso persone, case e cose, terre e storie, musica e poesia. Oltre al corpo c’è il senso del mistero che l’accompagna: da certe esperienze si rinasce diversi, con la percezione di altre dimensioni, difficili da spiegare, tuttavia di una intensità che a volte quasi sgomenta. Malgrado una partenza triste, la mia vita si è svolta all’insegna dei miracoli, con questo non intendo prodigi soprannaturali perché non sono credente e mi attengo alla scienza, ma proprio da questa ho capito che non si possono escludere realtà diverse da quelle che si percepiscono con i sensi umani. Ho vissuto esperienze straordinarie: le più importanti la nascita dei miei quattro figli, il tempo trascorso nel crescerli e vederli diventare uomini. Ho potuto cimentarmi in varie forme d’arte grazie anche a mio marito che mi ha sempre sostenuta permettendomi di restare, a modo mio, lontana dal “mondo” che ancora mi spaventa. Non avrei potuto vivere altrimenti, temo la folla, sono timidissima, il coraggio di espormi l’ho trovato solo nell’occuparmi dei figli e, da sette anni a questa parte, nel confrontarmi con la realtà virtuale della rete. Dopo la lettura, mia occupazione preferita, e dopo essermi dedicata alla pittura, alla scultura e ai primi approcci con la scrittura, adesso scrivo, fotografo, elaboro grafica e arte digitale. Scrivo soprattutto poesie. Questo libro è nato per caso: ne proposi i primi capitoli agli amici frequentatori del mio blog, chiedendo loro di manifestare le proprie impressioni. Fui spronata a continuare dal loro gradimento. Poi è capitato che piacesse all’editore e…

Mi fu prospettato, anni fa, vita breve, e quindi non avrei ipotizzato di arrivare  alla mia età; eppure devo proprio a questo senso di provvisorietà se ho trovato il coraggio di comunicare, di propormi, di confrontarmi con persone meravigliose, di aver potuto scrivere tantissimo e pubblicare quattro sillogi poetiche e adesso questo romanzo che, dallo spunto autobiografico, percorre una tranche di storia, non solo personale. La vittoria sul tempo, che pareva mi fosse stato negato, mi ha dato ancora un’altra opportunità di consenso personale ed artistico e, inoltre, la modalità informatica mi ha permesso di ampliare le mie conoscenze letterarie. Ho potuto conoscere scrittori e poeti di grande valore, alcuni misconosciuti, altri affermati, ma da tutti ho appreso la vitalità del pensiero, la capacità di manifestare nell’individualità, il pensiero universale.  

[…] Le sembra di essere alla guida di un veicolo obsoleto, procede senza itinerari, senza mappe. Come tutti, del resto. Ciascuno è somma d’attimi a delineare la propria, approssimativa, storia. L’essere il presente poco più che il collo di un imbuto, semiostruito. Così che si viene travasati dal passato al futuro. Si stava ieri sulle spalle del progetto, si sta oggi nell’illusorietà delle ipotesi. Se fermarsi è impossibile, almeno si può starsene affacciati lontano dai ricordi e dai rimpianti. Atarassia la chiamano i seguaci del Tao. Qui dicono accidia. […]

Come ultima cosa, un consiglio a chi vorrà leggerlo: questo libro  ha una sua consecuzione temporale e, ove mancasse, altri ancoraggi. Non è una raccolta di racconti, anche se, una volta finito, si potrebbe leggere a capitoli a sé stanti. C’è la mia vita dentro, e tante altre vite, vicende, considerazioni. Incontri. Ed è una prova letteraria basata sulla ricerca oltre che sui ricordi.

 

 

 

 

 

 

 

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