trovarsi dinanzi alla parola di luca pizzolitto è rendersi tonalità di senso nell’esperienza con la propria inquietudine riversata sulla durata dell’esistenza vuotata da ogni mondana certezza traslata in un corpo a corpo con il canto di una solitudine in tensione continua tra il sensibile manifesto nella preghiera a Dio e la paura di non sapersi immersi nel linguaggio del Suo volto. deserti è luogo che veglia nella notte per compiersi di sete l’abbandono alla sorgente e in Lui quiete che il nulla arrende.
daìta martinez
due poesie tratte dalla plaquette deserti
(ilglomerulodisale 2025, collana la brocca rossa, a cura di Daita Martinez, collaborazione di Pietro Romano)
Porto in me la lentezza delle cose
la ferita sospesa delle mani
bianco fiore del nulla
eco di antica mancanza –
tu sommità del cielo
tu splendore del niente
stigma del volto dimenticato, Madre –
fiorisce la terra nella resa e nel canto.
*
Presagio d’assenza
il tordo di fuoco
prima del giorno antico
la rosa del nulla
aspettare l’inverno
chiedere il nome
a questo tuo corpo
che veglia nella notte
giunge il tempo della sera –
è la carestia delle labbra, le mani
lo svanire del cielo di ogni carezza.
Luca Pizzolitto nasce a Torino il 12 febbraio 1980, città dove attualmente vive e lavora come educatore professionale. Da più di vent’anni si interessa ed occupa di poesia. Tra i suoi libri, figurano: Dove non sono mai stato (Campanotto), Il tempo fertile della solitudine (Campanotto), Tornando a casa (Puntoacapo).Con la casa editrice peQuod ha pubblicato, nella collana Rive: La ragione della polvere (2020), Crocevia dei cammini (2022), Getsemani (2023, prefazione di Roberto Deidier). Del 2025 è la plaquette deserti, edita da Ilglomerulodisale. Da fine 2021 dirige la collana di poesia Portosepolto, sempre per conto della casa editrice peQuod. È ideatore e caporedattore del blog poetico “Bottega Portosepolto”. Collabora in maniera stabile con i blog “Poesia del nostro tempo”, “l’EstroVerso” e “La poesia e lo spirito” curando rispettivamente, per i diversi siti, le rubriche Discreto sguardo, Nostos – ritorno alla parola e Terra d’esilio.