E il sole
sale e scende
come l’umore della lacrima.
E la stella
si accende e si spegne
come l’intermittenza dei neuroni.
Gli argini si allontanano
con le alte maree
e allora corro
a colmarli coi ricordi
per non perdere il filo
sottile dell’esistere.
S’intitola “Filo sottile”, è una giovane poesia di Carmelo Di Mauro, scelta per rivolgergli il nostro ultimo saluto terreno.
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Ieri sera, nell’abbraccio inesausto dei propri cari, la moglie Melania e i tre splenditi figli, Federico, Giorgia e Giordano, dopo combattutissima malattia, ci ha lasciati il caro Carmelo Di Mauro, storica, appassionata e instancabile penna del quotidiano “La Sicilia”. Carmelo Di Mauro, nato ad Aci Bonaccorsi, il 30 agosto 1958, dopo studi umanistici, ha fondato la “Società Editrice Poliglotta” ad Acireale, nel 1983, e istituito il “Premio Europeo Selecta” (poesia e narrativa, grafica e pittura). Negli anni Novanta, ha lasciato l’editoria per lavorare in un’azienda di metano. Ha pubblicato racconti, opere di storia locale e poesie, recentissimo il suo “Prima della notte”, un testamento d’amore e di fede, pubblicato con “Algra” di Alfio Grasso, per il quale abbiamo avuto il piacere di scrivere la prefazione, il cui ricavato aveva scelto di destinare in favore della ricerca per sconfiggere il Parkinson.
“Inestimabile” così, Carmelo, aveva recentemente definito il legame con la propria famiglia, aggiungendo: “Mia moglie e i miei figli sono stati la mia ancora. Senza il loro affetto, avrei affrontato la malattia in modo completamente diverso. Loro sono i veri protagonisti del miracolo di cui parlo nel mio recente libro. Ogni verso è, in qualche modo, un atto di gratitudine verso di loro. Il mio desiderio è di lasciare tutto in ordine prima della notte, di non lasciare nulla in sospeso, soprattutto in termini d’amore. Questa è la forma di eternità che posso sperimentare e che, spero, continui anche oltre la mia vita”.
Carmelo, chi ha avuto la fortuna di conoscerlo potrà confermalo, era un uomo dall’entusiasmo altruista. Anteponeva sempre l’altro alla propria persona, era uno “scovatore” di notizie e di talenti che aiutava e incoraggiava con parole ricercate e “sensibili” che affioravano puntualmente da quella sua “penna” creativa e generosa. In tantissimi lo stanno ricordando in queste ore di dolore condiviso.
Oggi pomeriggio la camera ardente sarà allestita presso la “Sala del Commiato Fratelli Raciti”, in Via Calì 31, Valverde (Ct). I funerali si terranno domani, domenica 12 gennaio 2025, ore 15, al Santuario di S. Maria di Valverde.