“cinque sensi per un albero”, nell’abbraccio vibrante di arte e poesia.

Lo scorso 7 aprile 2020, in un delicatissimo momento che ci ha costretto alla reclusione (dicono / e non entriamo nel merito) per la salvaguardia della nostra salute, abbiamo colto l’occasione per proporre il progetto culturale intitolato “cinque sensi per un albero”.
In tanti tra poeti, scrittori, artisti hanno aderito inviando testi, opere e fotografie inedite, tanti altri ancora ci hanno chiesto di prorogare i termini di scadenza per la consegna dei elaborati così da avere la possibilità di partecipare senza “forzature temporali” che, conveniamo, l’arte in ogni sua forma non dovrebbe avere. Abbiamo accolto quest’ultima richiesta. Riportiamo sotto i dettagli del progetto e le novità per la consegna.

“Fin dall’origine il destino degli uomini fu associato a quello degli alberi con legami talmente stretti e forti che è lecito chiedersi che cosa ne sarà di un’umanità che li ha brutalmente spezzati. (…).”
Con questa riflessione di Jaques Brosse (1922 – 2008), psicoanalista, scrittore e giornalista, tra i più grandi conoscitori di mitologia legata agli alberi, tratta dal libro “Mitologia degli alberi. Dal giardino dell’Eden al legno della Croce” (Rizzoli 2010), vi invito, a scrivere un inedito (in versi o in prosa) intitolato agli ALBERI e, peculiarmente, alla LORO e, indissolubilmente, alla NOSTRA vita per dare voce ad un “NO” corale.
NO al grande business del “5G” che, come certo saprete, o vi basterà documentarvi un minimo, attenterà molto più e in modo più cruento del o dei “virus” alla nostra vita come a quella nei nostri amati bambini. Gli alberi sono (sarebbero) un intralcio a questo dannato business, e senza stare qui ad elencare tutto quello che tali frequenze vanno a ‘toccare’ vi chiedo di SCRIVERE.
Credo visceralmente nel “dire che diventa dare” della poesia, peculiarmente, della scrittura, dell’arte. Dobbiamo darci la possibilità di scendere in campo: le nostre parole (come le pennellate o gli scatti) possono (devono) diventare le nostre armi pacifiche per difendere quello che ci resta da difendere.
Qualora condividiate l’idea, siate liberi di partecipare e/o di declinare.
Pubblicheremo gli inediti (una sorta di antologia – anthos (fiore) e legein (scegliere) – “cinque sensi per un albero”) su l’EstroVerso (www.lestroverso.it) e, dopo, ci attiveremo, per una pubblicazione cartacea.
Ribadiamo che il progetto è aperto anche all’eloquenza dell’arte, quanti vorranno potranno partecipare con un loro disegno, un loro dipinto o una loro fotografia.

PRECISAZIONE: non ci si aspetta un testo (o un’opera) contro il 5G, piuttosto un testo (in versi o in prosa, siate liberi – direi solo di contenere la lunghezza volendo, lo ricordo, stampare anche una versione cartacea della “raccolta” che “sarà”) intitolato agli alberi, a quello che rappresentano realmente e simbolicamente per le nostre vite, così da poter attraversare il “tema” in modo (diciamo) trasversale e senza toni “predicatori” che, lo sappiamo tutti, non ci condurrebbero da nessuna parte.

Per partecipare: inviare, entro mercoledì 30 settembre 2020, in un UNICO file word, il vostro testo e di seguito la vostra breve biografia alla mail graziacalanna@lestroverso.it

ph Grazia Calanna

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