Fila fila, fila sciocca,
soffia soffia, poi trabocca.
Per capelli ha cirri scuri,
la sua voce è di urli duri.
È sul mare, è in montagna,
sopra il lago ed in campagna.
Soffia forte, soffia piano,
attraversa il monte e il piano.
A volte è burbero e prepotente,
urla e sbraita tra la gente.
Ma a volte parla con poesia…
Fila sciocca, scappa via!
Settembre è noioso senza più sole,
profuma di mosto, di scuola e parole.
Ha un cappello di sogni, pensieri e speranze,
un mantello di foto delle vacanze.
Ottobre arriva ubriaco di vino,
si spande il fumo dal primo camino.
In testa ha una zucca grande e arancione
il mantello scuro tutto marrone!
Novembre incede con passo lento,
le sue preghiere le ascolta il vento.
In testa ha corona di crisantemi,
un mantello fatto di terra e di semi.
Dicembre arriva a precipizio,
dolcissimo, gioioso e natalizio.
In testa ha un cappello di agrifoglio e neve
un mantello di pace soffice e lieve.
—Illustrazioni CreArt