Giampaolo Talani, Rotte traverse BELFIORE
Giampaolo Talani, Rotte traverse

La dimensione dell’umanità si esprime attraverso una fitta coltre di nebulose emozioni. Sentimenti, istinti, pulsioni e relazioni che ci trasmettono il senso del lento fluire che chiamiamo vita; un senso che, malgrado tutto, tende a restare criticamente distante da noi, dalla nostra capacità di intuizione concettuale. Un’incomprensione di cui avvertiamo la pesantezza e che, alla lunga, genera frustrazione, ma da cui siamo attratti senza soluzione di continuità. Non so davvero se riuscirò mai a venire a capo di questo inebriante rompicapo, ma la prospettiva del coinvolgimento in tal gioco dell’esistenza mi spinge ad apprezzare la sfida delle piccole cose e a sentirmi parte integrante di un quadro variopinto che ha il potere di stordirmi ed esaltarmi. Ogni singolo sguardo timido, ogni lacrima che riga i volti e li fa affiorare dalla superficie del cinismo, ogni sorriso appena accennato, ogni risata fragorosa mi portano a godere pienamente e voluttuosamente di questo giro in giostra. E a non temerlo. Non esiste atto più vile del non voler riconoscere la potenza della vita in tutte le sue forme, del non volerla apprezzare, del non volerla condividere, malgrado il risvolto della medaglia possa infrangerci in mille frammenti d’anima. Credo che la forza dell’uomo sia proprio questa: l’esserci. Sempre e comunque. Mutilati nell’anima, magari. Ma sempre presenti.
Vivi, nonostante tutto.

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