lucianna Argentino

La passione per la poesia è nata in me assieme a quella per la vita. Ho cominciato a scrivere durante l’adolescenza quando la vita cominciava ad avere orizzonti sempre più vasti e mi procurava un tremore interiore misto a fascino. La poesia è stata una compagna nel viaggio che mi accingevo a iniziare. Compagna e viaggio stesso e anche casa: un vero e proprio luogo da abitare. Un luogo senza confini, non un rifugio in cui trovare riparo dalla realtà, ma un modo di essere che mi ha aiutata a vivere e a comprendere meglio il mio tempo. Soprattutto, attraverso la scrittura, cercavo di fare chiarezza dentro me stessa, di placare l’inquietudine. Ho scoperto poi che la poesia si nutre di inquietudine e così le ho coltivate entrambe. Entrambe in grado di ampliare la visione, di sconfiggere l’abitudine intesa come perdita della capacità di stupirsi capacità che volevo mantenere intatta quando il mondo e il suo concreto mi mostravano tutta la loro incapacità di comprendere e abbracciare la meravigliosa e variegata bellezza della vita, tutta la loro insufficienza a darle un senso. Vivo la poesia come un esercizio spirituale, teso ad indagare il senso spirituale dell’esistenza e il suo mistero, come un incessante dialogo con me stessa e con tutto ciò che mi circonda. Complici carta e penna e quell’attenzione creatrice tanto cara a Simone Weil, sono sempre pronta ad accogliere la grazia che la parola poetica riesce a estrarre da ogni istante. La poesia è grazia, accoglienza, è essere in relazione con l’intero creato e tutte le sue creature. Fare poesia per me è ascoltare e dare voce a chi o a ciò che non ne ha. È prossimità. È il lavoro silenzioso e oscuro delle radici e quello luminoso e alto della luce: entrambi “invisibili” ma fondamentali per la vita dell’albero. “L’ospite indocile” è una riflessione sulla vita, sulla sua irripetibile preziosità, sulla forza della parola poetica capace di estrarre l’eterno da ogni attimo e dove carnale e spirituale coincidono per un sentire che conduce nelle profondità dell’essere.

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